Steam finalmente ha riconosciuto ufficialmente uno dei generi non generi più chiacchierati degli ultimi dieci anni di storia dei videogiochi. Da oggi in poi gli FPS retrò sulla piattaforma si potranno trovare tutti quanto sotto il tag “boomer shooter”, con buona pace di tutti gli altri.
Durante il corso dello scorso anno abbiamo avuto per diverse volte l’occasione per parlare di quanto stiano migliorando in termini di popolarià i cosidetti boomer shooter, ovvero tutta quella branca di sparatutto in prima persona che si rifanno direttamente agli stilemi e alle caratteristiche di Doom.
Che si tratti di sparatutto tridimensionali con gli sprite (come i prodotti 3D Realms, ad esempio) o di prodotti con grafica tridimensionale low poly (come i prodotti come Quake) poco fa la differenza: sempre di boomer shooter parliamo. In questi primi giorni di 2024 è arrivata quindi la notizia, a voi definire se essa è buona o cattiva: Steam ha aggiunto ai suoi tag quello del boomer shooter.
Uno dei primi a parlarne è stato direttamente il buon Andrew Hulshult, musicista che da solo ha contribuito moltissimo a costruire almeno alle orecchie l’immaginario del genere, complice le sue collaborazioni in titoli come Dusk, Wrath: Aeon Of Ruin, Prodeus, Amid Evil (e Doom Eternal: The Ancient Gods).
“Il termine “boomer shooter” era da inquadrarsi come un nomignolo che abbia visto utilizzare durante lo sviluppo di Dusk per indicare prodotti come “Doom”; inizialmente abbiamo iniziato a utilizzarlo perché trovavamo il nomignolo divertente, specie se associato a un intero universo di videogiochi. Oggi quel termine scherzoso è diventato il nome di una delle categorie ufficiali presenti su Steam: che bella questa realtà.”
ha scritto in un tweet il musicista americano.
Di per sé non sarebbe così importante come avvenimento: Steam permette a chiunque di creare dei tag descrittori per qualsiasi videogioco; sostanzialmente è possibile andare sul proprio gioco preferito e aggiungere un tag con delle lettere a caso per “creare un nuovo genere” ma questo non è esattamente il caso dei boomer shooter.
La piattaforma di Valve, infatti, tende a premiare i tag più popolari facendoli comparire tra le categorie in evidenza nella pagina principale della piattaforma, semplificando il processo di ricerca per tutti quei giocatori che hanno piacere a maciullare demoni e altre cose orribili armati di un fucile a pompa realizzato con pochi poligoni.
I cambiamenti sono apparsi all’improvviso nel corso della notte tra il 4 e il 5 gennaio, con Steam DB che ha tracciato progressivamente la lista completa di videogiochi che sono stati associati al tag in questione.
Chiaramente c’è già un po’ di caos in merito: PcGamer fa notare infatti che Serious Sam 3VR e Serious Sam: Siberian Mayhem sono categorizzati all’interno della categoria Boomer Shooter mentre Serious Sam 3 e Serious Sam 4 non lo sono; probabilmente nel corso delle prossime settimane gli algoritmi di Steam finiranno per ottimizzare ulteriormente la categorizzazione di questi videogiochi.
Si potrebbe fare anche dei ragionamenti all’inteno di ciò che è sensato inserire all’interno della categoria Boomer Shooter e di ciò che invece non ha senso; i Serious Sam, ad esempio, più che “retro shooter” o “shooter simili a Doom” sono videogiochi con un loro spiccato senso del game design che sono usciti dopo la semi-maturità del genere (che possiamo far coincidere con Half Life) e prima della deriva storico guerriera derivante dall’esplosione in popolarità di Call Of Duty.
Per alcuni i boomer shooter sono tutti quegli sparatutto che prevedono che la gestione delle risorse del giocatore attraverso oggetti da rintracciare sul campo di battaglia, mentre altri ancora tendono a categorizzare il genere con tutti quei videogiochi in base a come il level design costringe il giocatore a portare a compimento i vari livelli.
Arriviamo ora alla parte interessante dell’articolo: quella dei consigli per gli acquisti! Al momento della stesura di questo articolo ci sono 77 videogiochi diversi che sono categorizzati come Boomer Shooter ma nel corso dei prossimi mesi probabilmente ne vedremo molti altri spuntare, tempo di far capire all’algoritmo cosa veramente va considerato retrò e cosa no.
Detto questo ecco la nostra selezione di boomer shooter imperdibili.
