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The Day Before, chiude la software house Fntastic e siamo di fronte a una presa in giro colossale

The Day Before è passato dall’essere uno dei titoli più attesi dagli amanti dei survival game con gli zombi, all’essere un flop sotto tutti i punti di vista, lasciando ben poco spazio di manovra per difendere quanto creato da Fntastic. A meno di una settimana dopo dall’uscita del titolo però, arriva una notizia che lascia con l’amaro in bocca e che, in un certo qual modo, era prevedibile sebbene non auspicabile.

The Day Before, le ragioni del flop

Chi è appassionato da molto tempo ai videogiochi, sarà ormai abbastanza smaliziato, essendosi reso conto di quali sono le dinamiche che smuovono l’industria, riuscendo a trovare dei modelli di marketing e delle strategie di “PR stunt” abbastanza consolidate. Si riesce a scrutare dunque, quando c’è qualcosa che non va nello sviluppo di un gioco, nella comunicazione di una software house.

Quando dunque iniziarono ad arrivare le prime notizie sulle problematiche di The Day Before, titolo sviluppato da Fntastic e pubblicato da MyTona, le reazioni del pubblico furono, consapevolmente preoccupate. Il titolo è stato annunciato nel 2021, puntualizzando poi che lo sviluppo era già iniziato nel 2019 come si legge nella descrizione di un video caricato sul canale YouTube della software house, in cui una sviluppatrice, tale Dana, vuole:

Fare luce sul processo di sviluppo di The Day Before, il nostro gioco di sopravvivenza MMO open world

Viene dunque annunciata la data d’uscita, 1 marzo 2023. Non passò troppo però, prima che il publisher MyTona e il team di sviluppo di Fntastic annunciassero l’inevitabile rinvio: si passa dunque da marzo al 10 novembre 2023, un rinvio di ben 8 mesi che, però, non si rivelano sufficienti. La causa di tale rinvio, sarebbe da derubricare secondo gli sviluppatori, a una disputa legale, legata ai diritti del nome “The Day Before”, già appartenente a un’applicazione coreana, una calendario virtuale. Viene dunque annunciato l’ennesimo e ultimo rinvio al 7 dicembre 2023, data in cui effettivamente il gioco è stato reso disponibile.

Dopo il rinvio di marzo, gli sviluppatori annunciano non solo la data del 10 novembre ma, addirittura, l’uscita di una versione beta del titolo, così da permettere agli utenti di testare il gioco. Manco a dirlo, di tale beta si persero totalmente le tracce e gli sviluppatori non risposero mai a riguardo.

Come se non bastasse, la versione rilasciata del titolo era l’early access. Publisher e developer si erano giustificati, ammettendo che:

Sarà un Early Access su Steam, poiché questo è il nostro primo grande gioco e potrebbero verificarsi degli imprevisti

Su Steam la situazione parla chiaro

Il 7 dicembre 2023, finalmente gli utenti riescono a mettere le mani sul titolo, le cui lacune diventano immediatamente virali sui social media, che vengono invasi da recensioni e valutazioni in cui The Day Before viene descritto a più riprese come “scam”, un gioco truffa, che non solo non rispettava standard decenti di sviluppo e game design, ma era manchevole di alcuni aspetti tanto decantati in fase di pubblicizzazione del titolo.

Il titolo, pubblicizzato come MMO (Massive Multiplayer Online), vede la dicitura rimossa quando ci si rende conto che, di quel tipo di giochi, The Day Before non ha nulla; ripescando tra i vari trailer, degli utenti si rendono conto di come non solo il font utilizzato per il nome ricordi tanto The Last Of Us o The Division, ma parrebbe che anche certi stralci di gameplay, certe animazioni, addirittura certe frasi, sembrino ricondurre non solo ai due giochi citati ma a tanti altri, da vari Call of Duty a Red Dead Redemption 2, passando per Cyberpunk 2077.

