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C’è un gioco che prova a puntare tutto sulle Ai | I giocatori lo boicottano

La nuova modalità è stata subito ritirata a causa della pioggia di critiche.

Gartic Phone è uno dei più celebri party game gratuiti. Fruibile direttamente dal browser web, è un mix tra il telefono senza fili e Pictionary, e permette di giocare da remoto con tanti giocatori a un insieme di sfide che hanno a che fare con il disegno, la creatività, la memoria e altro ancora. Recentemente Gartic Phone aveva inaugurato un nuovo gioco basato su AI, che però non ha ottenuto il successo sperato: anzi ha attirato talmente tante critiche da essere stato eliminato alla velocità della luce!

Giochiamo!

Pubblicato per la prima volta nel 2020, Gartic Phone è il titolo più conosciuto dello sviluppatore Onrizon, specializzato nella produzione di videogiochi sociali. Forte di 19 milioni di giocatori in tutto il mondo, tradotto in 42 lingue e accumulato un picco di 240.000 utenti connessi simultaneamente su Twitch, Gartic Phone è di gran lunga il maggior successo di pubblico della compagnia, anche perché totalmente gratuito. Io stesso ho fatto diverse partire al gioco nel corso degli anni e mi ci sono divertito parecchio.

Solitamente tutto ruota attorno a dei prompt che ci si scambia ogni turno con gli altri giocatori, e che bisogna cercare di rappresentare con un disegno, da realizzare entro un tempo limite. Dopodiché i disegni ruotano e gli utenti devono provare a descrivere e/o interpretare il lavoro degli altri giocatori. Ci sono molte varianti su questa struttura di base, ma il risultato finale è quasi sempre esilarante, con i disegni che diventano man mano sempre più incomprensibili e le definizioni che ne risultano altrettanto assurde.

Gartic Phone si aggiorna regolarmente con nuove sfide proposte, e lo scorso weekend il gioco ne aveva introdotta una basata su AI, che non ha propriamente incontrato il favore del pubblico… tutt’altro!

Vade retro, AI!

Una sfida AI-based su Gartic Phone [credit: Xinzu]

La modalità di gioco in questione è stata prontamente rimossa dopo essere stata altrettanto velocemente subissata di critiche sparse in giro per i social network. Anche se ora non può più essere fruita, alcuni utenti hanno immortalato e condiviso in rete video e screenshot (vede il post embeddato qui sotto) che fanno capire quanto fosse problematica. La modalità in questione faceva sì che i giocatori scrivessero dei prompt testuali che venivano poi elaborati da un algoritmo di intelligenza artificiale per essere tradotti in disegni. Dire che i risultati lasciassero molto a desiderare è un eufemismo, infatti le immagini così ottenute erano estremamente banali, niente di diverso dai comuni patchwork di qualunque algoritmo text-to-image, e non corrispondevano affatto all’idea di divertimento che i giocatori hanno sempre goduto giocando a Gartic Phone.

Come al solito in questi casi, si è levato un coro di protesta da parte degli artisti digitali, che hanno accusato lo sviluppatore di rubare immagini protette da copyright in giro per la rete e di usarle per addestrare il proprio algoritmo, in barba a qualsiasi diritto d’autore e/o equo compenso. Inoltre l’utilizzo di un algoritmo per la generazione di immagini in un gioco basato proprio sulla generazione creativa da parte degli utenti è sembrato a molti un controsenso inspiegabile. Se non altro, Onrizon si è dimostrata estremamente ricettiva all critiche mosse dal pubblico, provvedendo a far sparire dalla circolazione la nuova modalità in un tempo estremamente rapido.

Resta da vedere se si sia trattato di un esperimento abortito o se verrà riproposto sotto altra forma in futuro.

This post was published on 26 Aprile 2024 12:00

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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