La celebre aziende di componentistica hardware è sotto i riflettori dell’antitrust per concorrenza sleale: ecco il motivo.
Al giorno d’oggi c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si tratta di effettuare acquisti dato che sempre più spesso nascono aziende che si occupano di creare e produrre lo stesso prodotto: questo chiaramente fa nascere quella che possiamo chiamare concorrenza di mercato e che non solo fornisce ai clienti una scelta più vasta di opzioni, ma spinge le diverse aziende ad aumentare la qualità o a trovare quell’aspetto originale per sbaragliare la concorrenza.
Si tratta di una situazione comune a ogni tipo di mercato, ma in quello tecnologico la concorrenza è molto più lampante e sotto gli occhi di tutti: la storica faida commerciale tra Apple e Samsung per la produzione di smartphone o, restando nel mondo dei videogiochi, quella che è passata alla storia come la “console war” tra Sony e Microsoft.
Chiaramente anche nel mondo della componentistica hardware per dispositivi elettronici è presente questo tipo di situazione di mercato e, proprio di recente, la celebre azienda Nvidia è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’antitrust proprio per indagare alcune scelte di mercato e operazioni ritenute non proprio consone da parte dell’azienda californiana.
Nvidia è una delle aziende leader del settore tecnologico ed è passata alla storia come una delle società migliori dal punto di vista della produzione di schede grafiche per il gaming: da molti è considerata la migliore azienda dal punto di vista della qualità, ma di recente pare non si sia comportata benissimo almeno stando a quanto riferiscono le indagini dell’antitrust.
Le società di antitrust sono enti che operano per tutelare i consumatori e per far sì che le aziende che operano nello stesso settore non mettano in atto azioni di concorrenza sleale: a questo proposito pare che Nvidia sia sotto indagine proprio perché avrebbe cercato di sbaragliare la concorrenza in un determinato ambito in maniera non del tutto lecita.
Il Dipartimento di Giustizia ha reso noto di recente che Nvidia sarebbe sotto indagine da parte dell’antitrust dato che l’azienda californiana avrebbe in qualche modo penalizzato gli utenti che non utilizzano i chip di intelligenza artificiale di loro produzione rendendo anche più difficile agli stessi clienti il passaggio ad altri fornitori di chip IA.
John Rizzo, portavoce di Nvidia, ha risposto alle accuse dell’antitrust sottolineando come il successo dell’azienda sia del tutto meritato e che i clienti sono sempre liberi di scegliere la soluzione migliore per loro; in ogni caso le indagini sono ancora in corso e non ci resta che attendere per capire come andrà a finire questa vicenda.
This post was published on 9 Settembre 2024 23:00
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