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Che fine ha fatto PS5 Pro col disco? Sony ha fatto un disastro

Dopo le polemiche per il prezzo elevato di PS5 Pro, fa discutere anche la scelta di metterne in commercio soltanto una versione only digital. E chi vuole anche il lettore fisico? Dovrà pagare un extra.

Le grandi aziende che compongono il mercato videoludico, affrontano ciclicamente periodi di ascesa e caduta: capita spesso che, una serie di scelte errate, incasellate una di seguito all’altra, riescano a rappresentare un nuovo punto di ripartenza, per un’azienda che sembra aver smarrito la via. In alcuni casi però, il tonfo è particolarmente rumoroso, un po’ come sta succedendo a Sony che, negli ultimi tempi, pare non riuscire ad azzeccarne una.

Alla fine è arrivata

Dopo un periodo infelice, in cui l’assenza di esclusive di peso iniziava a farsi sentire, a riaccendere gli animi era stato Concord, considerato uno dei peggio flop non sono solo di Sony ma del mercato videoludico, di sempre. A Concord aveva fatto seguito Astro Bot, che nonostante i voti positivi e l’apprezzamento di critica e pubblico, non stava ancora convincendo gli utenti PlayStation, di trovarsi di fronte a una rinascita.

A dare un momentaneo colpo di grazia però, è stato l’annuncio di PS5 Pro che, oltre a un prezzo secondo molti spropositato, cela altre problematiche che non sono passate inosservate.

Per i dischi bisogna pagare

L’annuncio di PS5 Pro ha acceso le polemiche dei commentatori del web. In questo articolo vi abbiamo raccontato nel dettaglio, quali sono le novità che la versione Pro della console di casa Sony porterà con sé, novità che risultano sicuramente allettanti, ma che sono divenute oggetto di discussione, in relazione al prezzo di lancio deciso per PS5 Pro che, in Europa, sarà di 799,99 euro.

Un prezzo decisamente più alto di qualunque previsione, che ha lasciato a bocca aperta gli appassionati, aprendo a una serie di riflessioni che, se fino a poco tempo fa finivano col risultare sterili attacchi, acquisiscono adesso un fondo di verità:“con gli stessi soldi ti fai un PC più potente”. E se l’indignazione a riguardo non era abbastanza, è stato un altro l’elemento che ha totalmente mandato fuori di testa di giocatori.

Il lettore della discordia

Quando la console è stata presentata, dopo aver assorbito il trauma del prezzo, in tanti hanno iniziato a guardare e riguardare il video di presentazione, notando come venisse presentata solo una versione di console, ovvero quella only digital, con la quale dunque è possibile usufruire soltanto di giochi digitali. Non vi è infatti una versione fisica vera e propria e molti giocatori parevano già sul piede di guerra, dato che, nonostante vi sia stato un calo generale e uno spostamento di massa sul digitale, sono in tanti a continuare a preferire il supporto fisico e ad avere quindi, diversi giochi della propria raccolta, in formato solo fisico.

La soluzione adottata da Sony ha contribuito a far infuriare i fan: per chiunque volesse giocare utilizzando giochi fisici, sarà possibile acquistare separatamente il lettore ottico. Nessun problema, se non fosse che il costo del lettore è di 120 euro che, sommato agli eventuali 30 euro necessari per ottenere il supporto in ferro che permette di tenere la console in verticale, portano il prezzo finale a ben 950 euro, un prezzo totalmente fuori scala per quello che è stato il mercato console moderno che, manchevole anche di nuovi titoli che spingano all’acquisto, rischia di diventare una pericolosa zavorra per Sony.

This post was published on 14 Settembre 2024 21:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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