Nel corso del 2023 si è tenuta una delle telenovele più incredibili della storia dei videogiochi: lo scontro tra Sony e Microsoft per quanto concerne l’acquisto del collettivo di aziende formato da Activision-Blizzard-King. Nonostante il verdetto del processo sia stato favorevole nei confronti dell’azienda di Redmond e abbia di fatto messo a tacere questa “querelle”, Sony non è stata contenta di questo risultato e lo dimostra ancora oggi, secondo Microsoft stessa.
È innegabile che Sony e PlayStation abbiano dominato le precedenti generazioni di console: non a caso basti pensare a PlayStation 2 o a PlayStation 4 che hanno dominato a livello di vendite – per quanto riguarda le unità vendute – e anche per quanto concerne il numero di videogiochi commercializzati. Fin dall’inizio del Duemila la compagnia nipponica ha sempre dominato con i suoi alti e bassi, ma si è di fatto affermata come una delle aziende leader del settore.
Molto probabilmente la scorsa generazione, quindi quella con PS4, è stata una delle migliori: in totale sono state vendute ben 117 milioni di unità e sono stati pubblicati al suo interno tantissimi grandi titoli, come per esempio The Last of Us Parte II, Death Stranding, Horizon Zero Dawn, Bloodborne, Killzone Shadowfall e Spider-Man. Tutto ciò ha contribuito alla consacrazione in tutto il mondo di Sony: dunque è innegabile che PlayStation sia diventata una console di massa e “main-stream”, in quanto è di base la prima scelta di molti videogiocatori.
Allo stesso tempo, però, questo successo ha fatto sì che la compagnia nipponica si adagiasse sugli allori: così facendo Microsoft ha man mano recuperato terreno, grazie al Game Pass e soprattutto a due acquisizioni parecchio importanti che hanno scosso il mercato videoludico: stiamo proprio parlando del gruppo ZeniMax e Activision-Blizzard-King. Ciò ha scosso pesantemente Sony, che non ha saputo rispondere in maniera adeguata (per quanto le vendite di PS5 rispetto a Xbox Series X|S fossero nettamente superiori) e che, anzi, ha commesso dei pesanti errori.
Non a caso il processo che si è tenuto negli USA è parso, in un certo senso, una farsa, quasi praticamente inscenato per fare contenta Sony e preservarla, non tanto per tutelare i consumatori di tutto il mondo. Inoltre fece anche parlare di sé la decisione da parte della compagnia giapponese di produrre GaaS, cosa che portò a una vera e propria rivolta di molti studi interni. Pertanto la controversia riguardante l’acquisto di Activision-Blizzard-King ha fatto perdere molto a Sony, almeno a livello di credibilità.
A seguito della vittoria di Microsoft nel processo, Sony ha stretto un accordo al fine di garantire l’arrivo di Call of Duty sulle console PlayStation per 10 anni (non a caso questa è stata una delle sue preoccupazioni maggiori). Nonostante ciò, per Microsoft la compagnia nipponica sta ancora oggi attuando una vera e propria campagna contraria alla suddetta acquisizione: ciò è emerso a seguito di un nuovo documento che è stato depositato presso la FTC.
Nello specifico la casa di Redmond si lamenta del fatto che Sony abbia prodotto dei documenti ben selezionati e di parte da dare alla FTC e allo stesso tempo sostiene che abbia il diritto di chiedere spiegazioni all’azienda giapponese circa le sue lamentele facendo sì che la diretta interessata produca prove che validino le sue affermazioni. Infine Microsoft ha precisato che l’accordo siglato per Call of Duty sia più che vantaggioso per Sony rispetto a quello precedente stretto quando Activision era indipendente.
This post was published on 2 Gennaio 2024 14:30
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