Batman è un personaggio immortale, che sin dalla sua prima pubblicazione nel 1938 sulla rivista “Detective Comics” ha mietuto un successo straordinario, diventando l’ispirazione per tutti quei personaggi defiinbili “anti-eroi”, quelli che perseguono non il bene ma un bene, che loro ritengono tale in base a un loro stringente codice morale ed etico. La Bat-family si è sempre più espansa negli anni, ma non tutti hanno avuto le stesse possibilità di brillare.
Quando un personaggio tende a diventare così grande e influente, tanto da battere anche la prova del tempo, riuscendo ad attraversa tra alti e bassi, decenni e decenni di pubblicazioni editoriali, significa che quel personaggio è amato da tanti. E quando un personaggio è amato da tanti, finisce col trascendere il suo iniziale medium di diffusione, per approdare presso altri lidi dell’intrattenimento di massa.
E nascono così film dedicati a quel personaggio, serie TV, prodotti animati, merchandising e, ovviamente, videogiochi. Batman non ha fatto eccezione. Per tutti quelli che però pensano che solo i tre grandi titoli sviluppati da Rocksteady rappresentino le esperienze videoludiche legate al Crociato Incappucciato, beh, la verità è che bisogna andare un po’ più indietro nel tempo. A quel tempo in cui, nessuno poteva nemmeno immaginare cosa sarebbero diventati i videogiochi una ventina d’anni dopo.
Prima di Rocksteady infatti, Batman ebbe un’altra software house “amica”, che in più occasioni si trovò a sviluppare titoli legati al Cavaliere Oscuro: Ocean Software. Già nel 1986 infatti, tre anni prima che il personaggio tornasse sulla cresta dell’onda grazie alla reinterpretazione cinematografica di Tim Burton, venne pubblicato il gioco intitolato semplicemente “Batman” per vari sistemi di gioco dell’epoca. Si trattava di un’avventura in isometrica, in cui bisognava recuperare dei pezzi di un hovercraft. Il titolo viene ancora oggi ricordato, per la sua estrema se non addirittura artificiale difficoltà. Il Batman del videogioco inoltre, pareva ispirato al personaggio televisivo interpretato da Adam West.
Da lì, Batman è stato presente in tantissimi videogiochi, molti sviluppati proprio da Ocean Software come Batman: The Caped Crusader del 1988. Nel 1989, quando il film di Burton conquistò i cuori degli appassionati, fu sempre la Ocean a proporre “Batman”, un videogioco per computer, basato proprio sulla pellicola cinematografica e la stessa operazione fu compiuta con “Batman Returns” nel 1992, fino ad arrivare ai primi anni 2000, in cui i titoli fioccano con cadenza annuale e, visto dal 2005 inizia la saga di Christopher Nolan, nuovi titoli ispirati ai film di Nolan vanno ad aggiungersi al grande mosaico di giochi su Batman.
Rocksteady si rivela sicuramente, la software house che meglio ha saputo interpretare il personaggio e che è riuscita a proporre la trilogia di Arkham (insieme a un quarto capitolo “spurio”) che ha fossilizzato l’idea di Batman all’interno dei videogiochi. In tantissimi titoli dedicati al Cavaliere Oscuro, ciò che non è mai mancata è proprio la “famiglia”, tutti quei personaggi legati, per sangue o per semplice filìa, a Bruce Wayne.
E se un titolo venisse dedicato a un componente della Bat-family?
Secondo insistenti rumor delle scorse settimane, un videogioco su Damian Wayne come Batman, il figlio di Bruce Wayne, sarebbe stato cancellato da WB Games Montréal. A dichiararlo è stato Josh Keaton. Keaton è un doppiatore, già noto per il suo ruolo di Anduin Wrynn in World of Warcraft ed Heroes of the Storm. Secondo quanto dichiarato durante una diretta su Twitch, Keaton avrebbe partecipato a dei turni di doppiaggio, interpretando proprio Damian Wayne, per un titolo in sviluppo.
Il titolo, secondo Keaton, era praticamente completo: c’era uno script, c’erano i concept dei nemici, dei principali villain. Di seguito, le sue dichiarazioni opportunamente tradotte:
È stato un vero peccato -riferendosi alla cancellazione del progetto- ma hanno leakato qualsiasi cosa, l’intera trama, non solo i nemici, i villain e la galleria dei rogue ma anche le concept art di questi.
Keaton continua, dicendo che quello inteso da WB Games sarebbe stato un progetto dal piglio totalmente diverso rispetto a quanto visto per ora, continuando a parlare di quanto fosse un peccato che i leak abbiano avuto un impatto tale sugli esiti del gioco:
I leak hanno ucciso il progetto. I leak hanno totalmente ucciso il progetto.
Un’altra informazione interessante è il fatto che, il titolo, non avrebbe fatto parte dell’Arkham-verse, cosa che avrebbe permesso di dare una visione più ampia e differente del mondo di Batman e di quello che orbita attorno. Secondo una ricostruzione di Kotaku, Warner Bros. Games Montréal avrebbe iniziato a lavorare sul titolo nel 2016, dopo la cancellazione di un titolo dedicato alla Suicide Squad. Il gioco su Damian Wayne sarebbe stato cancellato nel 2019 e Warner Bros. Games Montréal, a quel punto, iniziò a lavorare su Gotham Knights, non esattamente il gioco che ci si aspettava. Intanto, Rocksteady ha fatto arrabbiare il mondo e gli appassionati, con il suo Kill the Justice League, titolo in uscita tra pochissimi giorni.
Secondo i rumor, i leak trapelati sul titolo legato a Damian Wayne nei panni di Batman, sarebbero stati tanti ed estremamente dettagliati. La storia si sarebbe mossa in una Gotham distopica, totalmente in rovina, con un Bruce Wayne anziano, pronto a essere rimpiazzato da suo figlio nel ruolo di protettore degli ultimi e delle ingiustizie.
A ridare speranza ai fan, è stato negli scorsi giorni, il noto giornalista videoludico Jason Schreier, secondo cui il titolo non sarebbe stato cancellato anche se non sono ancora arrivate dichiarazioni ufficiali da parte di Warner Bros. Games Montréal.
This post was published on 25 Gennaio 2024 17:00
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