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Il “seguito” di Baldur’s Gate III? Per Larian arriverà nel 2029

Siete impazienti di giocare il prossimo titolo sviluppato da Larian Studios, gli sviluppatori di Baldur’s Gate III? C’è da aspettare cinque anni. O forse no?

La filosofia del far uscire un gioco solo quando è pronto, facendone anche uno slogan di marketing, è qualcosa che affascina i giocatori e che in passato però, non sempre ha prodotto risultati chissà quanto positivi: basti ricordare il “when it’s ready” di CD Projekt Red, riferito a Cyberpunk 2077, che ha funto poi da esca per tutti quelli che hanno acquistato il titolo al lancio, ritenendolo, appunto, completo. Ma se c’è una software house da cui queste parole suonano reali, quella è sicuramente Larian.

Pioggia di premi

Nell’ultimo annetto e più, di Larian Studios si è tanto parlato per via dell’immenso successo del loro Baldur’s Gate III, un titolo che, nonostante sulla carta paresse indirizzato soltanto a una nicchia, è riuscito ad affascinare tantissimi giocatori, ottenendo premi e riconoscimenti in tutto il mondo. BG3 ha rappresentato per Larian, la punta di diamante, ottenuta smussando tutto ciò che negli anni erano già riusciti a ottenere con la saga di Divinity.

E se è vero che, come annunciato, Baldur’s Gate III non avrà un sequel diretto sviluppato da Larian, è anche vero che lo studio è già al lavoro sul suo prossimo titolo, che potrebbe richiedere qualche anno per essere ultimato.

Quanto ci vorrà?

Durante il discorso tenuto in occasione di una cerimonia di premiazione in Malesia, il capo di Larian Studios, Swen Vincke ha parlato, tra il serio e il faceto, del prossimo grande progetto che lo studio di BGIII sta sviluppando. Non ha rivelato dettagli in merito a nulla che potesse far intuire qualcosa del titolo in sé, ma ha accennato a quella che potrebbe essere una possibile data d’uscita:

“Abbiamo bisogno di lavorare duramente al prossimo gioco così che fra cinque anni, possiamo tornare”

Quanto ci vorrà?

Una dichiarazione che ha immediatamente messo sull’attenti la sala, dato che dietro questa si sarebbe potuto celare l’anno in cui avremmo rivisto Larian irrompere nel mercato videoludico ovvero il 2029, con una nuova IP magari o con un terzo capitolo di Divinity. A far tornare tutti coi piedi per terra però, è stato sempre lo stesso Swen Vincke che, una volta sceso dal palco, ha rilasciato altre dichiarazioni ai curiosi giornalisti lì presenti.

“Sapevo che avreste capito. Era solo uno scherzo. Non lo so, lo pubblicheremo quando sarà pronto. Si tratta di giochi grossi e ci vuole tempo, dunque non portateci a dover rispettare una data”.

Grandi giochi quelli di Larian, che hanno portato la società ad aprire studi sparis in tutti il mondo, per portare avanti la filosofia lavorativa del “seguire il sole”, garantendo quindi uno sviluppo continuo 24 ore su 24. Come dichiara Vincke:

“Il nostro team di Kuala Lumpur può passare il gioco all’Europa alla fine del loro giorno di lavoro, e poi l’Europa può darlo al Nord America e poi ridarlo indietro a KL”

Questo metodo, secondo Vincke, avrebbe permesso di testare Baldur’s Gate III in una settimana, accorciando un lavoro che avrebbe richiesto altrimenti più di un mese. Non resta dunque che restare ad aspettare, in attesa che Larian sforni un nuovo titolo capace di sconvolgere il mercato.

This post was published on 5 Ottobre 2024 14:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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