Un retroscena davvero incredibile quello che ha rivelato un ex impiegato di Rockstar, su un GTA che non vedremo mai.
GTA è una di quelle IP che hanno fatto la storia dei videogiochi e che da decenni detta le regole del gioco soprattutto per quanto concerne il marketing aggressivo, il mantenimento di un titolo vivo online per tanto tempo, i record di vendite e ovviamente anche per le libertà presenti in un open world ben curato.
Tutti ma proprio tutti ricordano quello che è stato GTA San Andreas per l’industria videoludica, con il titolo che ha definitivamente consacrato il genere degli open world, gettando delle regole, delle meccaniche e dei modi di muoversi all’interno di un videogioco di questo genere ampiamente rispettate ancora oggi.
A ogni titolo, Rockstar alza il livello generale e spinge tutti gli altri a fare meglio, da subito. Perché il confronto con questa IP non può che spaventare. E viene da chiedersi cosa sarebbe stato oggi GTA se un titolo che stava prendendo forma all’interno dello studio di sviluppo fosse stato prodotto per davvero, e non cancellato come è successo alla fine.
Il tutto viene raccontato da un ex dipendente di Rockstar, quindi una fonte assolutamente affidabile, essendo stato lì all’epoca dei fatti. Secondo TimeExtension, che ha interrogato un membro importante dello studio di sviluppo dopo aver visto dei riferimenti a un GTA Tokyo girare sul web nel lontano 2023, qualcosa di grosso era in pentola.
La fonte anonima ha confermato che lo studio stava effettivamente pensando di ambientare un nuovo gioco di GTA a Tokyo, visto che Sam Houser aveva visitato il Giappone in lungo e in largo durante le campagne promozionali per GTA 3 e in qualche modo si era innamorato del Paese, al punto da pensare di ambientarci il sequel di GTA 3. Ma per motivi logistici l’idea venne abbandonata.
Serviva infatti mandare un grosso team a tracciare tutta la città, studiandone ogni aspetto e tracciandola perfettamente. Non solo, era fondamentale comprendere come funzionasse la comicità, la satira e cosa fosse intrinseco nella cultura di strada del Giappone di quegli anni.
“Sarebbe stato un difficile far combaciare questi aspetti e abbiamo pensato che fosse più semplice rimanere fedeli alle città introdotte in Grand Theft Auto 1″, ha spiegato la fonte, parlando quindi di un GTA Tokyo che purtroppo non vedremo mai. O forse sì, nel caso in cui Rockstar decida di ritornare sull’idea in futuro, quantomeno dopo il lancio di GTA 6.
This post was published on 30 Agosto 2024 13:00
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