La vicenda che ha riguardato Sony e Concord non è passata di certo inosservata anche da parte delle altre aziende.
Qualche giorno fa il mondo videoludico è stato scosso da una notizia che per certi versi possiamo considerare inaspettata (anche se c’erano tutte le premesse per far sì che ciò accadesse): il nuovo hero shooter Concord, sviluppato da Firewalk Studios per conto di Sony, si è rivelato un flop madornale sotto ogni punto di vista e la notizia non è di certo passata inosservata.
L’aspetto più incredibile di tutta questa storia è che il gioco è costato a Sony e ai suoi studios circa 100 milioni di dollari e otto anni di duro lavoro per un progetto che si è rivelato essere un completo disastro sin dalle prime ore dopo l’uscita registrando un quantitativo di giocatori connessi contemporaneamente online a dir poco sorprendente: poco più di 600, un numero poi vertiginosamente calato a poche centinaia.
Il flop di Concord non solo ha spinto Sony a chiudere i server del gioco dopo appena 2 settimane dall’avvio e a rimborsare i giocatori che avevano acquistato il gioco, ma ha coinvolto l’interesse di tutto il mondo dei videogiochi comprese anche le altre aziende videoludiche come Nintendo che, con un enigmatico post su X, si sarebbe preso gioco della rivale nipponica.
Tutto è cominciato lo scorso 3 settembre quando Nintendo ha pubblicato un breve video su X per presentare una nuova isola che si potrà esplorare all’interno del gioco “Mario & Luigi: Fraternauti alla riscossa“, nuovo capitolo della saga RPG che sarà disponibile su Nintendo Switch a partire dal prossimo 7 novembre. Ironia della sorte: l’isola in questione si chiama “Concordia”.
Gli sfottò tra le varie aziende videoludiche non sono di certo qualcosa di nuovo: ricordiamo, ad esempio, nei primi anni ’90 lo slogan “SEGA does what Nintendon’t” per la pubblicizzazione della nuova console Mega Drive oppure, più di recente, la pubblicazione ironica di Microsoft che prendeva in giro Sony per la mancanza di esclusive all’interno di uno degli ultimi State of Play, dunque ciò che è successo tra Nintendo e l’azienda di Tokyo non deve di certo sorprenderci.
In ogni caso diamo a Nintendo il beneficio del dubbio dato che, all’interno del suo post su X, non ci sono riferimenti specifici a Sony e al flop di Concord, dunque potrebbe trattarsi di una mera coincidenza: ciò che ha fatto discutere molto è stato comunque il tempismo da parte della Grande N che ha pubblicato il video subito dopo l’annuncio di Sony della chiusura dei server del gioco.
Il gioco di parole, voluto o no da parte di Nintendo e su questo probabilmente non sapremo mai la verità, funziona in tutte le lingue tranne che in italiano: l’isola in questione, infatti, nella localizzazione del nostro Paese è stata tradotta con “Elettria” molto probabilmente per non associare il nome dell’isola a una celebre nave arenata sulla costa dell’Isola del Giglio.
This post was published on 8 Settembre 2024 21:00
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