Pochi videogiochi hanno avuto l’impatto sul mercato e sui videogiocatori di Baldur’s Gate 3, e ora ci sono novità sul 4.
Ci sono dei videogiochi che semplicemente sono troppo importanti per non essere annoverati come i migliori di sempre, che conquistano sul campo, di partita in partita, lo status di esempio da seguire, di colonna portante, di espressione massima di quello che può, potrebbe e dovrebbe aspirare ad essere un videogioco. Quantomeno nel campo specifico in cui il titolo si ascrive.
Si pensi ad esempio a Baldur’s Gate 3. Un vero e proprio capolavoro, che pur non essendo affatto privo di problemi tecnici e di aspetti non proprio perfetti, è comunque uno dei titoli più importanti dell’ultimo decennio e che getta un nuovo standard qualitativo per tutta l’industria. Soprattutto dal punto di vista dei dialoghi e della scrittura, ma anche delle scelte e dalla complessità dell’universo in-game.
E se parliamo poi di RPG con visuale isometrica, allora è quasi impossibile trovare qualcosa che possa battere Baldur’s Gate 3. Non a caso quando è stato lanciato sul mercato altri sviluppatori di altri studi hanno chiaramente chiamato il pubblico a non aspettarsi tale livello di cura in tutte le produzioni, ovviamente mettendo le mani avanti per i titoli a cui stavano lavorando.
In tanti, soprattutto dopo la vittoria del GOTY l’anno scorso, si aspettavano che Larian Studio avrebbe poi lavorato a modi di espandere questo videogioco e magari anche a un sequel. Era logico, era ovvio, sembrava quasi scontato. E invece no, lo studio ha fatto dietrofront svincolandosi completamente da una IP che non gli appartiene e ha annunciato di voler lavorare a qualcosa di diverso.
Swen Vincke, numero uno dello studio, all’inizio voleva fare più Baldur’s Gate: “Si tende a fare la cosa più ovvia, ovvero creare un add-on, o un add-on standalone, o iniziare a lavorare su un sequel, perché è la strada più facile da percorrere”. Ha anche rivelato ai microfoni di PC Gamer che in realtà le cose erano anche in uno stato relativamente avanzato.
Anche perché “la macchina dello sviluppo era ancora calda” e quindi tutto è andato molto velocemente all’inizio, con grossi progressi iniziali. Il CEO di Larian Swen Vincke ha addirittura affermato che “si poteva già giocare qualche parte del sequel”. Poi le cose sono cambiate, gli sviluppatori hanno deciso di non volersi ripetere e si sono distaccati ufficialmente dall’IP.
This post was published on 6 Agosto 2024 19:30
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