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Il settimo Stato più popoloso del mondo ha finalmente sbannato Elon Musk

La celebre piattaforma X (ex Twittter) di proprietà dell’eccentrico miliardario Elon Musk, potrà essere nuovamente utilizzata in Brasile dopo un ban di circa un mese.

Che Elon Musk sia un tipo eccentrico, è ormai abbastanza noto. Certo, da un po’ di tempo a questa parte, la sua eccentricità è piano piano mutata in qualcosa di diverso, soprattutto nel momento in cui ha iniziato a mescolarsi con la politica internazionale. Oltre al sostegno a Donald Trump per la sua campagna elettorale come Presidente degli Stati Uniti d’America, Musk è diventato anche una presenza molto discussa, al fianco della premier Giorgia Meloni, che ha detto di sostenere apertamente.

Il ritorno di X

Non sempre però, Elon Musk risulta essere il ragazzo più popolare della classe. Ci sono infatti, interi apparati statali che non solo hanno iniziato delle lotte personali con l’imprenditore, ma anche con le varie società da lui gestite, non sempre in maniera limpida. La piattaforma X (ex Twitter) per esempio, è stata al centro di accese polemiche sin da quando Musk l’ha acquisita. Un paese in particolare, ne aveva addirittura proibito l’utilizzo.
A distanza di poco più di un mese, le cose però sono cambiate.

Il Brasile ci ripensa

In data 31 agosto, il Governo del Brasile aveva bannato la piattaforma X dal suo paese. Su suolo brasiliano dunque, nessuno avrebbe potuto utilizzare la celebre piattaforma social di Elon Musk ed effettivamente, questa è stata la situazione per circa un mese, finché dopo vari ricorsi presentati dalla società di Musk, non c’è stato un passo indietro da parte del Brasile.

A decretare il ritorno di X su suolo brasiliano, è stata una sentenza della Corte Suprema del paese che, come ha dichiarato, avrebbe riscontrato che la società di Elon Musk avrebbe:

“ottemperato alle condizioni stipulate da chi aveva effettuato il rapporto, il Ministro Alexandre de Moraes, e la piattaforma può essere nuovamente utilizzata dai brasiliani”.

La conferma arriva anche dai piani alti di X che, sull’account Global Government Affairs scrivono:

“X è orgoglioso di ritornare in Brasile. Dando a decine di milioni d brasiliani accesso alla nostra indispensabile piattaforma è stato fondamentale durante l’intero processo. Continueremo a difendere la libertà di parola, entro i limiti di legge, ovunque noi operiamo”.

E la scelta di parole, non è certamente casuale dato che il ban, era inizialmente arrivato a causa di un’indagine sul contributo che Musk e la piattaforma avrebbero dato alla diffusione di odio e fake news, violando le leggi federali dello Stato. Musk, in un primo momento, non si era mostrato collaborativo, rifiutando persino di nominare un rappresentante legale per X su territorio brasiliano.

Nulla a che vedere con la libertà di parola, secondo Luciana Guerrero, community e social manager presso Rogue Snail, che aveva dichiarato:

“si tratta di ordini legali. Fare un’eccezione per Twitter/X e permettere a Musk di ignorare gli ordini della Corte, segnerebbe un pericoloso precedente”.

Il riferimento di Guerrero era al fatto che X non bloccasse gli account coinvolti in casi legali di una certa rilevanza.

This post was published on 12 Ottobre 2024 21:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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