Black Myth: Wukong sfonda ogni record, e nonostante le controversie aumenta anche le vendite di PS5

Nonostante le controversie, Black Myth: Wukong continua a vendere sfondando il tetto delle 10 milioni di copie e fa una cosa che nessun gioco aveva fatto finora: far appositamente acquistare le console per giocarci.

Il gioco del momento, senza girarci troppo intorno, è chiaramente Black Myth: Wukong, l’opera prima della software house cinese Game Science che sin dall’annuncio, aveva messo i giocatori sull’attenti. Pareva infatti essere uno di quei giochi troppo belli per essere veri, quelli che, si sa, subirà un downgrade talmente tanto importante e sarà talmente tanto funestato da bug, da essere al limite dell’ingiocabile.

Ma con l’andare avanti dei mesi e l’uscita di nuovi trailer, seppur sapientemente dilazionati, pareva delinearsi una situazione sempre più incoraggiante che si traduceva in una fiducia sempre maggiore, che i giocatori decidevano di concedere al titolo che avrebbe dovuto fare da sequel alle vicende del Re Scimmiotto, personaggio celebre di uno dei quei quattro (in realtà cinque) grandi romanzi cinesi, Il Viaggio in Occidente.

E a poco meno di due settimane dall’uscita, i risultati rispecchiano una situazione che difficilmente si è vista, durante i 4 anni di vita delle console Sony di nuova generazione.

Le controversie imperversano, le vendite salgono

Black Myth: Wukong, sin dall’uscita, si è dimostrato un titolo apprezzato da pubblico e critica che, nonostante alcuni limiti di game design dovuti forse all’inesperienza del team, è riuscito a convincere tutti lato gameplay e grafica, risultando divertente seppur con dei picchi di difficoltà abbastanza importanti. Non sono però mancate polemiche di vario genere.

Ha fatto tanto discutere, e vi abbiamo anche raccontato in un articolo dedicato, la mail che il publisher di Wukong aveva diffuso agli streamer e ai content creator a cui era stata concessa la chiave di gioco, che avrebbero potuto pubblicare contenuti relativi al gioco, evitando argomenti spinosi come “la propaganda femminista”, qualunque tipo di nomenclatura che potesse rievocare la situazione pandemica da COVID19 ed evitare di addentrarsi in discorsi riguardo la situazione dell’industria del gaming cinese.

Nonostante tutto ciò, nonostante controverse recensioni che lo tacciavano di poca inclusività e nonostante le accuse risalenti a più di un anno fa, rivolte ad alcuni membri del team di sviluppo che avrebbero pubblicato sui loro profili social dei contenuti a sfondo sessista, il titolo ha registrato un successo incredibilmente alto che, tradotto in numeri, prende la forma di 10 milioni di copie vendute in soli 3 giorni dall’uscita, su PC e PS5.

E mentre non è ancora ben chiaro se tra Sony e il publisher cinese, sussista un accordo per la distribuzione in esclusiva su PS5 a diretto scapito di Xbox, arriva un altro dato interessante: grazie a Black Myth: Wukong infatti, in Cina si è registrato un picco di vendite sia di PS5 che di componenti hardware per migliorare le prestazioni da PC. Risultati incredibili, che negli ultimi anni nessun titolo era riuscito a raggiungere con tale facilità e in così poco tempo.

Sulle varie questioni controverse che affliggono Game Science, l’unica risposta giunta alla stampa è un sonoro “No Comment”. Appare chiaro però, come le varie polemiche non abbiano minimamente scalfito il successo del titolo, che ha permesso di rendersi conto di quanto il mercato cinese conti a livello numerico.