L’era digitale ha portato con sé una miriade di comodità, tra cui la possibilità di fare acquisti online con un semplice clic.
Tuttavia, questa facilità d’accesso può trasformarsi in una spada a doppio taglio quando si parla di gestione finanziaria personale e familiare. Un fenomeno sempre più diffuso è quello degli acquisti compulsivi su internet, alimentato da formule come il “Compri adesso e paghi dopo” (Buy now pay later – Bnpl), che sembrano offrire vantaggi immediati ma nascondono insidie non indifferenti.
Questa modalità di pagamento permette al consumatore di effettuare acquisti online, anche per cifre relativamente basse, godendo della possibilità di pagare il prezzo a rate senza interessi fino a un massimo di cinque rate. Questa opzione ha riscosso un grande successo sul mercato: l’8% delle compravendite online in Europa avviene seguendo questa formula, con una percentuale che scende al 3% nel caso dell’Italia. La facilità e l’immediatezza sembrano essere i punti forti del Bnpl, ma è proprio qui che si nasconde il rischio maggiore.
Nonostante la popolarità della formula Bnpl tra i consumatori online, essa comporta diversi rischi significativi. In primo luogo, tale meccanismo tende a incentivare gli acquisti impulsivi e non pianificati, portando così a sprechi finanziari potenzialmente gravi per le famiglie. Inoltre, essendo particolarmente rivolta ai giovani della generazione Millennials – spesso caratterizzati da entrate economiche instabili – aumenta esponenzialmente il rischio di incorrere in debiti insostenibili. Il dato allarmante è che un acquirente su cinque finisce per diventare insolvente; tra questi ultimi il 47% ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Il Financial Times ha definito il Bnpl una vera e propria “trappola per i Millennials”. Questa forma di credito istantaneo non è considerata come un vero e proprio credito al consumo; pertanto non è soggetta a controlli o regolamentazioni specifiche. Ciò significa che chi effettua l’acquisto non deve fornire informazioni relative ad altre eventuali esposizioni debitorie o impegni finanziari in corso. In un contesto economico caratterizzato da salari bassi e inflazione alta, promuovere gli acquisti in maniera così disinvolta rappresenta un rischio notevole sia per i consumatori sia per l’economia nel suo complesso.
Le società finanziarie continuano a trarre profitto dalla commissione del 5% incassata dai venditori per ogni transazione effettuata tramite la formula Bnpl – rendendolo quindi un affare lucrativo per loro – sono soprattutto i consumatori più giovani a trovarsi faccia a faccia con le conseguenze potenzialmente disastrose dell’abitudine agli acquisti compulsivi su internet alimentata da queste pratiche poco regolamentate.
This post was published on 3 Luglio 2024 22:00
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