Partiamo subito col dire una cosa: è ancora in early access ma probabilmente è il migliore di tutti quanti. Ultrakill è uno sparatutto in prima persona che si gioca come un mix tra Devil May Cry e Doom Eternal, con una pletora di manovre offensive/difensive e uno stylish meter per tutti quelli che si divertono a dominare le meccaniche di gioco.
Pubblicato da quei folli di New Blood, Ultrakill è un videogioco dall’estetica incredibile, dalle musiche particolarmente dinamiche e dalla difficoltà anche molto elevata, con un level design complesso che mescola bossfight immense a segreti davvero difficili da trovare. Magari non il migliore per cominciare a esplorare il sottogenere ma di certo uno dei migliori per cominciare ad amare il genere
L’unico gioco che può rivaleggiare con Ultrakill per velocità è Turbo Overkill, stavolta con Apogee a fare da publisher. Meccaniche di movimento avanzati, oltre 15 armi, atmosfere cyberpunk, cacciatori di taglie e gambe motosega si incontrano all’interno di un singolo videogioco dove quello che conta è essere incredibilmente veloci e precisi. A differenza di Ultrakill qui il comparto grafico è leggermente più curato, con una grafica da primissimi anni duemila con tutte le bellezze e le conoscenze dell’attualità.
<blockquote class=”twitter-tweet” data-lang=”it” data-theme=”dark”><p lang=”en” dir=”ltr”>HROT IS OUT NOW<br><br>Steam: <a href=”https://t.co/m8jRVfJeSl”>https://t.co/m8jRVfJeSl</a><br>GOG: <a href=”https://t.co/2v4JhgjSCj”>https://t.co/2v4JhgjSCj</a> <a href=”https://t.co/TubdytHAeU”>pic.twitter.com/TubdytHAeU</a></p>— Spytihněv (@kotolout) <a href=”https://twitter.com/kotolout/status/1658502576105734145?ref_src=twsrc%5Etfw”>16 maggio 2023</a></blockquote> <script async src=”” charset=”utf-8″></script>
Vi piacciono le atmosfere sovietiche? Vi affascinano tutti quei paesi dell’ex blocco sovietico in in cui si respira una fortissima aria di disagio? Perfetto: HROT è esattamente il videogioco che fa per voi. Marronissimo dal punto di vista della palette, questo boomer shooter mettere da parte l’ultra dinamismo di altri titoli in favore di un approccio molto più atmosferico: Spytihněv ha ambientato HROT all’interno della Cecoslovacchia dopo un disastro nella seconda metà degli anni ottanta, con cieli bui, piogge acide e maschere a gas per chiunque. Non vi diciamo niente poi sui boss, tra i più disturbanti del genere.
Tra i più popolari doom clone nati durante il corso degli anni novanta nomi come Heretic o Hexen ancora riscaldano il cuore dei videogiocatori. Ecco: Amid Evil è esattamente un gioco del genere ma con una grafica tridimensionale più recente in grado di creare con maggiore solidità un’atmosfera avvolgente e fascinosa.
Via le pistole, ecco le magie; il lanciarazzi ha rotto le scatole, ecco uno scettro proibito che miniaturizza pianeti e galassie per farli esplodere addosso ai nostri avversari, demoni dimensionali con poca cura per la persona e una certa malvagità di fondo. Level design labirintico al punto giusto, poca propensione per i movimenti avanzati e tanta, tantissima fantasia sono tutto ciò che serve a qualcuno per poter riassumere in poche parole questo ottimo titolo sempre pubblicato da New Blood.
Il progenitore del “genere” dei boomer shooter è anche uno degli esempi migliori al mondo di sparatutto in prima persona vecchio stile.
Con un ambientazione mista tra lovecraft, una seconda guerra mondiale rivisitata in chiave post apocalittica e luoghi tra le dimensioni in cui la geografia non euclidea ha vinto si quella euclidea, Dusk offre un level design sempre molto variegato mescolato a un gameplay terribilmente dinamico in cui ogni arma ha il suo scopo preciso nell’affrontare la vasta fauna che popola il distorto mondo di gioco, il tutto con meccaniche di movimento nascoste ma soddisfacenti che rendono ogni playthrough interessante almeno quanto il precedente. Ancora oggi alcune delle mappe presenti all’interno di questo gioco sono tra le migliori di sempre del genere.
Si, state tranquilli: il titolo è veramente questo, con errori di punteggiatura e ortografia compresi. Sequel indiretto di Hypnospace Outlaw, Slayers X non è altro che un FPS che pesca a piene mani da Duke Nukem 3D per cesellare un’esperienza di gioco che nel giro di circa sei ore mette in piedi tutto il necessario per teletrasportare di colpo il giocatore e chi per lui all’interno di fine anni novanta e inizio duemila, tra nu metal, cose che oggi chiameremmo cringe, riferimenti alla merda e tanto altro ancora.
