Qualcuno sta usando Concord per guadagnare somme importanti, ma non stiamo parlando di Sony o degli sviluppatori.
Non è molto chiara la strada che ha intrapreso Playstation nell’ultimo lustro. Sebbene ci sia stata qualche produzione importante, di altissimo livello, che sia riuscita a tenere altissimo il nome dell’azienda e ovviamente anche a far guadagnare parecchio denaro a Sony, oltre che a soddisfare l’utenza, si parla di pochissimi casi saltuari.
Tutto il meccanismo produttivo del colosso nipponico si è inceppato: licenziamenti di massa, tagli, all-in sui videogiochi GAAS che si sono rivelati una mossa falsa quasi in ogni occasione (solo Helldivers 2 si salva e ora è sul viale del tramonto), diverse scelte a dir poco opinabili, grandi IP e studi completamente fermi.
Si pensi soltanto a cosa potrebbe vantare ora Playstation sul mercato se invece di bloccare Naughty Dog per circa quattro anni sullo sviluppo di un videogioco multiplayer di The Last of Us, tra l’altro poi cancellato su consiglio di Bungie, che neanche sta benissimo, avesse permesso a Druckmann e i suoi di lavorare come sanno fare bene.
L’ultimo grande fallimento di Playstation è stato Concord. Un hero shooter che avrebbe dovuto fare concorrenza a Overwatch e agli altri presenti sul mercato, se non fosse per tre diversi grandi problemi. Il primo è che il genere sta subendo un momento di flessione e anche il titolo Blizzard ne sta soffrendo parecchio. Il secondo è che nulla del videogioco lo rende davvero speciale e unico.
Il terzo che non è gratis come molti dei suoi avversari, ma è chiuso dietro un paywall di 40 euro. Una cifra enorme rispetto a gratis. Con il titolo che pare abbia venduto circa 25-30.000 copie e con i server che si svuotavano, ecco che Playstation ha deciso di chiudere tutto e comprendere esattamente quale sia il prossimo passo per un titolo del genere. E chi lo ha comprato?
Ovviamente tutti rimborsati, in massa. E chi ha una copia fisica? Stesso discorso. Ma c’è chi sta facendo qualcosa di molto furbo, approfittando della morte del videogioco per rendere Concord una sorta di oggetto da collezione unico. Ed ecco che il titolo in versione fisica viene venduto online a 100-150 euro, con le copie ancora intatte che superano agilmente i 200 euro.
Una nuova forma di bagarinaggio, che strizza l’occhio al collezionismo di nicchia ma che alla fine, come al solito, sembra più sciacallaggio che altro. Ovviamente vi sconsigliamo vivamente di cadere nella trappola di questi individui.
This post was published on 8 Settembre 2024 17:30
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