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Il discorso di Swen Vincke per i TGA: tra ringraziamenti calorosi a chi non c’è più e a chi ha perso il lavoro

Di recente si sono tenuti i The Game Awards, che vengono considerati oramai da diversi anni come gli oscar del mondo videoludico. Durante il suo svolgimento sono stati premiati tantissimi giochi diversi, ma quello che è riuscito a sbancare è stato Baldur’s Gate III di Larian Studios che si è portato a casa ben 6 statuette, nello specifico come gioco dell’anno, miglior performance da parte di Neil Newbon nel ruolo di “Astarion”, miglior supporto della community, miglior gioco di ruolo, miglior gioco multiplayer e player’s voice. Durante la premiazione Swen Vincke avrebbe dovuto tenere un luogo discorso, che è stato mozzato dai limiti di tempo: appunto per questo ha deciso di pubblicarlo interamente online.

Kojima può avere più tempo, ma gli altri no: vero Geoff?

Generalmente durante lo svolgimento dei The Game Awards, quando si viene premiati e si raggiunge il palco, si ha la possibilità di fare un discorso: uno di quelli più famosi è stato molto probabilmente quello di Christopher Judge ai The Game Awards del 2022, noto non tanto per le parole usate, ma per la sua durata pari a 7 minuti e 59 secondi (quasi praticamente 8 minuti). Appunto per questo è stato messo un freno alla durata dei discorsi nell’edizione del 2023, teoricamente valevole per tutti, ma effettivamente così non è stato.

Durante la premiazione per il gioco dell’anno, Swen Vincke di Larian Studios voleva fare un lungo discorso con cui ringraziare tutti coloro che hanno dato una mano alla realizzazione di Baldur’s Gate III. Tuttavia così non è stato: non ha potuto recitarlo per intero, in quanto una volta superato il tempo limite veniva fatta partire una canzone melodrammatica che indicava la fine del tempo a disposizione.

D’altro canto al noto Hideo Kojima – che durante i TGA ha presentato il suo nuovo gioco horror in esclusiva per Xbox chiamato “OD” – ha avuto rispetto agli altri molto più tempo a disposizione. È ben risaputo che Geoff abbia praticamente una passione e rispetto maniacale per il game designer nipponico, io stesso lo apprezzo molto, ma non è stato corretto per tutte le altre persone presenti: è giusto ricordare che i TGA dovrebbero celebrare i videogiochi e tutti gli individui che ci lavorano dietro, pertanto anche lo sviluppatore o chicchessia al suo posto devono avere lo stesso tempo e possibilità.

Fortunatamente il discorso di Vincke è stato pubblicato da lui stesso in internet ed è andato a toccare diversi punti salienti, tra cui abbiamo quello riguardante la perdita del lavoro da parte di molte persone che hanno collaborato con Larian Studios.

Tutti i dettagli del discorso di Swen Vincke

L’inizio del discorso parte con un ringraziamento per il premio come miglior gioco dell’anno, dove tra l’altro Vincke ha anche celebrato gli altri contendenti per il premio e di come lo avrebbero meritato anche loro. In seguito ha precisato come la creazione di un videogioco sia estremamente complessa: ciò è stato possibile grazie alla community di giocatori che ha supportato Baldur’s Gate III e anche grazie a tutti i membri di Larian Studios che hanno dato anima e corpo.

Successivamente ha dedicato un piccolo spazio a coloro che generalmente vengono dimenticati nello sviluppo di un gioco e che fanno parte dei team di QA, di localizzazione, del supporto al consumatore, il team operation, di pubblicazione e dei play tester. Inoltre ha anche ricordato un membro di Larian spentosi negli scorsi mesi, chiamato Jim che svolgeva il ruolo di lead cinematic animator. Vincke ha anche voluto onorare la memoria di suo padre, morto una settimana prima dal lancio della campagna per “l’early access”.

Ma soprattutto ha ringraziato coloro che sono stati licenziati: infatti molte delle persone che facevano parte del team di D&D di “The Wizard of the Coast” non fanno più parte della compagnia e sono stati fondamentali per lo sviluppo del gioco, in particolare perché diedero a Larian carta bianca per fare quello che volevano. Infatti Hasbro ha licenziato nel corso del 2023 ben 800 dipendenti e a partire dal 2024 ne licenzierà altri 1100. Ritengo che questo sia il passo più importante dell’intero discorso: mai come quest’anno l’industria dei videogiochi ha visto così tante persone perdere lavoro o studi chiudere i battenti.

Il discorso si è concluso con un ringraziamento generale nei confronti di tutti e con una chiusa molto importante sui videogiochi e sulla loro importanza a livello culturale:

“I giochi sono una forma d’arte unica, importante quanto i libri, la musica o i film. Molti sviluppatori, me compreso, realizzano giochi perché amano vedere gli altri interagire con le loro creazioni in un modo che solo i giochi possono offrire. A loro non interessa molto il denaro guadagnato, oltre al fatto che sia il carburante di cui hanno bisogno per creare giochi nuovi e migliori. Vale la pena ricordare a tutti che il carburante non è che un mezzo, non un obiettivo. Ciò che conta è dove e come viaggiamo e ciò che ricordiamo. Grazie a tutti”

Swen Vincke – Larian Studios

This post was published on 16 Dicembre 2023 9:00

Matteo Perini

Mi sono avvicinato al mondo dei videogiochi nel 2003, quando mi venne regalato il GameBoy Color assieme a Pokémon Cristallo e al gioco di Alien. Nel corso degli anni mi sono appassionato a moltissime saghe, in primis Pokémon seguito da Gears of War, COD, Halo, Metal Gear Solid, The Elder Scrolls, Fallout e Dark Souls. Parallelamente alla mia ossessione per i videogiochi, ho coltivato anche quella per la lettura di libri e di manga, avvicinandomi progressivamente alla scrittura: iniziai così a scrivere prima per Pokémon Millennium - aprendo allo stesso tempo dei blog personali chiamati "Historia Italiae" e "Genshin Odyssey" - per poi approdare su Player.it. Spinto da questa mia passione per la scrittura e la letteratura - oltre ovviamente alla storia - decido così di iscrivermi alla facoltà di lettere moderne dell'Università degli Studi di Verona, percorso che sta quasi per giungere alla sua conclusione.

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