Una delle poche gioie che possiamo indubbiamente associare al concetto di vivere su questa terra è quella del continuo e costante apprendimento. Avere la possibilità di imparare sempre nuove cose su argomenti e cose che ci piacciono è anche una di quelle cose che fanno continuare me che scrivo e ipotizzo anche parte della redazione a fare questo lavoro, mal pagato rispetto all’impegno profuso e in generale privo di una prospettiva a lungo termine a causa di questioni economiche che non toccheremo in questa terrificante sede.
Questa, difatti, è la sede delle cose belle che utilizziamo tutte insieme per cercare di rendere il nostro passaggio su questa terra un po’ meno doloroso del previsto. Le risorse con le quali continuiamo ad apprendere sempre più nel mondo dei videogiochi.
Col termine “risorsa”, in questo caso, stiamo identificando gli strumenti con i quali i vari membri della redazione hanno migliorato il loro grado di conoscenza del mondo videoludico nel corso del 2023.
Siti web, canali Youtube, Newsletter, account Twitter, profili Linkedin e così via sono tutti elementi che possono essere tranquillamente inquadrati sotto al termine risorsa.
Chiaramente questo articolo non è una lista onnicomprensiva di tutto ciò che di buono c’è in giro per scoprire di più sul mondo dei videogiochi, bensì una selezione sgangherata delle cose che più hanno arricchito l’apprendimento della materia da parte della redazione e di chi sta scrivendo queste parole.
Se state leggendo questo articolo, non vi trovate e pensate di aggiungere qualcosa di interessante all’universo dell’editoria videoludica mandateci una mail attraverso il form contatti, magari ci sono anche gli estremi per fare qualcosa insieme!
Detto questo cominciamo
Passo alla prima persona perché tanto l’articolo è mio e posso scegliere di parlarne nella maniera che ritengo più consona. Di certo il mio 2023 videoludico è stato molto interessante, oltre che per le mere uscite, anche dal punto di vista dell’apprendimento perché mi sono imbattuto in un numero esagerato di risorse particolarmente utili.
Di certo questo è anche l’anno in cui ho iniziato ad abbonarmi alle newsletter e a leggerle, con dentro informazioni relative ai videogiochi ma anche a questioni che sono molto importanti nel nostro mondo, quello dei pazzi che provano a fare in una maniera o nell’altra informazione videoludica.
Presupposto questo io direi di partire con le newsletter, con qualche selezione Italiana e estera da impiegare per l’occasione.
Le parole dei videogiochi di Mattia Zave Ravanelli, sulle terminologie specifiche del mondo videoludico per arrivare poi ai discorsi che stanno dietro queste, sempre con i videogiochi al centro dell’obbiettivo.
Insert Coin di Massimiliano Di Marco, sulla più grande industria dell’intrattenimento e e sulle tendenze che la animano e la fanno muovere, il tutto con un ottimo occhio analitico e con tanti contenuti realizzati ad hoc per l’occasione. (se vi piacciono i nostri Digest qui troverete pane per i vostri denti)
Heavy Meta di Lorenzo Fantoni, prima newsletter non completamente dedicata al mondo dei videogiochi ma ugualmente interessante perché offre strumenti cognitivi e letterari su come approcciare un sacco di questioni ai videogiochi legate.
Gacha / Letter di Alessandro Palladino, una newsletter completamente incentrata sul fenomeno dei gacha (gli anticristo videoludici a detta di chi scrive) che però riesce nel difficile compito di parlare di un argomento del genere con il giusto grado di onestà intellettuale. Nonostante non sia più aggiornata con regolarità, i contenuti lì presenti permettono un po’ a chiunque di ottenere strumenti critici per scoprire il mondo dei Gacha e capire quali sono alcune delle dinamiche che regolano tale settore.
Around Narrative Design and Applied Games di Pietro Polsinelli, una newsletter in cui l’autore di Roller Drama, Football Drama, del prossimo di Becoming Saint e di tante altre cose parla di narrative design, game design, videogame production e altro ancora, con una grande capacità comunicativa.
