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Un videogioco chiedeva di fare foto erotiche alle donne, gli sviluppatori cambiano tutto

Dead Rising Deluxe Remaster, versione rimasterizzata del titolo di Capcom, non ricompenserà più i giocatori quando si scatteranno foto erotiche alle donne. Gli sviluppatori rimuovono la peculiare caratteristica.

“Ormai non si può più dire niente” direbbe qualcuno. Questa frase, con tutte le implicazioni che porta dietro, indipendentemente che queste siano vere, false o semplicemente filtrate dalla propria sensibilità, è diventata un po’ sintomatica di un sentimento che, negli ultimi anni, si è diffuso a macchia d’olio grazie anche a certe correnti internettiane, che hanno iniziato a dividere il mondo in “woke” o “non woke”, divisione che ha inevitabilmente coinvolto anche il mondo dell’arte e dell’intrattenimento.

Frank West che pensa alle polemiche che nasceranno

Il cambiare dei tempi, provoca un inevitabile sconvolgimento delle sensibilità e l’arte, essendo la materia umana più sensibile, è normale che vi resti incagliata, tra le grida di chi difende l’una o l’altra fazione. Proprio per motivi del genere, in tanti negli ultimi giorni, hanno fatto fatica a digerire una notizia che riguarda un cambiamento che Capcom, la famosa software house nipponica, apporterà a uno dei titoli che ne hanno fatto la storia, che verrà riproposto in versione rimasterizzata e con un rimaneggiamento che, siamo sicuri, provocherà discussioni e lungo, lunghissimo termine.

Dead Rising, un cambiamento poco apprezzato

Manca ormai circa un mesetto all’uscita di Dead Rising Deluxe Remaster, una versione rimasterizzata del celebre titolo di Capcom del 2006, in cui il giocatore interpreta il fotoreporter Frank West che, con metodi anche poco ortodossi, è alla continua ricerca dello scoop che potrebbe cambiargli la vita e la carriera. Sarà a questo punto che si imbatterà in una cittadina del Colorado, infestata dagli zombie e, armato di macchina fotografica, si darà da fare in un tripudio di gore e comicità corrotta.

Una delle funzionalità presenti nel titolo originale, era quella di utilizzare la macchina fotografica in un’apposita modalità Foto, per scattare delle fotografie particolari e ottenere Punti Prestigio (PP). A far guadagnare punti però, tra le altre cose, erano anche foto erotiche di donne. Scollature, biancheria intima in mostra e quant’altro, se fotografate, garantivano una ricompensa in termini di Prestigio.

Capcom ha però annunciato che, nella versione Remaster del titolo, non sarà presente questa funzionalità. Nonostante la software house giapponese non abbia approfondito i dettagli, viene facile pensare come la scelta sia stata presa per tentare di adattarsi al cambiamento delle sensibilità dei giocatori nel tempo.

Nonostante questa rimozione, la modalità fotografica e il funzionamento del Prestigio rimarranno presenti nel titolo, solo che le foto erotiche verranno tolte dall’equazione, lasciando spazio soltanto a scene gore, violente o divertenti. Una scelta che certamente farà discutere la community ma che rappresenta una presa di posizione netta da parte di Capcom, in un periodo in cui la sessualizzazione nelle donne dei videogiochi è un argomento all’ordine del giorno.

Dead Rising Deluxe Remaster uscirà il 19 settembre 2024 per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

This post was published on 13 Agosto 2024 18:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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