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Avrà dei problemi ma Helldivers 2 sta spopolando | Ecco i motivi del successo

Di recente è approdato su PC e PlayStation 5 Helldivers 2: sequel del capitolo uscito nel 2015 su PS4, prodotto dall’azienda svedese Arrowhead Studios e pubblicato dai PlayStation Studios. Questo videogioco nei mesi precedenti è passato parecchio in sordina, con molti giocatori che non si sono interessati più di tanto a esso: tuttavia appena uscito ha riscontrato un successo senza precedenti, con una marea di giocatori tra PS5 e soprattutto PC – con l’apice massimo raggiunto da Steam pari a 457,649 utenti – cosa che ha causato non pochi problemi, ma che non ha comunque scalfito la dose di divertimento di un titolo che ha davvero tantissime potenzialità.

Un successo davvero inaspettato

Come già accennato nel paragrafo introduttivo, un successo del genere è stato davvero un fulmine a ciel sereno e a rincarare la dose ci ha pensato anche il CEO di Arrowhead Studios: Johan Pilestedt, che è stato parecchio attivo sui social – soprattutto X (Twitter) – condividendo costantemente aggiornamenti su Helldivers 2 e sul suo successo, oltre che ovviamente sul suo stato (specie quello dei server).

Non solo, ha anche condiviso i post degli utenti della community di Helldivers 2, molti dei quali erano dei veri meme ispirati a Starship Troopers (noto film degli anni Novanta, che in parte sta alla genesi del suddetto gioco) che proprio grazie al titolo di Arrowhead Studios è stato visto da una marea di utenti di recente.

Insomma, davvero un titolo di successo nonostante tutti i problemi che l’hanno afflitto e fin dal lancio e ve ne sono stati di pesanti e di gravi, come la mancata assegnazione delle ricompense (esperienza, crediti, campioni, ecc.), blocco del personaggio vicino a determinati bunker (con l’impossibilità di uscirne da solo, ma solamente grazie all’aiuto di un altro giocatore), matchmaking pesantemente limitato (se non assente), difficoltà a entrare nel gioco a causa di un sovraccarico dei server, hitbox un po’ ballerine e “freeze” vari.

Volenti o nolenti, è un gioco divertente!

Helldivers è una serie che conosco molto bene, avendo giocato il primo su PS5 nel 2015-2016. Fin dalla prima volta che lo giocai, mi piacque moltissimo: avere la possibilità di andare su tanti pianeti diversi e scontrarsi con tre razze aliene diverse – rappresentate dagli Automaton, i Terminidi e gli Illuminati – e fare uso di ogni mezzo possibile per ucciderli, tra cui vi erano anche mezzi di trasporto quali tank e carri-armati, fu qualcosa di pazzesco.

Pertanto aspettai con una certa trepidazione l’arrivo di Helldivers 2, che ha rappresentato per Arrowhead Studios una vera e propria sfida – visto che l’engine detto “Autodesk Stingray” è letteralmente morto dal 2018, non essendo stato più aggiornato – e un cambio di direzione senza precedenti: dalla visuale isometrica dall’alto, si è passata a una più vicina in terza persona che ricalca, più o meno, quella di Gears of War. A ciò è stato aggiunto un sistema di mira molto soddisfacente, che ti fa proprio sentire la pesantezza delle armi, e il sistema con cui tuffarsi che è spettacolare e che ti permette di schivare agilmente gli attacchi nemici (anche se non sempre).

Se poi ci aggiungiamo l’elevata ridondanza con cui creare delle vere e proprie scene cinematografiche quando si lanciano i bombardamenti Eagle, i laser orbitali o si fa uso di mitragliatrici e lanciafiamme che inondano la visuale con effetti di luce e particellari di ogni tipo, tutto ciò ha contribuito al successo di Helldivers 2: questo titolo si è presentato come un gioco multigiocatore genuino, incentrato su un PVE frenetico con ben 9 livelli di difficoltà, un prezzo accessibile (40€) e la presenza di microtransazioni contenute (anche perché i “Supercrediti” possono essere tranquillamente “farmati” nel gioco durante le varie missioni).

This post was published on 24 Febbraio 2024 7:30

Matteo Perini

Mi sono avvicinato al mondo dei videogiochi nel 2003, quando mi venne regalato il GameBoy Color assieme a Pokémon Cristallo e al gioco di Alien. Nel corso degli anni mi sono appassionato a moltissime saghe, in primis Pokémon seguito da Gears of War, COD, Halo, Metal Gear Solid, The Elder Scrolls, Fallout e Dark Souls. Parallelamente alla mia ossessione per i videogiochi, ho coltivato anche quella per la lettura di libri e di manga, avvicinandomi progressivamente alla scrittura: iniziai così a scrivere prima per Pokémon Millennium - aprendo allo stesso tempo dei blog personali chiamati "Historia Italiae" e "Genshin Odyssey" - per poi approdare su Player.it. Spinto da questa mia passione per la scrittura e la letteratura - oltre ovviamente alla storia - decido così di iscrivermi alla facoltà di lettere moderne dell'Università degli Studi di Verona, percorso che sta quasi per giungere alla sua conclusione.

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