Di Sony se n’è parlato in lungo e in largo, sia in positivo che in negativo. La compagnia nipponica ha fatto parlare di sé in primis per il successo delle sue piattaforme e anche dei suoi titoli di punta come The Last of Us, God of War e Bloodborne. Si può tranquillamente affermare che questa è una delle costanti maggiori della compagnia giapponese, assieme a un’altra non del tutto positiva: ovvero il fatto che ogni tre per due venga hackerata o comunque abbia delle falle interne, cosa che pare sia avvenuta proprio di recente.
Sony e gli hacker, un amore masochista senza fine
Sony nel corso degli anni ha subito diversi pesanti attacchi, da parte di hacker provenienti da tutto il mondo. Molto probabilmente quello più grave fu quello del 2011: infatti durante quell’anno il PlayStation Network su PS3 venne compromesso da un gruppo di hacker, con ripercussioni pesantissime sul servizio da parte degli utenti e di Sony stessa (non a caso ci fu un’importante perdita economica pari a 77 milioni di dollari). La stessa cosa avvenne anche su PS4 nel 2014.
L’ultimo attacco hacker è avvenuto proprio nel corso del 2023, per la precisione a settembre e di ciò ne parlammo anche qui su Player al seguente articolo. Nello specifico il colosso giapponese venne attaccato dal gruppo chiamato “Ransomed.vc“, il quale riuscì a penetrare nei sistemi interni di Sony e a trafugare diverse informazioni sensibili tra cui vi erano: screen-shot della pagina di accesso ai sistemi interni di Sony, una presentazione in PowerPoint delineante alcuni progetti del colosso, alcuni file Java e ben 6000 file contenenti informazioni di vario tipo. Insomma, una bella gatta da pelare che venne risolta poco tempo dopo dall’azienda: tuttavia questa situazione potrebbe essersi ripresentata di nuovo.
Sony ha avviato un’indagine per un presunto attacco hacker
Le abitudini sono dure a morire, specie quelle negative. Infatti, stando a quanto affermato dalla compagnia stessa nei giorni scorsi, Sony ha avviato un’indagine con cui verificare la portata e la gravità dell’attacco hacker effettuato nei suoi confronti, in particolare contro una delle aziende da lei controllate: Insomniac Games.
Il gruppo che ha effettuato l’attacco dovrebbe chiamarsi “Rhysida” e Sony sta proprio indagando su di esso e a quanto pare – secondo le informazioni diffuse da Cyberdaily Australia che ha diffuso per primo la notizia – avrebbe rubato diversi dati sensibili, tra i quali abbiamo: dettagli sul prossimo gioco di Wolverine creato proprio da Insomniac (compresi uno screen-shot e diverse illustrazioni dei personaggi di alcuni personaggi Marvel presenti nel titolo), scansioni dei passaporti dei dipendenti della compagnia e anche quello di Yuri Lowenthal (doppiatore di Peter Parker nella serie di Spider-Man di Insomniac).
Rhysida ha intenzione di mettere all’asta tutti questi dati, vendendoli a un prezzo di partenza pari a 50 bitocoin o direttamente a 2 milioni di dollari: per impedire che ciò avvenga, Insomniac Games ha tempo una settimana (stando alle affermazioni del collettivo) per contrattare la loro restituzione. Appunto per questo Sony si è attivata il più velocemente possibile e al momento pare che soltanto Insomniac Games sia stata l’unica vittima, siccome sembra non ci siano state falle in altre aziende o succursali controllate da Sony.
Si tratta di una situazione estremamente grave, che denota come la compagnia giapponese abbia ancora oggi mancanze per quanto concerne la sicurezza informatica. Speriamo che questa problematica si risolva al più presto e che Insomniac Games non ne risenta più del dovuto, specie per lo sviluppo del nuovo gioco di Wolverine.