Cyberpunk 2077 è stato uno dei titoli più discussi negli ultimi anni, in grado di spaccare completamente le opinioni dei videogiocatori tra chi è riuscito a vederci del buono nonostante tutto e chi si è sentito preso in giro da una serie di problemi di lancio che hanno impedito di goderne come ci si aspettava. A distanza di quasi tre anni, CD Projekt Red, pare aver fatto un miracolo con l’espansione Phantom Liberty.
Le discese ardite e le risalite
Nel mercato videoludico, tanti sono stati i casi di titoli che, dopo partenze tiepide, sono riusciti a raggiungere un apprezzamento da parte del pubblico, che ha permesso loro di continuare a proliferare, offrendo sempre nuovi aggiornamenti diretti o meno, che hanno permesso a volte anche la creazione di veri e propri generi videoludici. Un esempio potrebbe essere Demon’s Souls di From Software, che dopo una partenza più che in sordina, è divenuto il capostipite dei Souls come li conosciamo oggi.
C’è stato perà un caso, nel mondo videoludico, che ha rappresentato un unicum non tanto per quanto è successo ma per la potenza del backlash generato: Cyberpunk 2077. Il titolo, sviluppato da CD Projekt Red, è stato sulla bocca di tutti per anni. Dopo un annuncio, abbastanza passato in sordina, nel 2012, il mondo si praticamente dimenticato di quel titolo, di cui troppo poco si era visto e che veniva oscurato da altri lavori della software house, The Witcher 3: Wild Hunt su tutti.
Il titolo, per mesi, ha subito continui rinvii che avevano fatto iniziare a pensare, ai videogiocatori, che sotto ci fosse qualcosa di non così pulito. In quel contesto tra l’altro, CDPR aveva acquisito una nomea più che positiva: in un mercato in cui tutti puntano al profitto smisurato, la casa polacca era diventata “amica” dei videogiocatori con una serie di mosse che non faticavano a entusiasmare chiunque: contenuti aggiuntivi gratuiti, due DLC single player per The Witcher 3 che ne incrementavano la giocabilità, in un momento in cui i giochi online con microtransazioni sembravano diventati la norma.
Poi arrivò il 2020, e dopo i vari rinvii, Cyberpunk 2077 esce il 10 dicembre. C’è chi ha vissuto quel periodo in modo pieno e chi tende a dimenticare, dunque per chiarezza, bisogna precisare che il lancio di CP2077 fu uno dei peggiori che si potessero registrare. Il titolo era parecchio grezzo, incompleto, mancava una pulizia generale che permettesse anche soltanto di godersi il titolo senza sconvenienti crash, problemi ai salvataggi, missioni rotte che impedivano la prosecuzione nella quest principale, senza contare gli innumerevoli problemi di IA degli avversari, la gestione del sistema di reputazione, il bilanciamento dei potenziamenti e chi più ne ha più ne metta. Il tutto, percepito in maniera molto più dura sulle console di vecchia generazione, PlayStation 4 su tutte.
Nonostante tutto ciò però, quelli di CDPR, nei mesi precedenti, erano riusciti a fare una campagna marketing talmente tanto martellante e ben riuscita, da riuscire a sopportare le spaventose ritorsioni con annessi rimborsi, grazie a delle vendite fuori dal comune che, solo al lancio, si aggiravano intorno alle 4,3 milioni di unità, portando all’azienda un’entrata di 13 milioni di dollari circa.
E sul discorso vendite, Cyberpunk non può che dirsi un vero e proprio successo. A confermarlo, ci ha pensato il DLC, uscito a quasi tre anni di distanza. Vediamo dunque cos’è successo quando Phantom Liberty è arrivato sul mercato.
Phantom Liberty supera le 5 milioni di copie
Over 5 million agents have infiltrated Dogtown! 😱
Thank you for all your support — and good luck on your mission. ❤ pic.twitter.com/zXT3SZlvwL — Cyberpunk 2077 (@CyberpunkGame) 4 gennaio 2024
Cyberpunk, come brand, ha avuto un processo di risalita pazzesco, dato da diversi fattori.
Prima di tutto, CD Projekt Red non ha mai smesso di lavorare al titolo, dedicando ogni giorno, ininterrottamente, a sistemare ogni cosa su cui potessero mettere mani con delle patch. A volte i risultati erano peggiorativi dell’esperienza, specialmente nei primi tempi, in cui gli sviluppatori stavano lavorando su una base decisamente incompleta e piena di falle da tappare.
Col tempo però, il titolo divenne sempre più stabile e poté mostrare la bellezza di quel mondo senza troppa vergogna, sempre a testa bassa, ma con la consapevolezza di star rimediando a un errore. Il titolo va in forte sconto su alcune piattaforme, come Steam e, in poco tempo, sale nelle classifiche di vendita. Tutti erano curiosi di capire perché in tanti avevano parlato di disastro.
Quando molti giocatori si approcciarono al gioco però, molti di quei disastrosi problemi erano ormai risolti e ciò che restava era un’avventura, con i suoi alti bassi, dalla direzione artistica impressionante e con un cuore grande così. A ciò, si associò il successo di una splendida serie animata su Netflix, prodotta dallo Studio Trigger ovvero Cyberpunk: Edgerunners, che diede una bella spinta al prodotto d’origine.
E come detto poco sopra, a distanza di quasi tre anni, CD PRojekt Red mostra ancora una volta di cosa è capace, con un DLC talmente tanto ampio e ben curato da far ritornare tantissimi giocatori, compresi i delusi della prima ora, per esplorare non solo le viuzze di Night City ma anche, soprattutto, i vicoli dell’oscura Dogtown.
Cyberpunk 2077: Phantom Liberty si rivela un piccolo capolavoro, in grado di convincere non solo la critica videoludica ma i videogiocatori tutti, che accompagnati da un Idris Elba nei panni di Solomon Reed, si immergono ancora una volta in quella narrazione così sporca e cattiva, con quest interessanti e personaggi accattivanti.
Il duro lavoro di CDPR pare aver ripagato, dato che, a distanza di poco più di 3 mesi, Cyberpunk 2077: Phantom Liberty ha toccato il tetto delle 5 milioni di copie vendute! La software house ha festeggiato il traguardo, con un post sui suoi social, scrivendo:
Più di 5 milioni di agenti si sono infiltrati a Dogtown
Grazie per tutto il supporto e buona fortuna per la vostra missione
Da Player.it non possono che arrivare le congratulazioni per l’obiettivo raggiunto, da un gioco che meritava tanto e rischiava di vedersi sottratta la gloria da un lancio affrettato e mal riuscito. CDPR pare essersi ripresa e adesso, non deve fare altro che pensare ai nuovi obiettivi e ai nuovi titoli in sviluppo, sperando che questa volta gestisca tutto nel migliore dei modi.