Paradox annuncia anche la data di uscita, arriva tra pochissimo!
Chi nel 2015 ha messo mano all’early access di Prison Architect, negli anni seguenti ha continuato a giocarci con gusto e a sperare in un sequel ufficiale. Dopo quasi 10 anni di attesa è stato accontentato: il gestionale di prigione di massima sicurezza sta per tornare con un secondo episodio che promette di continuare a farci divertire con un filo di imbarazzo e vergogna per la soddisfazione provata nel riuscire ad assicurarci il perfetto mantenimento di una struttura detentiva in cui far marcire i detenuti gestendo fenomeni come contrabbandi, rivolte, lavori forzati, isolamenti, risse e omicidi. Tra le più peculiari iterazioni del genere city builder, Prison Architect 2 promette di farci rivivere tutto questo e molto altro, finalmente i tre dimensioni!
Dalla sua release del 2015 fino al maggio del 2023, Prison Architect è stata supportato da aggiornamenti costanti che hanno mantenuto viva e attiva la community di fan del gioco. Proprio in occasione dell’ultimo update del gioco, lo sviluppatore Double Eleven lasciò pubblico un teaser che sembrava presagire un futuro titoli in tre dimensioni. Ora è arrivata la cofnerma: non solo Prison Architect 2 è realtà, ma il suo arrivo è più vicino di quanto i fan sperassero. Ovviamente, l’introduzione delle 3 dimensioni porterà una rinnovata profondità di gameplay, in primis dal punto di vista della costruzione stessa della struttura penitenziaria da parte del giocatore, che potrà distribuire su più livelli i reparti dell’istituto di pena e ragionare in modo ancor più approfondito su sistemi di sicurezza e sorveglianza, oltre che sul disegno architettonico dello spazio stesso, per evitare che i detenuti possano sfruttarlo a proprio vantaggio.
Accanto ad alcuni punti fermi propri già del capostipite della serie, tra cui il controllo, la gestione e la prevenzione di fenomeni quali scontri fra gang, rischi di rivolte e tentativi di fuga, una nuova serie di dinamiche metteranno a dura prova la costanza del nostro Panopticon. Il nuovo sistema di comportamento dei detenuti, ad esempio, ci obbligherà a conoscere meglio ogni ospite della struttura, memorizzandone le abitudini, le amicizie e le inimicizie, e agire di conseguenza per evitare pericolose derive. La presenza di una doppia modalità – Sandbox e Carriera – e la possibilità di condividere le planimetrie delle proprie strutture con altri giocatori (anche tramite funzione cross-platform) aumentano ulteriormente la rigiocabilità del titolo, che metterà a disposizione del giocatore una moltitudine di nuovi strumenti di design della propria prigione ideale.
Gli stessi sviluppatori insistono sulle nuove possibilità offerte dal design tridimensionale del gioco:
I giocatori possono creare blocchi detentivi multipiano, proprio come gli architetti di prigioni presenti e passati. I piani multipli offrono inoltre ai giocatori la possibilità di separare meglio i detenuti di minima sicurezza da quelli di massima, optando per strutture separate su ogni piano. Oppure che ne dite di una mensa con una cucina posta al piano di sopra e collegate tra loro da una scala nel mezzo? Dal punto di vista dell’ottimizzazione, se volete che certe stanze siano vicine tra loro o prossime alle strade di accesso per agevolare le consegne, ora avete letteralmente una terza opzione aggiuntiva.
Inoltre la verticalità degli spazi ha reso le guardie sensibili in senso tridimensionale, rendendole cioè permeabili a stimoli provenienti tutt’attorno a loro: nel corso delle loro ronde ad un piano superiore, ad esempio, possono notare una baruffa in corso al piano sotto ed accorrere sul luogo. Se sfruttato con intelligenza, il design multipiano può efficientare le ronde e diminuire il numero di guardie necessarie a garantire un’adeguata sorveglianza, risparmiando così preziose risorse economiche. Insomma le possibilità sono davvero tante, e quelle elencate sono solo alcune delle tante nuove funzioni che il gioco metterà a disposizione del giocatore; molte altre avrete il piacere di scoprirle da soli!
Ulteriori novità si riscontrano nella gestione della personalizzazione e decorazione degli ambienti, con gli sviluppatori che hanno ridisegnato l’interfaccia suddividendo glia spetti architettonico/gestionali da quelli estetici, in modo da rendere tutti più intuitivo, organizzato e piacevole. Tante sono le minuzie che concorrono ad ampliare le possibilità gestionali del giocatore, ad esempio il piazzamento delle porte: ce ne saranno di vari tipi, alcune aperte e altre chiuse a chiave; per queste ultime potremo anche stabilire chi ne sia il custode, prevenendo così eventuali effrazioni o rischi di fuga – ma rischiando anche di ritardare la tempestività di un intervento qualora le posizionassimo troppo lontano.
Dalle attività quotidiane alla suddivisione oraria della giornata, ogni aspetto della gestione del penitenziario sarà in mano nostra. Sapremo dar vita ad un centro di detenzione penale che sia un modello di rieducazione alla vita civile dei prigionieri, o daremo vita ad un inferno in terra in cui la violenza sarà all’ordine del giorno? Al di là dell’aspetto “puccioso” del 3D tondeggiante dia colori vivaci, insomma, il sostrato tematico del gioco è tutt’altro che scanzonato, e su questo doppio binario si gioca tanto il successo del primo capitolo quanto il potenziale di questo atteso sequel.
Come detto, lo sviluppatore Double Eleven ed il publisher Paradox Interactive non hanno perso tempo, decidendo di cogliere due piccioni con una fava: il trailer di annuncio di Prison Architect 2 ha svelato immediatamente la data di uscita del gioco, fissata per il prossimo 26 marzo su PC, PS5 e Xbox Series X|S. Il pre-acquisto è già disponibile, e donerà a tutti una skin per i cani da guardia K9, che aggiungerà tre diverse razze canine al gioco, ovvero il Labrador Retriever nero, il Pastore Tedesco e il Malamute. Ma ulteriori skin per i guardiani ed oggetti di gioco esclusivi saranno concessi a chi preordinerà la Warden’s Edition del gioco, che offre le seguenti aggiunte:
This post was published on 24 Gennaio 2024 14:30
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