Read Only Memo di Wes Fenlon, una newsletter che si concentra su emulazione, romhacking, vecchi videogiochi, fan translation e mille altre cose che potrebbero interessare i più bizzarri di voi lettori.
Game File di Stephen Totilo, una newsletter fatta da un gigante del giornalismo videoludico estero in cui si coprono temi di attualità videoludica con piglio analitico e il giusto numero di domande fatte direttamente a chi nei videogiochi ci lavora.
Ludica, una rivista online che parla di cultura videoludica e che offre sempre spunti di riflessione interessanti oltre che molteplici consigli per gli acquisti grazie agli estratti di libri provenienti da case editrici come Mimesis, effequ e così via.
GenesisTemple, un sito web curato da Damiano Gerli specializzato nel parlare di storia del videogioco con una certosina cura per la ricerca delle fonti o il puntare i riflettori su fatti poco noti altrove (o, ancora peggio, dati per assodati per partito preso da buona parte dell’informazione videoludica).
Frequenza Critica, altra rivista online concentrata invece sul concetto di critica videoludica che ospita anche pezzi più generici ma sempre caratterizzati da un taglio approfondito (tra tutti, ad esempio, consiglio questo che è molto intenso dal punto di vista emotivo).
Outcast, sito web con diversi anni sul groppone che ciclicamente tira fuori articoli interessantissimi sul mondo dei videogiochi o su titoli ben specifici, il tutto con un ottimo misto tra professionalità e sana voglia di cazzeggio.
IviPro, sito web dell’Italian Videogame Program con molti articoli legati ai progetti interni (come l’interessante Press Start to Learn) e anche un curioso database narrativo che, incidentalmente, può essere utilizzato anche per programmare le proprie vacanze alla ricerca di luoghi in qualche maniera associabili ai videogiochi.
La sezione videogiochi di ArtTribune, un sito web di stampo culturale con una sezione videogiochi dai contenuti sempre di alta qualità; il luogo perfetto per osservare punti di vista originali e ben argomentati su molteplici argomenti o per leggere analisi particolari e interessanti sui videogiochi mainstream.
Gamedeveloper, sito web legato molto all’universo degli addetti ai lavori che include spesso e volentieri anche articoli fiume di retrospettiva su figure importantissime dei videogiochi. Tra i più interessanti letti quest’anno la lungo retrospettiva scritta in prima persona direttamente da Warren Spector.
SUPERJUMP, sito web che si concentra su speciali e approfondimenti su argomenti prevalentemente mainstream, il tutto con un buon livello di qualità mediana e con molti speciali interessanti legati unicamente all’universo del game design.
SHMUPlations, un sito web che in realtà è un gigantesco archivio di interviste agli sviluppatori giapponesi fatte durante il corso degli anni novanta e dei primi duemila comodamente leggibili dall’inglese. Quando non si sa che fare è il luogo perfetto dove passare qualche ora alla ricerca di dettagli sempre nuovi dietro questo o quel frammento di storia videoludica.
The Copetti Site, vi piacciono gli argomenti di nicchia? Che ne dite di un sito che analizza con precisione ingegneristica tutte le architetture dietro le più importanti console degli ultimi quaranta anni di storia? Rodrigo Copetti, questo il nome dell’autore del sito, dovrebbe ricevere molto più amore di quanto attualmente riceve dalla community videoludica per il suo importantissimo lavoro di preservazione e analisi.
Videogamelayoffs, a imperitura memoria di quel disastro aziendale che è stato il 2023; se avete lo zio azionista di maggioranza in qualche azienda videoludica stampate tutti le pagine di questo sito e andategliele a schiaffare addosso.
Bullet Point Montlhy, tre speciali videoludici di analisi critica su argomenti mainstream scritti da importanti penne dell’universo editoriale inglese, con grande capacità di ragionamento e punti di vista sempre interessanti esposti.
