In un mondo dove la musica è diventata una costante nella vita di molti, l’interruzione pubblicitaria può rappresentare un vero e proprio ostacolo.
Spotify, la piattaforma di streaming musicale più popolare al mondo, offre una soluzione a pagamento per evitare tali interruzioni: Spotify Premium. Tuttavia, non tutti sono disposti o in grado di sostenere questo costo aggiuntivo.
Ecco che nasce il desiderio di trovare alternative per godersi la propria playlist preferita senza interruzioni pubblicitarie, ma senza dover necessariamente aprire il portafoglio.
Le soluzioni più gettonate e i rischi associati
La ricerca di metodi alternativi per bloccare le pubblicità su Spotify ha portato alla luce diverse soluzioni. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei rischi associati a queste pratiche. L’utilizzo di app terze o modifiche non ufficiali dell’applicazione può esporre gli utenti a potenziali minacce come il furto dei dati personali o il ban dell’account da parte di Spotify stesso. Pertanto, è importante procedere con cautela e consapevolezza del rischio che si sta correndo.
Per chi utilizza il web player di Spotify attraverso i browser internet, esistono estensioni capaci di bloccare gli annunci pubblicitari. uBlock Origin è tra le più popolari per questa funzione; tuttavia, agisce bloccando gli annunci su tutti i siti web visitati. Per chi desidera limitare l’azione solo a Spotify, Blockify rappresenta una valida alternativa specifica per Chrome.
Su Windows si distingue BlockTheSpot disponibile sulla piattaforma GitHub con istruzioni dettagliate per l’installazione. Questo strumento promette non solo la rimozione degli annunci audio e video ma anche un miglioramento della qualità dell’audio senza costi aggiuntivi. Un’altra opzione è BurntSushi che opera intercettando le richieste di rete specifiche degli annunci Spotify.
Per gli utenti Android esiste Mutify, un’applicazione che silenzia automaticamente gli annunci durante la riproduzione su Spotify. Sebbene non elimini completamente le pause pubblicitarie dall’esperienza d’ascolto, rende certamente meno invasiva la presenza degli stessi.
È importante sottolineare che mentre queste soluzioni possono offrire un sollievo temporaneo dalle interruzioni pubblicitarie su Spotify, comportano rischi significativi sia dal punto di vista della sicurezza informatica sia sotto l’aspetto etico legato al sostegno agli artisti e ai creatori dei contenuti musicali tramite le entrate pubblicitarie o abbonamenti premium.