La Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un simbolo di cooperazione internazionale e di esplorazione spaziale, si prepara a dire addio.
Secondo quanto annunciato dalla NASA durante una conferenza stampa il 17 luglio 2024, la fine dell’ISS è prevista per il 2030. Questo evento non sarà tuttavia improvviso: la stazione sarà lasciata alla ‘deriva’ per almeno un anno prima del suo rientro definitivo nell’atmosfera terrestre, dove verrà distrutta.
Nell’ultimo anno di vita, l’ISS verrà fatta abbassare di quota senza che vengano effettuate correzioni. Questo periodo servirà a preparare la stazione per il suo ultimo viaggio verso la Terra. Sarà poi compito di un veicolo commissionato a SpaceX agganciare l’ISS e guidarla nel suo rientro controllato, fino allo schianto programmato in una remota regione oceanica.
Nonostante le procedure iniziate per il dismissionamento della stazione, gli astronauti a bordo dell’ISS continueranno le loro attività fino al momento più vicino possibile alla fine. Dana Weigel, responsabile NASA per il programma della ISS, ha sottolineato l’intenzione di mantenere l’equipaggio operativo il più lungo possibile: “Lasceremo l’equipaggio a bordo il più a lungo possibile… Il nostro piano prevede che gli astronauti partano circa sei mesi prima del rientro finale”. Ciò significa che gli astronauti continueranno ad abitare e lavorare sulla stazione mentre questa si avvicina sempre più alla superficie terrestre.
A giugno è stata annunciata la decisione della NASA di affidare ad Elon Musk e alla sua azienda SpaceX la costruzione del ‘rimorchiatore spaziale’. Questa navetta avrà il compito cruciale di assicurare un rientro controllato dell’ISS nell’atmosfera terrestre. La scelta riflette non solo le capacità tecniche ed innovative dell’azienda ma anche la fiducia nella sua capacità di portare a termine missioni spaziali complesse.
Il piano delineato dalla NASA solleva questioni importanti sul futuro dell’esplorazione spaziale umana e sull’utilizzo commerciale dello spazio vicino alla Terra. La transizione dalle stazioni gestite da agenzie governative alle nuove stazioni commerciali potrebbe subire ritardi che influenzerebbero i tempi previsti per il dismissionamento dell’ISS. Inoltre, c’è preoccupazione che un ritiro anticipato degli Stati Uniti dalla ISS possa lasciare campo libero alla Cina nel lucrativo mercato dell’orbita terrestre bassa con la loro stazione Tiangong.
Mentre ci avviciniamo al termine programmato della missione ISS nel 2030, rimangono molte variabili in gioco riguardanti non solo i dettagli tecnici del suo dismissionamento ma anche le implicazioni geopolitiche e commerciali dello stesso.
This post was published on 21 Luglio 2024 15:00
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