Sudden Desu, un sito web specializzato in archeologia digitale specializzata nel gaming che esplora da codice i segreti e i misteri di videogiochi sconosciuti da tutti, da sbattere in faccia a tutti quelli che continuano a credere che i videogiochi siano meri prodotti di consumo e non sia analizzabili sotto le lenti degli strumenti culturali che già utilizziamo per tantissime altre cose.
Kimi The Game Eating She-Monster, un blog specializzato nell’analisi e divulgazione di titoli sconosciuti e/o particolarmente interessanti, con lunghissime disamine su Resident Evil, analisi narratologiche di sconosciuti giochi di ruolo importantissimi in Cina (e sconosciuti da noi) e tanto altro ancora.
Come probabilmente già sapete i social stanno collassando pian piano su sé stessi a causa di un’infinita di problemi, tra moderazione di scarso effetto, algoritmi che valorizzano unicamente i contenuti polarizzanti e altre immondizie simili.
I profili social che indichiamo qui sotto chiaramente non crediamo siano immuni da quanto detto sopra, ma rappresentano un buon esempio di come sia possibile parlare di videogiochi sui social network avendo in mente l’idea di creare contenuti di valore per il prossimo.
DominicTarason su X ne è un perfetto esempio, con tantissimi videogiochi citati e fatti scoprire, un occhio di riguardo per tutto l’universo realmente indipendente e ragionamenti di pregio fatti sull’argomento con cadenza praticamente quotidiana.
Felipe Pepe, curatore del bellissimo CRPG Book (di cui parleremo fra poco), Felipe su X parla di videogiochi in maniera attenta concentrandosi in maniera particolare su tutto il macrogenere dei giochi di ruolo, con spesso interessanti analisi dal punto di vista storico sulle diatribe che hanno attraversato l’argomento nei decenni.
Rami Ismail, developer/consulente/figura informata dei fatti che su X parla di tantissime cose legate all’industria dei videogiochi, con suggerimenti e ragionamenti spesso legati agli argomenti più disparati.
Devils Blush, progetto fotografico che su X permette di ottenere almeno una decina di secondi di pura bellezza ogni paio di giorni; videogame photography fatta con un iPhone sugli schermi di videogiochi emulati, a simboleggiare quanto il bello del passato non debba per forza passare per il solito e nostalgico filtro del televisore a tubo catodico.
Game Vecanti, account che su X si preoccupa di pubblicare materiali delle più svariate tipologie legate a tutti quei videogiochi e quegli argomenti videoludici poco battuti da altri. Se vi piacciono le stranezze è ciò che fa per voi!
Parliamo poi di tutto quel macro universo di cose invece si vedono, in una maniera o nell’altra, sui social network di riferimento.
Chiaramente chi scrive è “anziano” e non ha esattamente tutta questa passione per TikTok, il suo Instagram invece è benedetto dai gattini che ballano a ritmo di chipi chipi chapa chapa e quindi è meno videogame based del previsto.
Pregipedia è il “canale secondario” del Pregianza, al secolo Aligi Comandini, nome storico dell’editoria videoludica Italiana. Tra battute cringe, momenti genuinamente divertenti e potenti mezzi si nascondono le solite ineccepibili analisi dei videogiochi a cui Pregianza ha abituato chi lo ha letto nel corso degli anni.
Kenobisboch, uno dei grandi misteri dell’universo tutto è perché Kenobisboch Productions non sia il canale più seguito di tutta YT Italia, specie se si parla di gaming. La cultura videoludica Italiana passa senza se e senza ma da decine e decine di video che trovate qui, tra interviste e approfondimenti.
Arcadia Café, canale Italiano che sta pian piano approcciando l’universo del videogame essay con ottime capacità espositive e un certo carisma di fondo. Sono attivi anche su Instagram e TikTok con risultati ancora più esaltanti dal punto di vista prettamente numerico.
Jacob Geller, forse il più conosciuto tra i critici americani, una volta al mese tira fuori un video che ti lascia con quella sgradevole sensazione di non sapere un cazzo di videogiochi e che vorresti avere abbastanza tempo per studiarli o anche solo amarli come ha fatto lui.
