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Come fare il salto di qualità come streamer? C’è lo strumento adatto

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Quando dei nuovi metodi di comunicazione fanno la loro comparsa, c’è sempre un pelo di diffidenza. Successe quando la gente iniziò a caricare video su YouTube, continuò quando tutti iniziarono a condividere foto e pensieri su Facebook. E oggi? Beh, la moda del momento è sicuramente quella delle live streaming. Trasmettere in diretta la propria vita, la propria routine, le proprie passioni, si rivela per molti un’attività estremamente gradevole, addirittura terapeutica a volte. Ma se si volesse trasformare questo passatempo in qualcosa di più? Beh, l’impegno serve, ma avere i giusti mezzi è praticamente necessario.

Per questo motivo, in questo articolo vi proponiamo un oggetto che magari molti non conoscono nemmeno ma che, nonostante sia estremamente compatto e semplice da posizionare su praticamente qualunque scrivania, si rivela una salvezza, in grado di semplificare tantissimo alcune attività decisamente complesse che possono presentarsi durante una diretta streaming: una Stream Deck.

Streamma senza pensieri

Una Stream Deck è una vera e propria stazione di controllo, che aiuta a sopperire a tutte quel che serve quando si streamma, così da avere molti meno pensieri e pensare solo a divertirsi e a divertire. Ma quale prendere? Beh, quando si parla di apparecchi da streaming, un marchio non può sicuramente mancare. Per questo, oggi vi proponiamo la Elgato Stream Deck MK.2.

La Stream Deck che fa per voi player.it

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La MK.2 è il non plus ultra delle Stream Deck: è infatti dotata di ben 15 tasti a LED personalizzabili, in modo che a ogni tasto si possa far corrispondere un’azione, un cambio di scena o, addirittura, una serie di azioni collegate tra loro, grazie alla tecnologia One-Touch: dovete cambiare scena e intanto inviare in chat un link? Evitate di impazzire dietro e mille comandi e risolvete tutto con un solo tasto.

Con la MK.2 riuscirete a supportare qualunque tipo di programma potrebbe servirvi durante una diretta, il tutto con condensato in questa piccola scatola da posizionare facilmente all’interno del vostro set-up, grazie ai supporti in plastica che la tengono ben eretta ed evitano che slitti quando premete i tasti.

Inoltre, per chi vuole che il proprio studio rispetti degli standard di design di un certo tipo, sarà possibile personalizzare la mascherina della MK.2 che va a coprire i tasti: basterà staccare quella che già c’è e applicarne un’altra, scegliendo tra le tante opzioni che Elgato mette a disposizione. 

Vi basterà dunque collegarla al vostro PC tramite un comodo cavo USB e potrete iniziare a sperimentare. Noterete immediatamente la differenza, il tutto a un prezzo estremamente conveniente. Se invece siete alle prime armi e volete qualcosa di ancora più compatto, mantenendo gli stessi livelli qualitativi, vi proponiamo di provare con la Elgato Stream Deck Mini. La grande differenza con la sorellona è il fatto che gli schermi a LED non siano 15 ma 6.

Prima di lasciarvi, se volete migliorare anche l’aspetto visivo delle vostre dirette, potreste aver bisogno della giusta illuminazione e, anche in questo caso, abbiamo di che consigliarvi.

Questo testo include collegamenti di affiliazione: in qualità di Affiliati riceviamo un guadagno sugli acquisti effettuati tramite tali link. Vi invitiamo a verificare i prezzi eventualmente indicati nel testo, in quanto potrebbero subire variazioni dopo la messa online.

 

This post was published on 1 Giugno 2024 20:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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