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Questo survival di fantascienza è un incrocio tra Stalker e la serie TV british di omicidi preferita da tua madre

Avete mai pensato a cosa succederebbe dopo una catastrofe nucleare in Inghilterra? Atomfall è il nuovo FPS survival action che vi farà immergere in questo particolare scenario.

C’è stato un periodo in cui i videogiocatori, desideravano soltanto sopravvivere nei videogiochi: vivere con l’ansia di dover cercare cibo, acqua, armi e bende, costruirsi un rifugio e trascorrere la notte mentre orde di zombi, di mostri o di altri giocatori cercavano di sottrarre tutti i progressi fatti; c’è stato un periodo in cui le mamme di tutto il mondo, desideravano soltanto risolvere crimini, tentando ogni volta di precedere e anticipare un bell’ispettore dall’accento britannico e dall’umorismo tagliente.

L’incendio di Windscale (1957)

E cosa succederebbe se il survival incontrasse il mistery, con una spolverata di “ispirato a fatti realmente accaduti”?. Ciò che ne uscirebbe fuori, è il nuovo titolo sviluppato da Rebellion, team di sviluppo noto per il lavoro su Sniper Elite che, nel 2025 arriverà sul mercato con un FPS survival action, che affonda le sue basi sulla storia dell’incendio di Windscale del 1957, il più grande incidente nucleare che ha coinvolto l’Inghilterra e che negli anni è stato abbastanza insabbiato e dimenticato.

Ma con Atomfall, si punta a rievocare quelle vecchie ferite e a chiedersi “e se fosse andata diversamente?”.

Cosa sappiamo di Atomfall

Atomfall è il nuovo progetto del team Rebellion, noto per il suo lavoro su Sniper Elite. Il titolo è stato presentato durante la Gamescom 2024 e subito ha attirato l’attenzione, per le somiglianze ad altre opere molto apprezzate del panorama videoludico, come S.T.A.L.K.E.R. o Fallout per quanto riguarda le tematiche e il mood generale che sembra respirarsi, per quella che promette di essere un’esperienza FPS survival action, ambientata nell’Inghilterra degli anni ’60.

E perché proprio in quel periodo? La risposta, arriva direttamente dai libri di storia. Era il 7 ottobre 1957 quando ebbe inizio, quello che è oggi noto come l’incidente di Windscale, nella centrale nucleare di Sellafield nel Cumberland. L’incendio che divampò dalla centrale, pensata per la produzione di plutonio a scopi militari, durò 4 giorni e generò una nube radioattiva che si diffuse per tutto il Regno Unito.

Un incidente che non ebbe mai l’impatto mediatico di Chernobyl e che venne, man mano, dimenticato. Ma adesso, il team di Rebellion ha scelto proprio quell’evento come punto di partenza per un enorme “What If…”.
E se invece di tentare di coprire le tracce dell’incidente, il Governo avesse istituito una zona di quarantena che all’apparenza rappresentava un vero e proprio villaggio rurale idilliaco e che, col tempo, sarebbe diventato teatro di alcune delle più scabrose azioni umane?

Queste le premesse da cui si muove Atomfall, la cui trama inizia a snodarsi dal 1962, col villaggio che è dunque rimasto isolato dal mondo per ben 5 anni, un tempo che ha permesso la proliferazione di diverse entità all’interno della zona. Come vediamo nel trailer, vi sono robot, cultisti, bunker segreti, strane creature o semplicemente teste calde armate e poco amichevoli.

Un titolo che unisce l’esplorazione all’investigazione, senza tralasciare le basi del genere survival come il crafting. NPC a cui rivolgere domande, indizi da scoprire, gente da uccidere, tutto pur di svelare il mistero che si nasconde, incastonato in questo panorama rurale dell’Inghilterra di metà ‘900.

Atomfall uscirà nel 2025, sebbene non ci sia al momento una data precisa.

This post was published on 25 Agosto 2024 18:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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