Brutte notizie per tanti videogiocatori che hanno fatto il preorder, ormai la cancellazione è ufficiale. Ecco il rimborso parziale.
Non è certamente un periodo facile per l’industria videoludica, anzi. Dopo l’enorme crescita, quasi senza precedenti, che è stata registrata durante il periodo del Covid-19 e dei lockdown, con il numero di videogiocatori paganti che è cresciuto nettamente, prima di diminuire al liberi tutti.
Sono davvero tanti i progetti che vengono cancellati, che vengono lanciati e si rivelano dei costosissimi buchi nell’acqua con delle ripercussioni enormi per interi studi di sviluppo, fino alla chiusura quando questi falliscono una o più previsioni sui guadagni.
Mai come in questo momento ci viene ricordato ogni singolo giorno come quella del gaming sia appunto un’industria, e che come tale sia caratterizzata, forse anche più delle altre, da grandi e piccoli investitori, che ad ogni rapporto fiscale vogliono solo andare in positivo, costi quel che costi. Anche cancellare un progetto per il futuro se si rivela essere economicamente sconveniente.
Uno dei giochi su cui maggiormente puntava Microsoft per questa generazione fatta di tante promesse e pochissimi titoli memorabili, tanto su Series X che su PS5, era Redfall. Uno shooter dalla trama particolare, che mette il giocatore nei panni di un cacciatore di vampiri su un’isola separata dal resto del mondo attraverso la magia oscura.
A sviluppare il progetto è stata Arkane Austin, la casa che ha dato i natali a quel Prey che avrebbe forse meritato più attenzione. Redfall però si è rivelata una vera e propria delusione, diventando quasi immediatamente oggetto di meme, di video che denunciavano bug indicibili e di dissezioni tecniche che mostravano le basi poco solide del prodotto.
Dai 30 FPS a un’IA dei nemici preistorica, passando per un’esperienza che si diceva single player ma era ovviamente pensata per l’online, condita da uno shooting mediocre. Un prodotto che sembrava voler mettere ansia e anche un po’ di paura ai giocatori, ma che vantava uno stile grafico e dei toni ammiccanti che cozzavano con la premessa. Una meteora, Redfall si è spento in pochissimo tempo, con un manipolo di utenti ancora attivi.
Tra coloro che avevano creduto al videogioco ci sono tanti utenti che avevano preordinato l’edizione Bite Back del titolo, a 109 euro, che prometteva l’accesso a DLC previsti in futuro. Ma con il supporto al videogioco ormai cessato e Arkane Austin chiuso, ecco che Microsoft si è vista costretta a togliere l’FPS vampiresco dalla sua roadmap.
In queste ore stanno partendo i rimborsi parziali in tutto il mondo, anche in Italia. I videogiocatori nostrani dovrebbero vedersi restituiti circa 29.99 euro, ovvero la differenza tra l’edizione normale del titolo e quella deluxe.
This post was published on 22 Giugno 2024 7:00
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