Nel corso degli anni Netflix si è legata indissolubilmente al mondo degli anime, in alcuni casi proponendone alcuni di propri e in esclusiva come Komi can’t communicate (trasposizione dell’omonimo manga) e Cyberpunk Edgerunners (prequel in stile anime legato canonicamente a Cyberpunk 2077). Allo stesso tempo si è anche dedicata alla realizzazione di live action degli stessi, che generalmente non hanno riscontrato successo (tra cui abbiamo Death Note e Cowboy Bepop) a eccezione di quello di One Piece e proprio di recente Netflix ha annunciato l’arrivo di un nuovo anime legato alla saga di punta di Oda.
A dicembre dello scorso anno, su Netflix è sbarcato l’ennesimo live action tratto da un anime: stiamo parlando di YuYu Hakusho – conosciuto in Italia con il nome di “Yu degli Spettri“ – manga realizzato da Yoshihiro Togashi (che è lo stesso autore dietro a Hunter x Hunter) che venne pubblicato su Weekly Shōnen Jump dal 1990 al 1994. In totale la saga è composta da ben 175 capitoli che sono stati racchiusi in 19 numeri e di questa serie è stato tratto in origine un anime di 112 puntate (suddivise in 4 stagioni).
L’annuncio del live action da parte di Netflix è avvenuto con la pubblicazione di un trailer, che annunciò la data d’uscita fissata allo scorso 14 dicembre. Nel caso in cui non conosciate l’opera e vogliate capire la sinossi, senza fare spoiler, al suo interno vederemo le varie vicissitudini del protagonista chiamato Yusuke Urameshi (interpretato da Takumi Kitamura): un adolescente delinquente che ha come rivale Kazuma Kuwabara (interpretato da Shuhei Uesugi). Per quanto Yusuke sia considerato un poco di buono, ha la possibilità di mostrare il suo animo buono ed eroico salvando un bambino, impedendo che venga investito da un’auto, ma a un caro prezzo: siccome morirà nel tentativo.
Tuttavia non andrà nell’aldilà: infatti incontrerà il figlio del Re degli Spiriti, il piccolo Enma che gli offrirà la possibilità di diventare una specie di “detective” che dovrà indagare su casi soprannaturali legati all’improvvisa apparizioni di spettri e fantasmi. Poco dopo l’inizio di questa nuova mansione, Yusuke farà la conoscenza di alcuni dei suoi più importanti amici e compagni, quali il demone Kurama (interpretato da Jun Shishon) e lo spadaccino Hiei (interpretato da Kanata Hongō). Questa serie è stata realizzata in collaborazione con Robot Communications la quale ha lavorato a Godzilla Minus One.
A partire dal 21 gennaio sarà disponibile su Netflix la trasposizione anime del manga one-shot di Oda chiamato “Monsters”: pubblicato in origine nel 1994 su Shonen Jump Autumn Special, venne in seguito ripubblicato 1998 con il titolo “Wanted!” come una serie di storie precedenti alla saga principale di One Piece, quindi come un vero e proprio prequel di quest’ultimo in quanto è a tutti gli effetti canonico.
Infatti ciò è stato confermato dall’autore stesso nel volume 47 di One Piece, nell’angolo delle domande a pagina 162 (versione italiana) dove un fan chiede quanto segue:
“Lettore: una domanda per lei! Lo spadaccino Ryuma è ispirato all’omonimo personaggio protagonista di “Monsters” una delle storie della raccolta “One Piece Wanted”? Il dubbio mi perseguita talmente tanto che non riesco più a lavarmi i denti! Al mio dentista dirò che la colpa è tutta sua… by Chipyon.
Oda: vediamo il caso di Ryuma: in effetti il samurai zombie è Ryuma, il protagonista del racconto intitolato Monsters. Nel mondo di One Piece Ryuma è un leggendario guerriero morto di malattia. Sono felice che qualcuno l’abbia riconosciuto.”
One Piece – volume 47, pagina 162, aprile 2008
Pertanto all’interno della trasposizione anime che è stata chiamata “Monsters: 103 Mercies Dragon Damnation” seguiremo le avventure proprio di Ryuma mentre viaggia verso una cittadina distrutta da un drago e che durante questo viaggio incontrerà una ragazza chiamata Flare.
This post was published on 17 Gennaio 2024 10:00
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