Il 5 Dicembre è iniziata l’ottava stagione di Overwatch 2, e Blizzard ha pensato bene di anticipare l’apertura con dei reveal di nuove skin, eventi, ovviamente il nuovo eroe tank annunciato al BlizzCon 2023, Mauga. La ricezione tra i giocatori è stata, per non dire altro, mista: Un completo elegante per Baptiste, delle altre skin dallo scarso gusto, ed una Mitica abbastanza anonima. Quello che però ha fatto esplodere la community, e per le ragioni totalmente sbagliate, è stata la skin evento di Mercy!
Per chi non si sia mai soffermato nella community di Overwatch, non è la prima volta che il titolo viene criticato per la scelta dei designer delle skin di Blizzard di praticare “appropriazione culturale”, vestendo i loro personaggi di skin che ricordano culture a loro estranee. Esempi eclatanti che accesero il web furono, tra tutti, la skin di Mei con le cosiddette “cornrows”, treccine strette utilizzate come acconciatura protettiva da parte delle comunità africane ed afroamericane, o ancora la skin di Pharah che ricordava i vestiti tradizionali delle comunità nativo-americane; cosa che per altro costrinse Paradox a confermare l’origine “mista” di Pharah come donna sia Egiziana che Nativoamericana, per pacificare la community allora infiammata.
Tra tutti i casi di “appropriazione culturale” quelli che però sono più invisi alla community sembrano essere quelli che vedono Mercy, healer proveniente dalla Svizzera e presente sin dal primo Overwatch, venire “vestita” di skin che ricordano vesti culturali di diversi paesi Asiatici. Ovviamente, il trend non poteva che continuare nella Stagione 8.
Per la nuova stagione, infatti, Blizzard ha deciso di donare a Mercy una skin, in concomitanza con l’evento del Nuovo Anno Lunare, basata su una figura mitica della tradizione Hindu e Buddista, chiamata “Kinnari”, una figura per metà uccello, per metà umana. La skin ricorda infatti le raffigurazioni di questa figura mitologica dell’area Thailandese, come ad esempio le statue fuori dal Grande Palazzo Reale di Bangkok.
Questa nuova skin si unisce, come dicevamo, alla pletora di skin a tema asiatico di Mercy, tra cui la skin Zhuque, che fa riferimento all’Uccello Vermiglio della tradizione Cinese e la skin Miko, basata sulla raffigurazione delle sacerdotesse giapponesi. Certo, la scelta di questa nuova skin sembra essere ancora più strana agli occhi della comunità, visto che Overwatch 2ha introdotto proprio un personaggio proveniente dalla Thailandia, Lifeweaver.
La polemica è scoppiata su Twitter/X, dove non sono mancati i commenti di numerosi giocatori, che criticavano la scelta di Blizzard e lamentavano il trend delle skin di Mercy, arrivando ad affermare che Blizzard ignori volutamente i personaggi di origine asiatica in favore di Mercy. Non mancano però anche gli interventi di chi invece afferma che la rappresentazione culturale, in un titolo come Overwatch che si è sempre vestito di una patina di inclusività, non possa di certo passare per il segregare i personaggi di fantasia nelle loro specifiche “culturalità”, sempre che le skin non siano offensive verso le culture di partenza. Insomma, si torna sempre a quella labile linea tra “appropriazione culturale” e “celebrazione culturale”, che sfocia inevitabilmente in polemica sull’Internet; polemica che forse, Blizzard, potrebbe anche evitare una buona volta prendendo una precisa posizione sull’argomento.
This post was published on 9 Dicembre 2023 18:00
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