Donald Trump è stato eletto per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti d’America e questo potrebbe avere conseguenze anche per i videogiocatori.
La politica internazionale negli ultimi giorni ha tenuto alta l’attenzione sugli Stati Uniti d’America e, in particolare, sulle elezioni presidenziali che si sono concluse con la vittoria di Donald Trump che è diventato così il 47° Presidente degli Stati Uniti d’America al suo secondo mandato dopo quello avvenuto tra il 2017 e il 2021; la salita al potere di Trump, come ogni volta che c’è un cambio di governo presso una potenza mondiale, avrà delle conseguenze anche sugli altri Paesi del mondo e, a quanto pare, ci saranno dei cambiamenti anche per i videogiocatori.
Non sempre videogiochi e politica si incontrano nello stesso discorso, ma quando lo fanno non è quasi mai una buona notizia per i videogiocatori: al di là dei numerosi casi in cui politici, anche e soprattutto italiani, hanno investito le loro forze per cercare di screditare il mondo dei videogiochi, in questo caso specifico con l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America si potrebbe andare incontro a delle conseguenze per i videogiocatori dal punto di vista strettamente economico questa volta.
Tra le diverse riforme e appelli che Donald Trump ha infatti annunciato nel corso della sua lunga campagna elettorale c’è quella riguardante i dazi sulle esportazioni dai paesi esteri, in particolare dalla Cina: se questa manovra verrà attuata da Trump anche nel corso del suo mandato allora si potrà andare incontro a un aumento delle imposte per quanto riguarda i prodotti provenienti dai confini cinesi e non solo e quindi un conseguente aumento dei prezzi riguardante questa tipologia di prodotti.
Tra i prodotti maggiormente esportati dalla Cina ci sono chiaramente quelli tecnologici come computer, tablet, smartphone, televisori e tanti altri dispositivi tech che potrebbero aumentare di prezzo qualora diventasse legge la proposta economica di Trump di aumentare i dazi d’esportazione; questo aspetto, inoltre, potrebbe riflettersi anche su console e videogiochi esportati dall’estero che, di conseguenza per quanto appena detto, potrebbero essere venduti su territorio americano a prezzo maggiorato.
Sony, ad esempio, è stata fortemente criticata per quanto riguarda il prezzo di listino della nuova PlayStation 5 Pro che, qualora quanto detto in precedenza diventerà realtà, potrebbe raggiungere un prezzo allucinante di 1000 dollari e stessa cosa varrebbe anche per il nuovo hardware di Nintendo, il quale non è stato ancora annunciato anche se date le ultime notizie potrebbe essere mostrato a breve, il quale potrebbe raggiungere un prezzo molto più alto del previsto.
Quanto appena detto è relativo al territorio degli Stati Uniti e ai prezzi americani, ma come ormai tutti sanno il mercato di videogiochi e di console in Europa da diversi anni si adegua proprio a quello degli Stati Uniti: se un prodotto costa 300 dollari negli USA allora costerà 300€ in Italia e in Europa e non ci sarà una conversione 1:1 della valuta, dunque viene da sé immaginare che se un prodotto aumenta di prezzo sul territorio americano allora lo farà anche su quello europeo.
This post was published on 9 Novembre 2024 21:00
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