All’interno di una nuova intervista fatta con il magazine Aftermath, Pawel Sasko ha approfittato per parlare di Orion (il nuovo videogioco di Cyberpunk) e per parlare di come stanno procedendo i lavori su The Witcher 4.
Non c’è mai abbastanza tempo e spazio per parlare di CDPR, che da diversi anni a questa parte è una delle software house più amate e odiate dell’intero panorama videoludico.
Pawel Sasko, associate director per Codename Orion (Cyberpunk 2 per gli amici), all’interno di un’intervista con il magazine Aftermath si è lasciato sfuggire qualche nuova informazione sui due grandi progetti in seno alla software house polacca: il seguito del chiacchierato FPS-GDR e il seguito dell’altrettanto chiacchierato action-GDR al gusto strigo.
Quali sono le novità? Scopriamole insieme.
Sasko parte subito dicendo che l’uscita di Cyberpunk 2077 è stata un vero e proprio punto di rivoluzione per CDPR, complice anche la pessima condotta dell’azienda in relazione al titolo. Con la fuga di alcuni creativi e un generale cambio della guardia, Sasko non ha potuto far altro che citare i cambiamenti interni che CDPR ha apportato al suo metodo di lavoro in seguito alle esperienze fatte.
Con questa rinnovata esperienza poi è arrivata l’occasione per parlare di Polaris, The Witcher 4 per gli amici, e Orion, Cyberpunk 2. Il primo sta venendo alacremente sviluppato da gran parte del team di CDPR mentre il secondo è ancora nelle fasi iniziali della sua concettualizzazione e dello sviluppo.
All’inizio del 2024 uno dei CEO di CDPR, Adam Badowski, aveva dichiarato che l’azienda si sarebbe ingrandita per permettere di iniziare a sviluppare TW4 con un certo livello di qualità entro la prima metà dell’anno, entrando proprio nel vivo del progetto.
Per Cyberpunk 2 il discorso è diverso perché il titolo sta venendo sviluppato in parallelo da 3 unità dell’azienda, una in Polonia e due divise tra Boston e Vancouver, mantenendo però le figure senior di Cyberpunk 2077 all’interno del progetto, così da preservare il buono che aveva quel gioco.
Durante il corso dell’intervista il creativo ha anche parlato brevemente della decisione dell’azienda polacca di non continuare col supporto di Cyberpunk 2077 nonostante il buon successo del DLC Phantom Liberty, che è stato il punto conclusivo di un percorso di redenzione che ha rimesso in una luce “decente” l’azienda polacca; certo, all’appello mancano un sacco di elementi come il multigiocatore ma per il resto non ci si può lamentare un granché.
La speranza, quindi, è che CDPR abbia imparato dai suoi errori e ne abbia fatto tesoro a tal punto che, per Cyberpunk 2 e per The Witcher 4, ci sarà molto più da complimentarsi con loro che da lamentarsi.
This post was published on 20 Aprile 2024 13:30
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