Nintendo Switch alla fine del suo ciclo vitale? Lo suggeriscono i dati di vendita e non solo: arrivano anche le parole del Presidente.
Per anni uno dei tormentoni più comuni del panorama Nintendo è stato “Switch è a metà del suo ciclo vitale“: una frase che inizialmente era stata pronunciata dai ranghi alti della casa di Kyoto per sottolineare quanto la console ibrida stesse facendo bene in termini di vendite nonostante gli anni passati dalla sua uscita, ma che ben presto si è trasformata in una frase ripetuta dai videogiocatori quasi per sbeffeggiare l’azienda.
A distanza di quasi otto anni dal rilascio di Nintendo Switch, avvenuto a marzo del 2017, anche ai piani alti della grande N si sono accorti che c’è bisogno di un nuovo hardware che non solo possa provare a competere con le altre piattaforme sul mercato, ma che possa garantire maggiore stabilità e un apporto tecnico più efficace alle future IP sviluppate dagli studi interni all’azienda tra nuovi capitoli di saghe classiche e brand totalmente inediti.
Nonostante fossero già diversi anni che Nintendo Switch arrancava in termini di prestazioni, la casa di Kyoto ha sempre taciuto in merito all’arrivo del nuovo hardware e tra le motivazioni che si davano per questa scelta c’era il fatto che Switch vendeva ancora molto e all’azienda non conveniva chiudere improvvisamente i rubinetti: al giorno d’oggi, però, si è capito che nemmeno più questa motivazione è così tanto valida per giustificare la mancanza di una nuova console.
Nintendo Switch, anche le vendite lo testimoniano: c’è bisogno di una nuova console
Nintendo Switch è la seconda console più venduta di sempre dell’azienda (dopo Nintendo DS) nonché la terza console più venduta in assoluto considerando tutte quelle uscite fino a questo momento: numeri davvero pazzeschi che ha spinto la casa di Kyoto ad allungare il ciclo vitale della console finché le vendite crescevano, ma gli ultimi dati di vendita hanno fatto percepire per la prima volta che si è arrivati a un punto massimo da cui si può solo scendere.
Nell’ultimo trimestre a partire da settembre l’utile di Nintendo è calato del 29% e questo ha spinto i piani alti della casa di Kyoto ad abbassare per la prima volta le previsioni di vendita di Switch per il futuro del 10%: questo vuol dire che chiaramente la grande N si aspetta di vendere molte meno Nintendo Switch nell’immediato futuro e si sta dunque preparando all’annuncio del suo successore che ormai tutti chiamano Nintendo Switch 2.
Dopo una marea di rumor e presunti leak, Nintendo aveva parlato per la prima volta del successore di Switch in un post la scorsa estate dichiarando che sarebbe stata annunciata entro la fine dell’anno fiscale (marzo 2025): da quel momento silenzio totale se non due annunci che hanno fatto storcere un po’ il naso alla community di videogiocatori, ovvero quello della sveglia Alarmo e della piattaforma Nintendo Music.
Il Presidente Shuntaro Furukawa, a distanza di diversi mesi, è tornato proprio nelle ultime ore a parlare del successore di Nintendo Switch annunciando, con grande gioia per tutti, che il prossimo hardware sarà retrocompatibile con i software di Switch: dunque siamo vicini all’annuncio che potrebbe arrivare tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo anno con un rilascio a marzo del 2025.