La situazione in casa Microsoft non è assolutamente delle più rosee, con gli ultimi mesi caratterizzati da tanti tagli importanti.
Non è un grande momento per l’industria dei videogiochi, anzi. Stiamo vivendo un arco temporale molto complesso, in cui il pavimento sotto i timidi e spesso incomprensibili passi fatti dai titani del settore scricchiola in modo preoccupante, facendo anche cadere qualcuno nell’oblio con l’aprirsi di una grande voragine.
Proprio per la paura di sbagliare è inevitabile che tante realtà, da quelle enormi a quelle medio-piccole, finiscano col proporre e riproporre delle formule collaudate e di successo, che negli anni precedenti hanno permesso di fare cassa e di aumentare la schiera dei propri clienti in maniera importante.
Ed ecco anche che vecchie IP tornano alla gloria, che sempre più remake e remastered vengono lanciate sul mercato e che ci troviamo a fare i conti con tanti sequel che alla fine non si distaccano mai dai capitoli precedenti. Nonché da prodotti che riescono ancora a girare più o meno bene anche su PS4 e Xbox One.
Perché Microsoft ha chiuso Tango, Arkane e Alpha Dog?
Paura, terrore, necessità di non sbagliare nulla se non si vuole finire col dover tagliare parti importanti del proprio organigramma e chiudere progetti. Soprattutto dopo i tanti investimenti fatti durante l’era del Covid-19, con gli investitori che si sono fatti ingolosire dai numeri pompati di quegli anni e che ora vogliono quella crescita infinita che è una delle più grandi menzogne del modello capitalistico.
Negli ultimi mesi Microsoft ha dovuto fare i conti con gli investitori, decidendo di chiudere parecchie realtà e optando per licenziamenti di massa in tanti settori diversi. Strano per una compagnia che pochi anni fa ha speso 69 miliardi per acquistare Activision-Blizzard. Ma gli investitori non accettano negativi, questo è il gioco del denaro.
Secondo un interessante report firmato da Mat Piscatella, un esperto del settore videoludico, il motivo della crisi del mercato e soprattutto di Microsoft sarebbe da ricondurre alla mancata crescita degli abbonamenti per videogiocare. Sappiamo che per il colosso di Redmond il Game Pass è fondamentale per la propria strategia, ma che succede se gli abbonati non aumentano?
Secondo il report dell’esperto il numero degli iscritti ai servizi in abbonamento per videogiocare da aprile 2023 ad aprile 2024 è aumentato solo dell’1%. Il Game Pass di Microsoft ha bisogno di entrare in ogni casa, come Netflix, per poter riempire le casse e far felici gli investitori.
And it’s still stalled. March 2024 non-mobile video game subscription spending was only up 1% vs the April 2023 figures that got me to post the below last year. https://t.co/O0WQhQX023
— Mat Piscatella (@MatPiscatella) May 7, 2024
Finché non succede ecco che chiusure come quelle di Tango Gameworks (Hi-Fi Rush, The Evil Within, GhostWire: Tokyo), Arkane Austin (Redfall, Prey), and Alpha Dog Games (mobile spin-off Might Doom) sono strategie per contenere le perdite data la mancanza di crescita esplosiva di abbonati.