Bobby Kotick è un nome che negli scorsi mesi è apparso molteplici volte nel mondo dell’informazione videoludica, in particolare per aver lasciato le redini di Activision-Blizzard-King: compagnia risollevata dalla bancarotta e portata a diventare una delle aziende più importanti – a livello di fatturato – del mondo dei videogiochi (trovate il nostro articolo a cura di Alessandro Giovannini su questa controversa figura al seguente link diretto). Non solo, purtroppo ha fatto parlare di sé anche per alcuni aneddoti piuttosto infelici raccontati da alcuni ex-dipendenti. Comunque sia, proprio di recente il vecchio Kotick è salito per l’ennesima volta alla ribalta per una sua assurda affermazione: vorrebbe comprare TikTok.
Anche noi qui su Player negli scorsi mesi e settimane abbiamo parlato di questa figura di dubbio gusto. Io stesso mi occupai verso metà gennaio di un articolo su Bobby Kotick, inerente a diverse affermazioni fatte da ex-dipendenti di Activision e Blizzard, molte delle quali non furono esattamente lusinghiere. Tra coloro che si espressero ci fu Christina Pollock – programmatrice presso Demonware – che disse quanto segue su X (Twitter):
“Ho lavorato per due anni come programmatrice presso Demonware e le decisioni di Bobby Kotick hanno reso i nostri giochi peggiori. Nel mio primo mese, si è scoperto che aveva minacciato di uccidere un dipendente. Nella riunione generale che seguì, nessuno volle parlare per primo. Quindi chiesi il suo licenziamento davanti a tutti. Demonware mi ha protetta, [n.d.r ma sono consapevole che altri studi non lo avrebbero fatto]”
Dopodiché si espresse anche il community manager Andy Belford che affermò come le sue scelte avessero fiaccato il morale di molti di coloro che lavorarono ai titoli di Activision-Blizzard e di come a pagarne le conseguenze siano stati coloro che, in ordine gerarchico, vengono pagati meno e vennero tra l’altro oberati di lavoro. Queste furono le sue opinioni a riguardo, rese pubbliche sempre su X (Twitter):
“Rompo il mio silenzio per condividere un fatto: quando abbiamo pianificato il lancio di Overwatch 2 su Steam, il mio team ha avvertito (con mesi di anticipo) che saremmo stati bombardati da giudizi. Abbiamo implorato maggiori informazioni, maggiori dettagli e più risorse per aiutarci con l’afflusso previsto, ma tutto è stato categoricamente negato. La moderazione su Steam è stata imposta al community team – che non dovrebbe avere questa funzione all’interno di Blizzard – nonostante il mio rifiuto di voler esporre i membri del mio team a quel livello di contenuti e post tossici. Alla domanda su chi abbia deciso di lanciarlo su Steam senza ulteriore aiuto [ci è stato detto questo nome, n.d.r.]: Bobby. Questo è solo un esempio della cultura che Kotick ha coltivato in AB: la merda scorreva a valle, di solito finendo sugli individui meno pagati e più oberati di lavoro. Il management era troppo impegnato a reagire a direzioni estremamente vacillanti e a decisioni prive di senso”
Non proprio delle situazioni positive, che sicuramente hanno influito ancora di più sulla visione negativa che molte persone hanno della compagnia, visto che negli ultimi anni di passi falsi il collettivo americano ne ha fatti parecchi: dall’annuncio di Diablo Immortal che fu letteralmente imbarazzante con l’iconica frase “Do you have phones, guys?” fino ad arrivare al ben più grave scandalo delle molestie sessuali interno all’azienda avvenuto nel 2021.
Di affermazioni strampalate da parte di CEO o comunque dei soliti “ricconi” se ne sono sentite di tutti i tipi. A questa lunga serie, sfortunatamente, se ne aggiunge un’altra: Bobby Kotick è seriamente intenzionato a mettere le mani su TikTok. Infatti, stando a quanto riportato dal noto Wall Street Journal, in questo periodo l’ex CEO di Activision-Blizzard sarebbe entrato in contatto con Zhang Yiming – cofondatore dell’azienda ByteDance – per una possibile acquisizione di TikTok.
Secondo Kotick, se l’operazione dovesse andare in porto, si parlerebbe di centinaia di miliardi di dollari e al momento pare stia cercando dei collaboratori per la sua riuscita: tra i nomi spuntati abbiamo Sam Altman (CEO di OpenAI). Questo rinnovato interesse di Kotick per l’acquisizione di TikTok è legato a una recente proposta di legge americana chiamata “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act”, che obbligherebbe la compagnia asiatica ByteDance a vendere il social-network a causa dei suoi legami con il governo cinese.
Ma come mai questa dura presa di posizione? Molto semplicemente, secondo il governo USA, TikTok rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza nazionale e non a caso è proprio questo l’intento della suddetta proposta di legge: “proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti dalla minaccia posta dalle applicazioni controllate da avversari stranieri”. Se questa proposta di legge venisse approvata, ByteDance sarebbe obbligata a vendere nell’arco di 6 mesi TikTok o sarà bandita dagli app store e dai servizi di web hosting presenti negli USA, se non porrà fine ai suoi legami con le alte sfere cinesi.
This post was published on 13 Marzo 2024 10:30
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