Tra tutti quanti gli sparatutto in prima persona in stile retrò usciti nel corso degli ultimi anni, questo è senza dubbio quello più fedele dal punto di vista culturale e potrebbe essere tranquillamente scambiato per un gioco sucito veramente a fine anni novanta, come mod di un Duke Nukem 3D.
Vi piace l’idea di rigiocare Duke Nukem 3D ma avete voglia di vedere un gameplay un po’ più approfondito e di un ambientazione più spinta verso la fantascienza classica e il cyberpunk? 3D Realms qualche anno fa ha rilasciato il suo Ion Fury (noto anche come Ion Maiden per un periodo) che risponde esattamente a questo genere di domande, offrendo nel mentre un gameplay solidissimo, tra esplorazione di mappe complesse, gunplay solido grazie a una ottima varietà di armi utilizzabili anche con diverse tipologie di maniere e qualche accenno di immersive sim grazie al level design che incentiva la sperimentazione per arrivare a conclusione dei livelli. Il gioco è stato supportato enormemente durante il corso di questi ultimi anni, con tanto di espansione uscita durante il corso del 2023 che ha coronato un percorso particolarmente positivo per lo sviluppatori Voidpoint.
Animo old schoool e comparto grafico moderno, Prodeus è uno sparatutto in prima persona uscito durante il corso del 2022 che può vantare un core gameplay particolarmente solido. Parliamo di un solidissimo sparatutto in prima persona re-immaginato con le moderne tecnologie di rendering e con tutto il polish che ci si potrebbe aspettare da una produzione ad alto budget.
Sangue a profusione e violenza senza confini sono altre delle caratteristiche che rendono Prodeus una delle produzioni più interessanti degli ultimi anni di sparatutto in prima persona, con nel mezzo un ottimo level design che mescola in maniera sapiente arene e esplorazione labirintica con tanti segreti nel mezzo e bossfight degne di questo nome. A migliorare ulteriormente il tutto c’è poi la possibilità di godere di tantissimi livelli realizzati dalla community attraverso il duttile e approfondito editor interno, per aumentare ulteriormente la già notevole longevità.
Chiudiamo la nostra selezione di videogiochi potenzialmente imperdibili con una vera perla, di quelle che meriterebbero moltissime più recensioni e valutazioni. Sever Steel è uno sparatutto in prima persona incredibilmente veloce e dinamico, in cui l’utilizzo della tecnologia Voxel permette al giocatore di esplorare livelli compatti ma completamente distruttibili e in cui ciò che conta è concatenare, manco fossimo in uno stylish action, quante più azioni possibili.
Colonna sonora elettronica di qualità, pioggia di proiettili e campagna corta ma incredibilmente affascinante sono parte integrante di ciò che rende questo gioco un piccolo capolavoro moderno, pur esulando da alcuni dei canoni propri di quelli che chiamiamo boomer shooter. Severed Steel, infatti, rassogmilia più ai movement shooter recenti che ai vecchi videogiochi di 3D Realms o ID ma ha una qualità talmente elevata da meritarsi comunque una nomination all’interno di questa piccola raccolta di consigli per acquisti. Ah si, grazie alla presenza di una community e di livelli modabbili la longevità è particolarmente superiore a quella della concorrenza.
Negli ultimi anni abbiamo visto sempre più videogiochi a tema Warhammer fare capolino sugli scaffali fisici e digitali; tra questi prodotti Boltgun è uno dei più interessanti.
Nonostante non sia uno dei migliori sparatutto tra quelli presenti in lista (i boss sono così così e l’assenza di minimappa non aiuta minimamente il giocatore a orientarsi all’interno delle mappe di gioco), Boltgun ha un carisma che altri giochi si sognano grazie alla cura riposta nella creazione delle ambientazioni.
Se siete appassionati della saga di Warhammer 40K, in Boltgun troverete tutto quello che avete sempre sognato e ancora di più, il tutto concentrato all’interno di un prodotto dal potere immaginifico davvero incredibile e con un gameplay che per quanto migliorabile nei dettagli resta di buonissima qualità.
Da segnalare la combinazione di comparto grafico e colonna sonora, in grado di offrire un’esperienza estremamente convincente dal punto di vista estetico e che sottolinea ancora di più la truculenza e lo stile con il quale gli space marine si gettano a capofitto nelle battaglie.
This post was published on 8 Gennaio 2024 12:30
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