Una delle cose che contraddistingue Nintendo come azienda, è che con lei non si scherza, in nessun modo: non è la prima volta che intenta cause contro persone o soggetti che fanno i furbi con le sue proprietà intellettuali. A riguardo basti pensare a Yuzu – un emulatore dedicato a Nintendo Switch – che è stato chiuso dalla grande N a seguito di una causa legale dal valore di 2,4 milioni di dollari. Questo “evento” ha dato il via a un effetto domino, che ha coinvolto assurdamente anche Discord e altri emulatori.
Le purghe di Discord
Ma cosa c’entra Discord in tutto ciò? Essenzialmente a seguito della causa intentata e vinta da parte di Nintendo nei confronti di Yuzu, la nota applicazione usata per chattare e parlare mentre si gioca, pare abbia iniziato a usare il pugno duro nei confronti degli sviluppatori di altri emulatori basati su Yuzu: nello specifico si tratta di Suyu e Sudachi.
Sull’argomento si è espresso Kellyn Slone – direttore delle comunicazioni di Discord – che ha detto quanto segue ai microfoni di The Verge:
“Discord risponde e rispetta tutte le richieste legali e valide del “Digital Millennium Copyright Act”. In questo caso, è stata emessa anche un’ingiunzione del tribunale per la rimozione di questi materiali e abbiamo agito in modo coerente con l’ordinanza del tribunale”
Kellyn Slone – The Verge
Stando a quanto riportato sempre da The Verge, è stato detto che gli sviluppatori dietro Suyu e Sudachi hanno ricevuto messaggi piuttosto vaghi riguardanti la condivisione di contenuti che violavano la proprietà intellettuale di Nintendo. Inoltre Discord stesso ha specificato che quest’azione intrapresa è basata sui consueti processi e procedure da attuare a seguito di richiesta di rimozione basate sul DMCA. Pertanto si tratta ancora di un qualcosa di più o meno vago, per quanto appaia evidente che molto probabilmente Discord adotterà il pugno duro contro di essi. Al momento, tuttavia, i due suddetti emulatori non sono ancora stati tirati giù – come si suol dire – e sono dei progetti ancora in corso di sviluppo. In ogni caso, anzi senza ombra di dubbio, questi due progetti avranno vita breve siccome Nintendo troverà il modo di “silurarli”.
Infine la grande N ha anche intentato cause contro siti che permettevano di giocare a titoli molto vecchi della compagnia giapponese, i quali sono molto difficili da reperire tutt’oggi: in buona parte dei casi perché costano una caterva di soldi e di conseguenza possono essere giocati solo tramite emulatore, senza vendere un rene. Tuttavia, se Nintendo stessa non fa sì che questi giochi siano facilmente acquistabili dal Nintendo eShop, per forza di cose l’unica soluzione adottabile è quella descritta poc’anzi.