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È guerra tra Sony e i suoi fan: le dichiarazioni SCOTTANO

Le dichiarazioni del CFO di Sony, Hiroki Totoki, hanno infiammato gli animi dei fan alle parole:“non abbiamo così tante IP che abbiamo spinto dall’inizio”.

Sony non sta certamente vivendo il suo periodo di massimo splendore, sotto diversi punti di vista. Ultimamente infatti, sono due i titoli che hanno riacceso i dibattiti riguardo il discorso esclusive della casa giapponese, anche se per motivi diversi: Concord e Astro Bot. Concord ha tanto fatto parlare di sé per l’estremo fallimento che ha rappresentato, sotto tanti punti di vista, costringendo Sony a chiudere i server dopo sole due settimane dell’uscita.

Astro Bot riaccende il caso

Mentre Astro Bot, titolo apprezzatissimo dalla critica, come si legge anche nella nostra recensione, ha acceso l’attenzione sulle tante esclusive che, negli anni, sono state dimenticate o, in certi casi, vendute, andando a impoverire il vivaio di casa Sony, grazie alle tantissime citazioni presenti nel gioco. In questo contesto dunque, si inseriscono le dichiarazioni di Hiroki Totoki, Chief Financial Officer di Sony, che hanno generato più di un malumore tra le fila dei fan.

Le dichiarazioni della discordia

Hiroki Totoki, CFO di Sony, ha ultimamente rilasciato delle dichiarazioni che hanno innescato varie discussioni polemiche per il web. Totoki dichiara infatti:

“Che si tratti di giochi, film o anime, non abbiamo così tante IP che abbiamo spinto dall’inizio”

Secondo Totoki dunque, a Sony mancherebbero ormai delle IP storiche, che le permetterebbero di rivaleggiare ad armi pari con la concorrenza o, semplicemente, di avere un certo grado di riconoscibilità. Ed è a questo punto, che la risposta dei fan si fa sentire prepotente. Sono in tanti che, dopo quanto detto da Totoki, si sono riversati sul web, citando alcuni dei brand che Sony pare aver totalmente dimenticato: Sly Cooper, Resistance, Bloodborne, Infamous, Ratchet & Clank, Jak and Dexter e tanti altri, tutti titoli di cui a più riprese, i fan hanno chiesto riedizioni, sequel o reboot.

Parla Hiroki Totoki

Come qualcuno ha fatto notare però, il commento di Totoki potrebbe essere stato frainteso, dato che da ciò che traspare, parrebbe che il CFO si riferisse alla totalità dei franchise Sony intesa come società multimediale, non soltanto facendo riferimento alla divisione dedicata al gaming. Un utente su Reddit, scrive infatti che:

“Questo commento si riferisce a Sony nella sua totalità, non solo la divisione per il gaming. Da quella prospettiva, penso di poter essere d’accordo. Da spettatore casual, non saprei nominare nulla che si distingue dalla loro divisione cinematografica, che non sia un’IP esistente, e anche ciò che stanno facendo non gode della migliore reputazione. Che cos’è Sony Pictures senza Spider-Man? Hotel Transylvania?”

Come precisa Totoki, Sony è conscia che probabilmente, l’unico brand transmediale di successo al momento, è The Last of Us, che dopo il successo dei giochi ha riscosso tanti apprezzamenti sotto forma di serie TV. I progetti di Sony per il futuro, includono il tentativo di acquisire Paramount, con cui sarebbe già pronto un accordo, combinato con Apollo, di 26 miliardi di dollari.

Il CEO Kenichiro Yoshida, precisa inoltre che Sony è alla ricerca di accordi per quanto riguarda la distribuzione dei contenuti e, tra gli altri, è venuto fuori il nome di Rahul Purini, presidente di Crunchyroll.

This post was published on 9 Settembre 2024 9:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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