Secondo Ninja Theory, la qualità conta più della quantità!
Manca sempre meno all’uscita dell’attesissimo Senua’s Saga: Hellblade 2, prevista per il 21 maggio su PC e Xbox Series X|S. Un’attesa durata anni, che sta finalmente volgendo al termine e ci permetterà di mettere le mani su un sequel atteso da anni e di cui Ninja Theory ha sciorinato trailer e gameplay video spaccamascella con cadenza più o meno regolare, contribuendo a far montare un interesse spasmodico per un’esperienza videoludica che si preannuncia artisticamente ispiratissima e graficamente all’avanguardia.
Il primo episodio della serie, Hellblade: Senua’s Sacrifice, uscì nel 2017 attirando l’attenzione su di sé per il comparto tecnico strabiliante e un approccio originale alla tematica della malattia mentale, affrontata in modo inedito secondo le coordinate di un action-adventure in terza persona ambientato in un mondo dark fantasy ispirato alla mitologia norrena. Questo secondo capitolo pare non sarà da meno, proseguendo nel racconto delle vicende che coinvolgono la guerriera Senua e le sue lotte tanto contro nemici esterni quanto contro demoni fantasmi interiori. Il primo gioco aveva una durata piuttosto contenuta, e anche per questo sequel Ninja Theory ha prospettato una durata compresa tra le 8 e le 10 ore. Se Ciò può dare l’impressione di un’esperienza troppo breve per essere significativa, Ninja Theory ha difeso questa scelta considerandola una scelta precisa e consapevole.
Se pensiamo a una delle esperienze videoludiche più influenti e sconvolgenti della quinta generazione di console, ovvero Metal Gear Solid (1998), la longevità non è proprio uno dei suoi punti forti. Il gioco risultava breve ance alla prima run, e una volta presa la mano le successive partite potevano essere agevolmente completate in un paio d’ore, anche alle difficoltà elevate. Esempi di questo tipo ce ne sono molti, e dimostrano tutti quanto la durata di un videogioco, intesa come il numero di ore necessarie per giungere ai titoli di coda una volta iniziata una nuova partita, non sia certo uno dei fattori dirimenti per giudicare la qualità di un titolo. È vero che, da almeno tre generazioni a questa parte, abbiamo assistito a un boom dei videogiochi a mondo aperto, che hanno aumentato a dismisura la durata media dei giochi, che in alcuni casi eccezionali richiedono anche centinaia di ore per essere completati al 100%: pensiamo a giochi come Skyrim, The Witcher 3, Starfield, tanto per fare qualche esempio.
Negli ultimi anni poi la proliferazione di giochi live service e la diffusione del modello GaaS ha scompaginato ulteriormente le carte in tavola, abituando il pubblico a un modello di giochi che sono per così dire “senza fine”, poiché si aggiornano regolarmente con l’introduzione di nuovi contenuti, incentivando il giocatore a non smettere mai di giocare. In quest’ottica, ecco le esperienze single player one shot, ovvero i grandi classici su cui Sony ha costruito la fortuna di PlayStation (ma non solo lei), hanno perso un po’ del loro antico smalto e rischiano oggi di essere giudicati male, bollati sbrigativamente come esperienze troppo brevi per giustificare une sborso di denaro. Ninja Theory però rimane convinta del contrario, e ha deciso di continuare ad adottare questo formato compatto anche per il suo nuovo titolo.
Intervistato di recente da IGN, il capo dello studio Dom Matthews ha espresso la sua visione sulla longevità dei videogiochi, rivendicando la scelta fatta in merito all’opportunità di fare di Senua’s Saga: Hellblade 2 un’esperienza compatta. Secondo Matthews la longevità di un titolo deve essere proporzionale alla storia che si vuole raccontare (ovviamente in riferimento a videogiochi story-based) per evitare che, annacquando l’esperienza tanto per farlo, essa venga depotenziata e se ne snaturi il senso narrativo.
Io credo che ciò che ci prefiggiamo sempre di fare sia raccontare una storia, e nel far questo assicurarci che la durata del gioco sia commisurata alla storia che vogliamo raccontare. Perciò la questione non è tanto la volontà di creare esperienze videoludiche di breve durata. Credo piuttosto… qui c’è una storia che vogliamo raccontare e che ha un inizio, uno svolgimento e un finale: quale è il miglior modo per darle forma e la miglior durata dell’esperienza che ci permetterà di raccontarla? Questo è il ragionamento da cui siamo partiti.
– Hellblade 2 Developer Ninja Theory Says Its Fans Enjoy Shorter Games – 4 aprile 2024
Matthews sostiene che al giorno d’oggi la moltitudine di piattaforme da gioco disponibili e le dimensioni del bacino di utenza composto da videogiocatori di ogni età e provenienza fa sì che esista un mercato potenziale per ogni genere di esperienza videoludica, anche rispetto alla durata. CI sono giochi che ben si adattano ad una fruizione lunga, e altre esperienze più brevi ma non meno intense, che ben si prestano a una durata più contenuta. Senua’s Saga: Hellblade 2 risponde a questa seconda categoria, e secondo Ninja Theory questo è semplicemente il formato giusto che il suo gioco deve avere. Non resta che attendere il lancio ufficiale per scoprire se abbiano ragione!
This post was published on 6 Aprile 2024 16:30
Siete alla ricerca di un nuovo smartphone per iniziare l'anno nuovo? Ecco tre consigli per…
Per sbloccare un smartphone Android senza avere a disposizione la password non ci vuole per…
Quanto tempo hanno passato gli utenti di Steam, giocando a titoli usciti solo durante il…
Arriva la conferma ufficiale da parte di CD Projekt RED: The Witcher IV sarà totalmente…
Dopo il grande successo della prima stagione, gli utenti di Netflix attendono con ansia notizie…
Da parte di Telepass arriva una promo da capogiro che può rappresentare una manna dal…