Metaphor: ReFantazio segna un punto di svolta per Atlus, distaccandosi dalla narrazione quotidiana e dall’ambientazione tipicamente giapponese.
Questa nuova avventura fantasy ha spinto il team di sviluppo a esplorare nuove ispirazioni e correnti artistiche, arricchendo il gioco con elementi grotteschi e una creatività senza precedenti. La presentazione ufficiale prevista per l’11 ottobre promette di rivelare un universo in cui la realtà si mescola con la fantasia in modi sorprendenti.
La nostra anteprima a New York del gioco ci ha introdotto al concetto di “isekai ribaltato”. Tradizionalmente, l’isekai trasporta i personaggi da un mondo all’altro, spesso da una realtà quotidiana a una fantastica. Tuttavia, Metaphor: ReFantazio rovescia questa premessa: gli umani diventano gli abitanti dell’isekai, invitando i giocatori a riflettere su cosa significhi essere “l’altro” in un mondo non proprio. Questo approccio innovativo apre nuove prospettive narrative e filosofiche sul concetto di realtà e fantasia.
All’interno del gioco, il protagonista incontra un personaggio chiamato More, chiaramente ispirato a Tommaso Moro e alla sua visione utopistica della società. Attraverso questo incontro e le successive esplorazioni dell’Akademia – luogo ricco di libri antichi e mappe misteriose – Metaphor invita i giocatori a riflettere sulla possibilità di un mondo diverso, dove le guerre tribali sono assenti e regna una piena democrazia. Il gioco si propone quindi come una meditazione sul potere delle idee utopiche nel contesto della narrativa videoludica.
Un elemento distintivo del design artistico in Metaphor: ReFantazio è l’influenza dell’iconografia boschiana. Le prime battaglie contro i boss rivelano creature umane deformate che sfidano le nostre aspettative visive tradizionali. Questa scelta stilistica non solo rende omaggio all’estetica grottesca tipica delle opere di Hieronymus Bosch ma introduce anche tematiche profonde riguardanti la natura umana e la sua rappresentazione nell’arte.
Le figure irregolari che popolano il mondo del gioco simboleggiano conflitti interni ed esterni dell’esistenza umana, creando un legame diretto tra il giocatore moderno e le interrogazioni filosofiche medievali sull’uomo. Inoltre, l’utilizzo del guscio d’uovo per rappresentare l’umano suggerisce riflessioni sulla fragilità della vita e sulla continua ricerca dell’identità personale attraverso esperienze estreme.
Metaphor: ReFantazio si preannuncia come un titolo capace non solo di intrattenere ma anche di stimolare profonde riflessioni sui temi della realtà versus fantasia, sull’umanità nella sua essenza più profonda attraverso riferimenti culturali ampiamente riconosciuti ma reinterpretati in chiave moderna ed originale.
This post was published on 4 Settembre 2024 20:00
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