Dandadan sta spopolando, prima come manga e di recente come eccellente anime. Vediamo dunque quali sono alcuni dei personaggi più memorabile della folle opera di Yukinobu Tatsu.
Ormai da diversi anni, anime e manga rappresentano media d’intrattenimento estremamente gettonati anche in occidente. Certo, già dagli anni ’70 le prime influenze giapponesi avevano raggiunto le televisioni italiane, ma negli ultimi anni l’interesse per il mondo orientale è cresciuto a dismisura, riuscendo ad attirare appassionati d’ogni età, curiosi di scoprire opere sempre più folli.
E un esempio di follia buona nei manga mainstream del momento, è rappresentata certamente da Dandadan, il manga di Yukinobu Tatsu, che con un tratto deciso e dinamico, degno del suo trascorso come allievo di Fujimoto (Chainsaw Man, Fire Punch) e Kaku (Hell’s Paradise) e di una storia in grado di rielaborare miti e leggende del folklore giapponese e non solo, è riuscito a ritagliarsi uno spazio d’eccezione nel cuore dei lettori, che con l’anime stanno vedendo quei personaggi tanto amati sotto una nuova luce.
E proprio i personaggi, sono uno dei punti forti del lavoro di Tatsu, in grado di conferire un’aura estremamente riconoscibile al manga/anime. Ma quali sono i personaggi migliori dell’opera di Tatsu?
I 6 migliori personaggi di Dandadan
Una classifica dei 6 migliori personaggi di Dandadan non può che iniziare da uno di quelli che, forse un po’ in maniera inconsapevole, è stata in grado di dare il via alle vicede che accompagnano i protagonisti, soprattutto per la prima parte della storia: la Turbononna! Un personaggio che scava nella leggenda delle vecchiette abbandonate in montagna dalle famiglie povere, per risparmiare sul cibo. Volgare, violenta e spietata.
Un personaggio che, come molti in Dandadan inizia come una macchietta, diventando pian piano sempre più rilevante e profonda per la storia, è Aira Shiratori. Quella che, se fosse una storia ambientata in America sarebbe la classica cheerleader e che qui diventa una delle più popolari ragazze della scuola che, per una serie di motivi, finisce con l’essere ossessionata dal protagonista, che invece è il classico sfigatello. Ma come detto, Aira nasconde molto altro, sotto una superficiale scorza.
E non si può parlare di Aira, senza parlare di uno dei nemici più temibili, pericolosi e sfaccettati che i nostri protagonisti, Momo Ayase e Ken “Okarun” Takakura si trovino ad affrontare. Uno scontro tutto sommato breve, quello con la Ballerina Setosa, che permette però di scoprire quanto profonda sia la storia della donna, così piena di sofferenza e violenza, caratteristiche che negli ultimi istanti di vita, le permettono però di donare in una sola volta tutto quell’amore che, per anni, ha tenuto custodito gelosamente dentro di sé.
Veniamo adesso al podio, che non può ovviamente non comprendere i due personaggi più importanti della storia e un’eccezionale “nonna”. Parliamo ovviamente di Momo Ayase e Okarun, i protagonisti, e di Seiko Ayase, la nonna più amata del web. Seyko colpisce sicuramente sia per un design che lascia poco all’immaginazione che per una serie di fattori, tipici dell’esagerazione di Dandadan, che la rendono così sfrontata e apparentemente cinica, senza considerare quello che realmente prova nei confronti della nipote.
Momo e Okarun infine, rappresentano fin dall’inizio la più grande intuizione della scrittura di Tatsu: due personaggi uniti, in prima istanza, dalla diffidenza verso due concezioni del paranormale, che da queste vengono poi uniti, riuscendo a dar vita a un’alchimia incredibile e inscalfibile.