Daryl Talks Games, altro canale anglofono specializzato in video essay a tema videoludico con un’ottima commistione tra qualità della scrittura e qualità del montato. Meno profondo di Geller, più democratico nelle posizioni ma non per questo meno interessante.
Game Maker’s Toolkit, game design alla portata di tutti (più o meno) spiegato in maniera efficace e animato annualmente da una bellissima game jam con tanti titoli che vale la pena provare.
Game Score Fanfare, canale youtube specializzato nel parlare di musica videoludica con analisi approfondite ma comunque comprensibili dei brani più famosi o dei videogiochi con le colonne sonore più interessanti.
New Frame Plus, vi piacciono le animazioni dei videogiochi ma non sapete nemmeno da dove iniziare a capire l’argomento? Questo è il canale giusto per voi, con tantissimi contenuti per iniziare ad approcciare l’argomento e scoprire cosa si nasconde dietro i movimenti dei vostri personaggi preferiti.
People Make Games, forse il più importante canale documentaristico legato ai videogiochi, con una certa predilizione per tutto quello che riguarda gli argomenti scomodi o scottanti. Meritano un abbraccio anche soltanto per aver prodotto, durante il corso del 2023, un’incredibile documentario su quello che è successo dietro la disfatta di Za/Um, gli autori di Disco Elysium.
SsethTzeentach, arcinoto canale di uno youtuber anglofono che probabilmente soffre di un qualche tipo di problema psicologico. Assolutamente non politically correct ma assolutamente capace di spiegarti in maniera dissacrante e completamente sfasata come rompere gli equilibri dei videogiochi in cui si imbatte; se avete voglia di capire i limiti del game design un giro qui può essere illuminante.
Parliamo ora di libri, libricini, fumetti e altre cose videogame related che crediamo possano far bene al vostro cuoricino di appassionati.
Héroïnes de jeux vidéos: Princesses sans détresse, consigliato dalla nostra Alessandra, sui personaggi femminili nei videogiochi, le loro rappresentazioni, i loro significati e tante altre cose ugualmente interessanti. Vale la pena farsi Google Lens o Adobe Scan solo per leggerlo.
A Profound Waste Of Time, rivista che già soltanto per come presenta l’impaginato è da acquistare a occhi chiusi. Oltre a questo presenta contenuti di alta qualità, con speciali, retrospettive e approfondimenti su svariati videogiochi.
Heterotopias, quanto si possono avvicinare videogiochi e architettura? A quanto pare molto, tanto che un manipolo di critici e appassionati si sono riuniti con l’obbiettivo di tirare fuori una ‘zine in grado di spiegare in maniera precisa i rapporti tra queste due materie all’apparenza così lontane.
KUMA – La rivista, anche in Italia abbiamo provato a fare qualcosa di assimilabile a una rivista che parli di videogiochi in una maniera diversa da quello che viene fatto dalle riviste generaliste. Purtroppo, come sempre accade peri progetti più interessanti, problemi di qualche tipo si mettono in mezzo complicando enormemente le cose. Nel mentre se vi interessa potete acquistare KUMA da Itch.io, tanto in versione digitale (e costa veramente pochissimo) tanto quanto in versione fisica (e costa leggermente di più ma sono soldi meritati, fidatevi di noi).
Bruno-simon, la maniera più originale tra tutte per costruire un portfolio nel 2023 è di questo designer di stanza a Parigi, tra Micro Machines e il mondo dello sviluppo web.
Bitsy, vi piace l‘idea di costruire videogiochi ma non sapete manco da dove cominciare? Bitsy è l’editor che fa per voi, perfetto per costruire piccole esperienze prevalentemente narrative nel giro di qualche ora di lavoro.
altre cose potrebbero venir aggiunte durante il corso dei prossimi mesi, giusto in attesa di avere qualche riscontro extra dalla redazione.
This post was published on 29 Dicembre 2023 22:00
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