Quando si parla del panorama degli FPS (First Person Shooter), uno dei titoli che quasi sempre balza in mente è Call of Duty: gioco di punta di Activision da più un decennio e che ha permesso alla compagnia americana di affermarsi come uno dei colossi del settore (oltre a guadagnare un macello di soldi). Per molto tempo COD è stato in competizione con Battlefield, con l’apice massimo raggiunto tra il 2010 e il 2013 quando vennero pubblicati i titoli migliori di queste due saghe: Modern Warfare 3, Black Ops e Battlefield 4. Oramai quel periodo è passato e la saga di Activision ha visto l’uscita di altri episodi della serie, con l’ultimo che dovrebbe arrivare o essere comunque rivelato nel 2024.
Il 2023 ha visto l’uscita, a novembre, di Call of Duty Modern Warfare III consistente in una versione rivisitata di quello originale a livello di trama, gameplay (per quanto concerne movimento e armi) e anche per le mappe multigiocatore: infatti al suo interno sono presenti quelle di Modern Warfare 2 del 2008 leggermente rivisitate, con l’aggiunta di quelle del capitolo precedente ovvero MWII del 2022 (ci sono troppi due in questo periodo).
Io stesso curai l’anteprima della beta di MWIII – che potete trovare al seguente link diretto – e fin dal lancio il gioco è cambiato pesantemente, essendoci stato un miglioramento e un intervento da parte di Activision sul titolo. Se dovessi dare un giudizio sul gioco – lato multigiocatore soprattutto – direi che questo capitolo della saga di Modern Warfare è discreto per quanto sia stato prodotto in fatto in fretta e furia (aspetto coadiuvato dalla campagna che dura al massimo 5 ore).
L’esperienza con il multigiocatore, all’inizio estremamente frustrante, è diventata man mano godibile: soprattutto con l’introduzione delle partite classificate, che hanno permesso di rendere maggiormente accessibili le lobby facendo letteralmente migrare i “try-harder” da un’altra parte. Ho giocato principalmente veterano, facendo comunque qualche match a nucleo, e ammetto di essermi divertito, ma solamente perché ho avuto la possibilità di fare squadra con degli amici: infatti giocare a MWIII da soli, in certi casi, può diventare un parto e rendere l’esperienza con il gioco molto negativa (soprattutto a causa dello Skill Based Matchmaking, conosciuto anche con l’acronimo di “SBMM”). Dopodiché a peggiorare il tutto ci hanno pensato anche i giocatori stessi, che continuano imperterriti a camperare, a non giocare per la squadra, ma solamente per loro stessi e in buona parte dei casi a insultarti pesantemente una volta finita la partita o utilizzando la chat di gioco.
Successivamente, parlando delle armi, ad Activision ci sono voluti praticamente 3/4 mesi per riequilibrare tutte le armi di MWII che erano disponibili al lancio, ma erano calibrate sul gameplay del gioco precedente: ciò ha limitato pesantemente la scelta nelle armi, favorendo la presenza delle solite presenti in MWIII quali MCW, Striker, Puleymot 762 e Renetti (per citarne alcune). Positivo l’approccio con le sfide per le mimetiche, in quanto piuttosto semplice e completabili da tutti (per quanto alcune fossero estremamente fastidiose, specie quelle di cecchini e l’ultima delle mitragliette, prima della mimetica oro).
Infine direi in parte bocciato il sistema graduale con cui viene calcolato il danno nel momento in cui si spara al corpo dell’avversario, siccome in alcuni casi, nonostante si spari nella parte più alta e di conseguenza i danni dovrebbero essere maggiori, i nemici non muoiono (ciò potrebbe derivare da errori del giocatore e di connessione, ma mi è capitato molte volte di colpirli dallo sterno in su e non vederli morire).
Dopo questa breve, ma intesa disamina su Modern Warfare III è giunto il momento di parlare del nuovo capitolo di COD. L’indiscrezione è stata lanciata da Phil Spencer stesso, durante un meeting interno a Microsoft e agli Xbox Game Studios dove il CEO ha affermato che il prossimo capitolo della saga di Activision dovrebbe uscire a ottobre del 2024.
Secondo alcuni rumor circolati in rete, questo nuovo titolo dovrebbe far parte della serie di Black Ops prodotta storicamente dalla Treyarch, dovrebbe chiamarsi “Call of Duty Black Ops Gulf War” e sarà teoricamente ambientato durante la prima guerra del golfo avvenuta negli anni Novanta del XX secolo. Dovrebbe essere in sviluppo da almeno 5 anni.
In conclusione dovrebbe rappresentare una rottura con i capitoli precedenti, almeno per quanto concerne la campagna: infatti pare che verrà introdotta una struttura “Open World” e non legata strettamente a un ciclo di missioni da fare in ambienti “chiusi”. In ogni caso per avere maggiori informazioni a riguardo, non ci resta che aspettare un annuncio ufficiale che forse potrebbe avvenire a giugno siccome Microsoft ha annunciato un’importante conferenza per quel periodo.
This post was published on 17 Febbraio 2024 13:30
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