GTA 6 ancora deve uscire ma già ha preoccupato e anche parecchio i genitori italiani: cosa sta succedendo in queste ore.
Da quando sono usciti e man mano si sono diffusi come un mezzo di intrattenimento popolare, andando ovviamene a stuzzicare quella enorme fetta di giovani e giovanissimi, i videogiochi subito sono stati messi sotto la lente di ingrandimento da parte dell’opinione pubblica, con tanti bacchettoni che li hanno condannati come causa di tutti i mali del mondo.
Immediatamente, soprattutto negli Stati Uniti d’America, piuttosto che esaminare le leggi problematiche, la facilità con cui i minorenni possono acceder alle armi da fuoco e con cui i problemi sociali spesso vengano ignorati dalle amministrazioni locali, tutti hanno additato i videogiochi come un problema. Insieme alla musica, ai film, all’abbigliamento e a tutto quello che ovviamente non richieda sforzi e analisi approfondite.
Che sia chiaro, un fondo di verità c’è. Esistono dei sistemi internazionali, si pensi ad esempio al PEGI, che non fanno altro che aiutare i genitori a comprendere quale videogioco comprare e quale non regalare ai propri bambini, fratelli e parenti. Purtroppo non sempre queste indicazioni vengono però prese sul serio e potrebbero nascere dei problemi.
GTA 6 ci sono proteste in Italia in vista del lancio
Ovviamente il padre di tutto le controversie che riguardano il mondo dei videogiochi e i temi che tratta, nonché il pubblico e i potenziali danni ad un pubblico ancora acerbo per esaminare con la testa quello che vedono, è solo uno: Grand Theft Auto. Il capolavoro di Rockstar Games da decenni fa parlare di sé e infuriare legislatori e genitori di ogni parte del mondo.
Ora che ci stiamo man mano avvicinando alla data d’uscita di GTA 6, che dovrebbe essere lanciato sul mercato nel 2025 a meno di grandi dietrofront di Rockstar Games. E questo ha causato non poco malcontento tra i genitori italiani, con una delle associazioni più importanti in tal senso, ovvero il MOIGE, che sta per Movimento Italiano Genitori, che ha fatto un esposto.
“È molto grave che un videogioco da noi denunciato più volte per la pericolosità dei contenuti continui a proporre contenuti sempre più dannosi”, ha affermato Antonio Affinita, direttore generale dell’organizzazione. Il tutto “senza che vi sia alcun limite nella vendita a un pubblico di minori pur avendo una qualificazione +18“.
Insomma il Moige chiede maggiori controlli e delle strette per tutelare i bambini e impedire che contenuti problematici possano arrivare ai bambini, una posizione comunque condivisibile: un bambino di otto anni non dovrebbe avere accesso a GTA 6.