I puntini si ricongiungono: qualcosa, decisamente non va. La storia di The Day Before è estremamente lunga e contorta, fatta di tanti non detti, risposte vanesie degli sviluppatori e trailer dalla dubbia provenienza. Una volta che il titolo esce, ci si rende conto di avere tra le mani un non-gioco, raffazzonato a dir poco. Dopo un picco di circa 30.000 giocatori al lancio, nelle prime 24 ore il titolo perde il 75% dell’utenza e registra su Steam una valutazione collettiva “Perlopiù Negativa”, basata su 18.420 valutazioni.

Pare essere arrivata la fine.

Lo studio di sviluppo Fntastic chiude

E senza troppa sorpresa, a distanza di solo 4 giorni dall’uscita in early access su Steam di The Day Before, lo studio di produzione del titolo, Fntastic comunica tramite un post sull’account X, la chiusura, ripercorrendo le tappe che hanno portato a questa decisione e scusandosi, con chi ha sostenuto il progetto sin dal primo momento.

Nel post si legge che:

Oggi, annunciamo la chiusura dello studio Fntastic. Sfortunatamente, The Day Before è stato un fallimento finanziario, e ci mancano i fondi per continuare. Tutti i ricavi ottenuti, sono stati utilizzati per sanare i debiti coi nostri collaboratori

È giusto segnalare come, già nel 2022, sia stato puntualizzato di come molte delle persone che lavoravano al titolo, fossero volontari che sarebbero stati ricompensati con codici di gioco gratuiti e attestati di partecipazione allo sviluppo. Si poteva partecipare allo sviluppo, tramite la sezione “Volunteers” presente sul sito del gioco (sito da cui, al momento, si può soltanto essere reindirizzati alla pagina di Steam).

Il comunicato continua:

Abbiamo messo tutti i nostri sforzi, risorse e mano d’opera nello sviluppo di The Day Before, il nostro primo grande gioco. Avremmo davvero voluto rilasciare nuove patch per rivelare il pieno potenziale del gioco ma, sfortunatamente, non abbiamo soldi per continuare a lavorare.

E sempre ribattendo sul discorso monetario, precisano ancora che:

È importante puntualizzare che non abbiamo preso nessun soldo dagli utenti, durante lo sviluppo di The Day Before; non ci sono stati pre-order o campagne di crowdfunding. Abbiamo lavorato senza sosta per cinque anni versando sangue, sudore e lacrime nel gioco.

Per chiunque volesse continuare a giocare a The Day Before o a Propnight, altro titolo sviluppato da Fntastic, viene precisato che:

Il futuro di The Day Before e Propnight è, al momento, sconosciuto ma i server rimarranno operativi.

Concludono con delle necessarie scuse:

Ci scusiamo se non abbiamo soddisfatto le aspettative. Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere ma, sfortunatamente, abbiamo calcolato male le nostre capacità. Creare giochi richiede uno sforzo incredibilmente impegnativo.

Giungono lecite le domande degli utenti, tra chi si chiede come si possa arrivare a prendere una decisione del genere, dopo nemmeno una settimana dall’uscita e tra chi chiede che venga fornito un rimborso agli utenti, continuando ad accusare la software house di aver deliberatamente truffato i giocatori tramite pubblicità ingannevole, per anni.

Al momento, la pagina Steam del gioco è ancora attiva e il titolo risulta ancora acquistabile al prezzo di lancio, 38,99€. I video presenti sul canale YouTube di Fntastic sono stati tutti cancellati o segnati come “non elencati”, fatto sta che non sono più visibili. Quei video, che per fortuna sopravvivono su YouTube proposti da altri canali, testimoniano non solo la presenza nei trailer di tutto ciò che veniva preso copiando da altri titoli ma, soprattutto, la discrepanza tra quanto mostrato e quanto poi pubblicato.

Si tratta di un evento decisamente increscioso per la community videoludica tutta, un caso destinato a far parlare di sé per gli anni a venire, diventando suo malgrado un nuovo standard per identificare tutti quei progetti “alla The Day Before” o, in una parola, nebulosi.

This post was published on 12 Dicembre 2023 9:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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