The Pokémon Company non può più chiudere un occhio: l’azienda ha emanato il tanto atteso comunicato nei confronti di Palworld.
Negli ultimi giorni il mondo dei videogiochi non fa altro che parlare di Palworld, il titolo open world sviluppato dall’azienda giapponese Pocket Pair e che è stato al centro di numerose discussioni nell’ultima settimana.
Il titolo è stato reso disponibile in accesso anticipato dal 18 gennaio e le persone non fanno altro che giocarci ore e ore e discutere su suoi contenuti su ogni piattaforma possibile.
Perché Palworld sta facendo discutere così tanto? Non tanto per le sue meccaniche chissà quanto originali o il suo gameplay chissà quanto profonde, ma più che altro per una sua ispirazione (per molte persone fin troppo palese) con la serie di videogiochi Pokémon, certamente più famosi e più conosciuti rispetto al titolo di Pocket Pair.
Tante persone hanno addirittura parlato di plagio e a quanto pare, dato come si sta evolvendo la vicenda, non sarebbero andati così lontani dalla realtà.
Sappiamo quanto i fan dei videogiochi possano essere abbastanza esagerati quando si tratta di discutere e fare commenti, ma a quanto pare l’accusa di plagio mossa da alcuni videogiocatori non è passata inosservata agli occhi di The Pokémon Company, ovvero la join venture che detiene i diritti di tutto ciò che concerne il mondo Pokémon, compresi chiaramente i videogiochi della serie.
Nelle ultime ore, infatti, l’azienda ha emanato addirittura un comunicato ufficiale che cita proprio Palworld.
Sin dai primi trailer del gioco, Palworld è sempre stato etichettato come un clone di Pokémon, ma con l’aggiunta di armi da fuoco e violenza gratuita nei confronti di creature ed esseri umani presenti nel titolo.
Questa etichetta non è mai stata abbandonata e anche all’uscita del gioco, quando finalmente molte persone lo hanno potuto provare e vedere con i propri occhi, hanno confermato la sensazione delle prime volte: si tratta di una copia spudorata di Pokémon.
Una frase ripetuta come un mantra da tantissime persone sul web, anche da chi non ha mai provato il gioco, con la loro tesi sostenuta da screenshot nel quale si fanno paragoni tra i Pal, le creature del mondo di Palworld, e i Pokémon.
A quel punto si sono generate tre linee di pensiero: chi pensa che Palworld abbia plagiato Pokémon nel design delle creature, chi pensa che l’abbia fatto per il gameplay di cattura dei mostri e chi invece pensa che si tratti solo di una semplice (e legale) ispirazione.
In fin dei conti in Palworld non si citano mai esplicitamente marchi registrati riferiti a Pokémon, non ci sono mai delle palesi citazioni (senza consenso) a elementi presenti nei giochi sviluppati da Game Freak, dunque come potrebbe essere perseguibile penalmente? Beh, in realtà la storia è un po’ più complessa di così ed è la stessa The Pokémon Company a farlo capire a tutti mediante un comunicato ufficiale inviato attraverso i suoi canali social.
Anche se in Palworld non ci sono riferimenti espliciti a elementi Pokémon protetti da copyright, c’è da dire che diversi modelli 3D e diversi assets sembrano proprio identici in tutto e per tutto alle creature partorite da Game Freak nei suoi titoli principali.
Pocket Pair è chiaramente innocente fino a prova contraria, ma chiaramente The Pokémon Company (che è gestita anche da Nintendo alla quale non sfugge nulla) non può più soprassedere.
Il successo incredibile di Palworld (7 milioni di copie vendute al momento della scrittura di questo articolo) ha chiaramente fatto pervenire la notizia anche a The Pokémon Company, la quale ha deciso di rompere il silenzio e inviare un comunicato ufficiale riguardante proprio il titolo di Pocket Pair.
TPC parla di “titoli di altre compagnie“, ma è chiaramente solo un modo per non citare direttamente Palworld fino a che non saranno concluse le indagini.
The Pokémon Company afferma di aver ricevuto varie voci riguardanti un gioco di un’altra compagnia rilasciato a gennaio 2024 (chiaramente Palworld), sottolineando come questa azienda non abbia mai ricevuto da parte loro il permesso di utilizzare la proprietà intellettuale di Pokémon all’interno del loro gioco.
TPC, inoltre, provvederà a indagare ulteriormente e agire per vie legali nel caso in cui venisse riscontrato una violazione della proprietà intellettuale di Pokémon nel titolo di Pocket Pair.
Pocket Pair si sente abbastanza al sicuro avendo dichiarato di aver fatto e superato tutti i controlli legali prima di rilasciare il gioco, ma chiaramente l’ultima parola spetterà alla legge qualora The Pokémon Company decidesse di citarli in giudizio.
Palworld potrebbe avere davvero le ore contate e sparire per sempre ancor prima del rilascio della sua versione completa.
This post was published on 26 Gennaio 2024 11:00
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