Arise now, ye Tarnished!
Ogni Senzaluce non vede l’ora di tornare nell’Interregno, tra una passeggiata tra le verdeggianti colline di Sepolcride, le stagnanti acque di Liurna e gli asfissianti fumi di Caelid. L’attesa del DLC Shadow of the Erdtree è ormai insostenibile, ogni giorno gli appassionati sono alla ricerca spasmodica di informazioni. E proprio in un periodo in cui di Elden Ring si parla tanto, un rumor viene fuori. Ma non si tratta di quello che ci si aspetterebbe.
Elden Ring ha rappresentato per From Software, uno dei punti produttivi più alti che l’azienda giapponese abbia mai raggiunto coi suoi lavori. From Software o la si ama o la si odia, proprio per via di un modus operandi che da molti viene identificato come elitista, mentre secondo altri il metodo di From è quello più giusto per approcciarsi a un videogioco: a tutti vengono offerte le stesse possibilità, starà alla voglia del singolo giocatore coglierle.
Certo, un metodo del genere non è detto che possa piacere a tutti e anzi, pare nascondere una natura piuttosto respingente. La storia di From Software in fondo, parla chiaro: i titoli sviluppati negli anni, non hanno mai avuto un livello di user-friendliness chissà quanto elevato. Senza tornare ai King’s Field e alla loro estrema difficoltà e macchinosità, basta avventurarsi nella saga di Armored Core per capire quanto in From ci tengano a spingere il giocatore al suo limite, proponendo sfide sempre più impegnative.
L’avvento dei Souls ha rappresentato la vera fortuna di From, che è riuscita a catturare una grossa fetta di giocatori, tra chi ricercava una sfida elevata e chi voleva una narrazione affascinante, che non prendesse per mano il giocatore ma che desse qualche indizio sparo qui e là, che poteva permettere a ognuno di ricostruire la storia, come il più fomentato dei detective.
Passano gli anni, da Demon’s Souls si passa a Dark Souls, di cui vengono realizzati due seguiti; nel mezzo viene realizzato Bloodborne e qualche anno dopo, Sekiro: Shadows Die Twice. Grandi giochi, che hanno rappresentato per la software house di Hidetaka Miyazaki, gradini. Ogni gradino salito, rappresentava un passo avanti produttivo, uno studio di una nuova meccanica.
E un gradino alla volta, si giunge al 25 febbraio 2022, il momento in cui la storia di From Software subisce un’accelerata fuori scala con l’uscita di Elden Ring, un titolo dal valore produttivo altissimo: mappa immensa, combat system mutuato dall’esperienza pregressa, open world interessante e pieno d’attività, estrema possibilità di personalizzazione, storia avvincente. Elden Ring viene apprezzato da pubblico e critica, tanto da meritare la vittoria come Gioco dell’Anno ai TGA2022, superando anche il colosso God Of War: Ragnarok.
E dopo l’annuncio del DLC Shadow of the Erdtree, tutti gli appassionati non hanno iniziato a far altro che aspettare e sperare. Al momento, a parte un’immagine promozionale, nulla è stato annunciato e, nonostante paia che da mesi qualcosa si muova, non ci sono ancora annunci e date su cui fare affidamento. Anzi, sarebbe meglio dire che un rumor ha iniziato a circolare ma… non è quello che ci si aspetterebbe.
Il gaming mobile piace a tutti.
Ok, non è vero. Ma i numeri sono inequivocabili. Secondo un’indagine, pubblicata nella prima metà del 2023, ben 3.7 miliardi di persone nel mondo giocano ai videogiochi e solo il 10% di queste, lo fa su console. Ciò significa che una grandissima parte di videogiocatori mondiali, utilizzano altri dispositivi, in larga parte mobile come telefoni o tablet.
Non dovrebbe quindi stupire troppo, il rumor che ha iniziato a circolare da qualche giorno: secondo le dichiarazioni di tre insider attendibili ma rimasti volutamente anonimi, sarebbe in sviluppo una versione mobile di Elden Ring, il colosso di casa From Software. A occuparsi dello sviluppo però, non sarebbe la stessa From ma uno studio interno a Tencent Games.
Se il nome Tencent potrebbe suonare nuovo, basti sapere che si tratta di uno dei colossi cinesi legati al gaming mobile: a studi interni a Tencent si devono titoli come PUBG MOBILE o Assassin’s Creed Jade. Secondo gli insider, Tencent avrebbe acquisito la licenza per il gioco già nel 2022, lo stesso anno di pubblicazione di Elden Ring.
Da quel momento, sempre secondo i rumor, circa una dozzina di persone, hanno iniziato a lavorare a un prototipo di Elden Ring mobile. Secondo quanto riportato, l’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di creare un free-to-play che presenti però, degli acquisti in gioco, non è ancora chiaro se con moneta di gioco o soldi reali. Si tratterebbe di un’operazione che cavalca l’onda di titoli che, su modelli simili, hanno costruito una fortuna come Genshin Impact.
E proprio Genshin è il perfetto esempio, dato che dimostra che anche titoli enormi e con diverse meccaniche di combattimento, possono essere fruiti in maniera abbastanza agevole anche su cellulare e dispositivi mobili in generale. Al momento, non sono arrivate conferme o smentite né da From né tanto meno da Tencent.
Non resta altro che aspettare. Elden Ring, uscito il 25 febbraio 2022, ha macinato vendite su vendite, superando le 20 milioni di unità vendute e i giocatori non vedono l’ora di poter mettere le mani sul tanto atteso DLC. Che una versione mobile possa rappresentare un buon accomodo, intanto che Shadow of the Erdtree si prepara a esordire?
This post was published on 8 Febbraio 2024 13:30
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