Una scoperta sensazionale ha mostrato 6 pianeti che navigano nello spazio aperto scollegati da ogni sistema solare.
La NASA, così come altre famose agenzie che operano nel settore aerospaziale come ad esempio l’ESA europea o la JSA giapponese, hanno a disposizione tutta una serie di strumenti per studiare l’Universo che ci circonda e i corpi celesti che vi si trovano all’interno: tra queste strumentazioni sicuramente il più famoso negli ultimi tempi è il telescopio James Webb, un telescopio che opera a raggi infrarossi lanciato in orbita nel 2021.
Grazie alle sue potenzialità dal punto di vista tecnologico il JWST, così come viene chiamato in gergo, è utilizzato dalla NASA e dalle altre agenzie che collaborano con la società statunitense per osservare lo spazio presso il punto di Lagrange L2 che si trova a circa 1,5 milioni di chilometri dalla nostra Terra; per questo motivo il telescopio Webb viene utilizzato principalmente per scoprire le origini dei corpi celesti e capire meglio come si sono formati pianeti, stelle e satelliti nel corso del tempo.
Nel corso delle sue missioni il telescopio ha scattato delle foto davvero impressionati come ad esempio quella che ritrae il momento in cui nasce una stella oppure il cuore della Via Lattea, ma negli ultimi giorni la NASA ha condiviso un’altra grande scoperta del JWST: la presenza di sei pianeti che vagano nello spazio aperto senza essere collegati ad alcuna stella.
Sei pianeti in cerca di una stella: ecco la nuova scoperta del telescopio Webb
Il telescopio Webb, come detto in precedenza, studia punti abbastanza lontani dell’Universo rispetto al nostro Sistema Solare: la nuova scoperta che riguarda questi atipici sei corpi celesti è avvenuta a circa 1000 anni luce dalla nostra galassia all’interno di una regione spaziale chiamata NGC1333 che è in realtà una nebulosa formata da polvere e gas davvero molto grande.
All’interno di questa enorme regione gassosa sono stati individuati sei pianeti che hanno più o meno le stesse dimensioni e le stesse caratteristiche di Giove dunque si tratta di pianeti giganti gassosi; la particolarità di questa scoperta non sta tanto nel fatto della presenza di questi pianeti che ormai vengono studiati da sempre e definiti “esopianeti” ma dal fatto che vagano nello spazio senza essere collegati ad alcuna stella.
Anche se le indagini e gli studi a riguardo sta ancora procedendo e non si è arrivata ancora a una verità assoluta, gli scienziati hanno già dato la loro prima ipotesi che sembrerebbe essere quella più accreditata: questi corpi celesti che vagano nello spazio sarebbero in realtà delle stelle fallite dato che presentano una sorta di disco polveroso intorno alla loro orbita che si forma proprio nelle stelle che stanno per nascere.
Altre ipotesi riguardano quella di un mini sistema planetario, simile a quello delle lune di Giove o Saturno, oppure di pianeti che sono stati espulsi dal loro sistema solare, ma quest’ultima ipotesi è la meno accreditata proprio per la presenza del disco gassoso di cui parlavamo in precedenza.