Uno sviluppatore ha realizzato i disegni di tutte le carte del proprio videogioco tramite AI, e non se ne pente!
A ogni nuova notizia di arte prodotta dalle intelligenze artificiali si scatena un putiferio, specie se si tratta di prodotti di natura commerciale. Chi utilizza questi tool viene solitamente subissato da una montagna di critiche con accuse – non del tutto infondate – di sottrarre il lavoro agli artisti nel nome del più bieco profitto. E se per alcuni produttori l’utilizzo delle AI fosse semplicemente l’unico mezzo a disposizione? Se il ricorso a manodopera umana fosse semplicemente troppo dispendioso per poterselo permettere?
Un caso destinato probabilmente a far discutere arriva dal settore dei videogiochi: uno sviluppatore ha ammesso candidamente di essere ricorso alle AI per creare i disegni delle proprio carte da gioco.
Campions of Otherworldy Magic è un videogioco di carte collezionabili (trading card game TCG) sviluppato dal team omonimo. È descritto dagli sviluppatori stessi come un “epico gioco fantasy di carte dove puoi collezionare e scambiare carte uniche basate su NFT che ritraggono potenti creature, incantesimi e artefatti da reami di altri mondi”. Insomma non solo si tratta a tutti gli effetti di un gioco Web3, ovvero basato su blockchain ed economia crypto, ma utilizza persino tool di intelligenza artificiale per la componente grafica delle carte: una combinazione che probabilmente farà equiparare questa azienda demonio incarnato!
Al posto che nascondersi sotto la sabbia, tuttavia, il team si dimostra estremamente trasparente nella sua comunicazione, avendo dichiarato quasi con orgoglio il ricorso all’AI per l’apparato artistico del gioco. In un post pubblicato su X, infatti, il team lo ha comunicato serenamente (e spontaneamente, cioè non ha risposto a nessuna accusa particolare ma l’ha semplicemente diffusa come informazione) spiegando in maniera chiara che la motivazione è essenzialmente di carattere economico: al pari della qualità grafica ottenuta, l’utilizzo del tool di AI ha fatto risparmiare allo studio una montagna di soldi.
Paghiamo il nostro artista AI 15.000 dollari al mese per 10 ore esatte di lavoro. Perché? In questo quantitativo di ore, riesce a realizzare MIGLIAIA di frammenti di artwork – ASTRONOMICAMENTE PIÙ VELOCE di QUALUNQUE squadra di animatori tradizionali. La sua arte è generata al 100% tramite AI, eppure non disegna dita in eccesso, non ricorre a design banali, non commette errori (…) Non ci interessa come lo fa, ci preme solo che alla fine l’utente apprezzi il nostro gioco.
Insomma lo sviluppatore Champions TCG rivendica con orgoglio, quasi con superbia l’assoluta superiorità del proprio tool artistico, spiegando al contempo che una spesa in animatori tradizionali per ottenere un livello qualitativo del genere sarebbe semplicemente insostenibile. Di più, il team lancia una sfida agli utenti: se qualcuno riuscirà a inviare loro dei disegni accostabili per qualità artistica a quelli prodotti dal suo tool, è pronto a offrirgli un contratto come assistente artista con uno stipendio compreso tra i 5000 e 10000 dollari al mese.
PC Gamer si è messa in contatto con lo sviluppatore per sapere qualcosa di più su questo misterioso e infallibile tool. Il CEO del team, Miles Malec, ha rivelato che si tratta in effetti di un artista in carne e ossa (la cui identità non è stata rivelata) che si avvale di un tool AI per la realizzazione grezza, su cui poi ripassa per apportare correzioni e aggiustamenti. Dunque è questo “artista X” a percepire il ragguardevole stipendio di 15k mensili. Beato lui! Ma davvero Champions TCG non potrebbe permettersi alternative? Sempre secondo PC Gamer lo sviluppatore ha ricavato 500.000 dollari dalla vendita delle carte digitali (non si sa in quanto tempo). Certamente a essi vanno tolti i 180.000 dollari pagati annualmente all’artista. Insomma difficile dire se abbia ragione o torto…
This post was published on 12 Aprile 2024 5:30
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