La querelle tra Epic e Apple pare essere arrivata alla conclusione con la grande conseguenza del ritorno di Fortnite sulle piattaforme mobile. Ma c’è dell’altro che forse nessuno si aspettava.
Negli ultimi anni, il mondo videoludico, nel suo insieme di giocatori, aziende, investitori e qualunque altra figura vi orbiti intorno, ha rappresentato un teatro di controversie legali da dirimere, che hanno attirato l’attenzione di quanti mai avrebbero pensato che, l’inizio della nuova generazione di console avrebbe corrisposto in maniera così preponderante, con l’inizio di così tante questioni giudiziarie che hanno coinvolto le più grandi casa di produzione e distribuzione.
Oltre a tutte le questioni legate alle dispute tra Sony e Microsoft, legate all’acquisizione di studi esterni, una questione che ha tanto attirato l’attenzione vista l’entità degli attori coinvolti, è la causa intentata da Epic contro Apple. Risalente al 2020, la motivazione sarebbe stata legata a dei metodi messi in atto da Apple, che non avrebbero consentito uno sviluppo del mercato concorrenziale per quanto riguardava il gaming su mobile, soprattutto per quanto riguardava le commissioni spettanti agli sviluppatori, delle quali Apple (e Google) trattiene il 30%.
Dopo quattro anni dall’inizio della diatriba, si è finalmente giunti alla conclusione della vicenda.
Epic perde ma non proprio
Ciò che Epic chiedeva ad Apple, era di aprire alla possibilità che degli store e dei metodi di pagamento alternativi comparissero sui dispositivi mobile dell’azienda di Cupertino. In questo modo, si sarebbe evitato secondo Epic, lo sviluppo di un modello di monopolio e si sarebbe raggiunta una condizione che avrebbe permesso una miglior monetizzazione a Epic, evitando la tassazione imposta da Apple. Ma a quanto pare, le cose non sono andate come sperato.
Tim Sweeney infatti, ha di recente annunciato che la battaglia contro Apple è stata persa, dopo che la Corte Suprema si è rifiutata di ascoltare i ricorsi di Apple e di Epic. Ricostruendo un po’ la lunga e intrigata vicenda, ciò che sarebbe mancato a Epic sarebbe stata la dimostrazione che Apple avesse in realtà, violato la legge sulla concorrenza. Lo stesso giudice aveva però anche sancito, che Apple dovesse consentire agli editori di offrire metodi di pagamento alternativi agli utenti. E proprio su questi due punti, le due società avevano proposto un riesame alla Corte Suprema, che non è però stato concesso.
The Supreme Court denied both sides’ appeals of the Epic v. Apple antitrust case. The court battle to open iOS to competing stores and payments is lost in the United States. A sad outcome for all developers. — Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) 16 gennaio 2024
E dunque, adesso che succede? Le conseguenze immediate della conclusione della causa tra le due super potenze, comprendono il ritorno di Fortnite, titolo di punta di Epic, sui vari store mobile. Il celebre free-to-play era stato rimosso dagli store, dopo l’inizio della diatriba legale e l’unico modo per giocarlo da mobile era tramite Xbox Cloud Gaming e Nvidia GeForce Now o, in caso di utenti Android, scaricando direttamente l’app o tramite store alternativi.
Inoltre, Epic Games Store approderà sui dispositivi mobile tramite App Store e Google Play. L’app dello shop di Epic è al momento scaricabile in tutto il mondo in versione Android, mentre la versione iOS è al momento limitata soltanto ai paesi dell’Unione Europea. Un passo avanti decisamente importante, che porterà Epic Games Store a diventare il “primo negozio multipiattaforma incentrato sui giochi”, cosa che farà la felicità degli sviluppatori mobile che avranno a disposizione una più equa divisione dei ricavi (non più 70/30 ma 88/12).
Come ha infine dichiarato Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games:
“La situazione sta cambiando e l’ecosistema mobile si sta finalmente aprendo alla concorrenza. Siamo grati alla Commissione Europea per aver reso possibile il lancio di Epic Games Store e l’offerta dei nostri giochi agli utenti iOS dell’Unione Europea”
Precisa però che la battaglia continua, alla ricerca di condizioni sempre più vantaggiose.