Google vs Microsoft, è guerra: il colosso californiano paga le aziende europee per ostacolare il rivale

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Google(Player.it)

In un’epoca in cui la tecnologia e l’innovazione procedono a ritmi vertiginosi, le grandi aziende del settore si trovano spesso a competere.

Sul piano dello sviluppo di nuovi prodotti ma anche su quello delle strategie commerciali e legali. Un recente episodio che vede protagonisti Google e Microsoft offre uno spaccato illuminante su come queste dinamiche possano giocarsi anche al di fuori degli uffici di ricerca e sviluppo, toccando direttamente le aule dei tribunali e gli intricati meccanismi dell’antitrust europeo.

L’offerta di Google alle aziende Europee

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Google avrebbe tentato un audace movimento strategico offrendo una somma considerevole – 512 milioni di dollari, pari a circa 470 milioni di euro – a un gruppo selezionato di aziende europee operanti nel settore del cloud. L’intento dichiarato era quello di ostacolare un accordo tra l’antitrust europeo e Microsoft, cercando così di mantenere aperta una denuncia formale contro il colosso di Redmond. Questa manovra riflette la crescente tensione tra i giganti della tecnologia per il controllo del lucrativo mercato dei servizi cloud.

Nonostante l’imponente cifra messa sul tavolo da Google, l’iniziativa non ha raggiunto l’esito sperato. L’accordo tra Microsoft e l’autorità antitrust è stato infatti raggiunto, segnando una sconfitta per Google nella sua battaglia legale. Ciò dimostra come le dinamiche antitrust siano complesse e non sempre suscettibili alle influenze esterne, anche quando queste provengono da attori economicamente potenti.

Microsoft vs Google
Microsoft vs Google (player.it)

Il conflitto ha radici profonde ed è stato innescato da una denuncia presentata dall’organizzazione non profit Cloud Infrastructure Services Providers in Europe (CISPE). Secondo CISPE, Microsoft avrebbe ingiustamente legato il suo software ai servizi cloud offerti da Azure, creando ostacoli significativi per i clienti interessati a cambiare fornitore. Questa pratica è stata vista come un tentativo da parte di Microsoft di consolidare ulteriormente la sua posizione dominante nel mercato dei servizi cloud.

Di fronte alle pressioni legali e alla crescente attenzione dell’opinione pubblica sulle pratiche commerciali nel settore tecnologico, CISPE ha avviato trattative dirette con Microsoft. Il risultato è stato positivo: maggior accesso alle tecnologie Microsoft per i membri dell’organizzazione e la conclusione della denuncia formale precedentemente stilata contro il gigante americano. Questa risoluzione evidenzia la possibilità che attraverso il dialogo diretto sia possibile superare controversie complesse che riguardano aspetti tanto tecnici quanto legali.

Nel corso delle trattative tra CISPE e Microsoft, Google ha cercato di giocare le sue carte proponendo un pacchetto finanziario allettante al gruppo europeo. La condizione era quella che CISPE continuasse nella sua azione antitrust contro Microsoft. Questa mossa dimostra fino a che punto alcune aziende siano disposte ad arrivare pur di mantenere o accrescere la propria influenza sul mercato globale dei servizi digitali.