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Una guerra così non si era mai vista: Nintendo dice la sua su Palworld con un comunicato

Il caso Palworld non sembra essere ancora finito e dopo il comunicato di The Pokémon Company, arriva anche quello di Nintendo.

È trascorso quasi un mese dal momento esatto in cui Pocket Pair ha reso disponibile, in accesso anticipato, Palworld per tutti i giocatori del mondo su PC e Xbox Series X|S: il titolo ha avuto un successo straordinario soltanto nella prima settimana di vita raggiungendo i 7 milioni di download in pochissimo tempo, infrangendo ogni record, ma come sappiamo ha fatto scoppiare anche un grandissimo caso mediatico.

Attualmente, dopo quasi un mese da quel momento, il “caso Palworld” sembrava essersi archiviato con le discussioni che sono diminuite drasticamente sul web e anche il numero dei giocatori che dopo un mese è calato in maniera del tutto fisiologica dopo i grandissimi numeri della prima settimana, ma a quanto pare c’è ancora qualcosa da risolvere, una discussione che è rimasta aperta e non si è ancora conclusa dopo tutto questo tempo.

Chi ha seguito il caso Palworld da vicino sa benissimo che è ancora in corso una diatriba (che potrebbe diventare anche legale) tra The Pokémon Company, la join venture che detiene i diritti dell’omonimo brand, e Pocket Pair dopo che quest’ultima era stata accusata da diversi utenti di plagio e di aver addirittura rubato e copiato gli assets dei modelli 3D dei Pokémon.

Palworld-Nintendo-Pokémon: la diatriba continua e non finisce qui

Facendo un passo indietro e tornando a circa due settimane fa, The Pokémon Company ha emanato un comunicato ufficiale nel quale non accusava direttamente Pocket Pair, ma che avrebbe indagato ulteriormente per capire se veramente l’azienda sviluppatrice di Palworld abbia commesso un reato oppure no: la risposta definitiva non è ancora arrivata e non sappiamo se TPC abbia agito o meno per vie legali, ma fino a prova contraria tutte le strade restano aperte.

Dopo questo comunicato non ci sono stati più aggiornamenti da parte delle aziende coinvolte, ma Palworld è ancora online e dunque a questo punto ci si parano davanti due strade: la prima ci può far pensare che The Pokémon Company stia ancora indagando, mentre la seconda ci può far immaginare che invece TPC abbia già indagato e che abbia dunque appurato che Pocket Pair non ha commesso alcun reato.

Le ultime notizie che sono saltate fuori nelle ultime ore però fanno pretendere per la prima ipotesi, ovvero sul fatto che TPC magari stia ancora indagando su Palworld per cercare di carpirne quante più informazioni possibili: la conferma sarebbe arrivata direttamente da Nintendo che, a sua volta, ha emanato un nuovo comunicato aggiornando tutti sulla situazione e sul rapporto con Pocket Pair.

Dopo TPC, anche Nintendo emana un comunicato su Palworld

Shuntaro Furukawa, Presidente di Nintendo, è stato interpellato di recente e nel corso di un’intervista gli è stato chiaramente chiesto degli aggiornamenti riguardo la situazione con Pocket Pair e, più in generale, sul fenomeno Palworld: Furukawa non si è sbilanciato troppo e ha chiaramente scelto la stessa linea di dialogo scelta anche da The Pokémon Company citato in precedenza.

Furukawa, infatti, ha praticamente fatto le stesse dichiarazioni che sono state fatte anche da The Pokémon Company, ma in linea ancor più generale: il Presidente di Nintendo, infatti, ha detto che la loro politica è sempre stata quella di agire con azioni appropriate contro tutti coloro che violano e utilizzano in maniera illegale la loro proprietà intellettuale.

Dunque aggiornamenti veri e propri non ce ne sono, ma è possibile intuire che The Pokémon Company (di cui Nintendo è proprietaria per 1/3 insieme a Game Freak e Creatures Inc.) stia ancora indagando sul fenomeno Palworld tenendo d’occhio Pocket Pair e aspettandolo al varco semmai ci sarà davvero una violazione della proprietà intellettuale in futuro.

This post was published on 10 Febbraio 2024 10:30

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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