Nel corso degli ultimi mesi uno degli eventi più sconquassanti dell’industria videoludica è stato il cambio del modello di prezzo di Unity. Novità anche da Game Maker, altro gigante dello sviluppo videoludico indipendente, ma stavolta più interessanti per i creativi di tutto il mondo.
Quanti di voi lettori conoscono Game Maker? Se non lo conoscete non preoccupatevi: nel corso dei prossimi mesi ne sentirete parlare sempre di più. Stiamo parlando di un potente motore di sviluppo videoludico che da quasi vent’anni anima le produzioni indipendenti (quelle veramente indipendenti, non quelle con dietro giganti quotati in borsa come Nexon o Sony) di sviluppatori provenienti da tutto il mondo.
Se nel corso dei mesi passati abbiamo visto uno psicodramma generale legato alla decisione di Unity di modificare il suo sistema di pricing, con conseguente perdita verticale di valore delle azioni e CEO in fuga verso luoghi migliori, oggi parliamo di qualcosa di molto interessante con sempre un engine di mezzo, solo che stavolta le notizie sono prevalentemente positive.
Tutto gratis per quasi tutti
GameMaker ha deciso di fare qualcosa di differente con il suo engine rispetto a quanto fatto da Unity, di fatto rendendone l’uso non-commerciale gratuito per chiunque sia interessato a questo genere di pratica.
A questo bisogna aggiungere anche qualche altra modifica fatta nel comparto dei prezzi per le licenze commerciali PC. Queste, infatti, sono passate dall’essere sotto forma di abbonamento (con un canone mensile da pagare) ad essere acquistabili in maniera permanente pagando una singola volta la tariffa di 99 dollari.
Nessuna novità invece per il reparto console: chiunque voglia sviluppare un videogioco per console attraverso Game Maker dovrà scegliere se acquistare la licenza mensile per 79.99$ o la licenza annuale per 799.99$.
Una stoccata a Unity qua, una buona notizia per Game Maker là
Il cambio di paradigma è stato annunciato da Russel Kay, direttore di Game Maker, con un post sul blog dell’azienda.
Abbiamo visto altre piattaforma fare mosse opinabili modificando i termini per l’utilizzo e i prezzi fatti agli utilizzatori; analizzando questa situazione abbiamo pensato a una cosa: e se facessimo qualcosa di buono per gli sviluppatori? Il nostro successo è misurato dal numero di persone che sviluppano videogiochi!
La stoccata a Unity, in sostanza, è stata servita e nel post si fa anche riferimento a quella che è stata la ricezione della popolazione degli sviluppatori a questa mossa: l’ennesimo passo verso un futuro in cui lo sviluppo di videogiochi sia sempre più difficoltoso per i developer, a fronte di maggiori guadagni per questa o quell’altra azienda.
Al momento della stesura di questa news Unity ha nuovamente cambiato idea su come deve gestire il prezzo del suo engine con gli sviluppatori. Inizialmente il colosso voleva addebitare agli sviluppatori una tariffa fissa ogni qual volta un suo titolo venisse installato su una piattaforma, spiegando in maniera poco chiara tutti i cavilli che possono girare attorno a una proposta del genere (e lasciando il fianco scoperto a eventuali pratiche predatorie); ad oggi la compagnia ha dichiarato semplicemente che dovrà per forza di cosa far pagare le prossime versioni dell’engine se vuole sopravvivere.
Ma chi è Game Maker?
Per quanto al giorno d’oggi sia certamente meno noto di Unity, Game Maker ha uno storico importante ed ha le spalle coperte dall’ennesimo gigante della tecnologia. La piattaforma sviluppata da YoYo Games inizialmente era di proprietà del gigante del betting Playtech e, nel 2021, è stata venduta a Oper Software, la stessa azienda dietro all’arcinoto browser Opera Web.
Molti videogiochi commerciali di grandi successo di pubblica e critica sono stati realizzati utilizzando proprio GameMaker; tra i titoli più noti tra quelli usciti recentemente troviamo capolavori assolutamente come Hotline Miami, Undertale (!!!) e Chicory: A Colorful Tale ma le produzioni indipendenti realizzate con questo motore sono molteplici.
Game Maker è anche universalmente apprezzato per essere una piattaforma molto accessibile per chiunque voglia imparare a sviluppare videogiochi, con la sua interfaccia amichevole e il gran quantitativo di materiale didattico disponibile.
Attraverso questa ulteriore democratizzazione dell’engine, la mossa di Game Maker non potrà altro che rendere ancora più accessibile l’approccio al game development da parte degli sviluppatori in erba.
Bisogna poi aggiungere un dettaglio non da poco a tutta questa storia: YoYo Game, oltre al motore grafico in questione, ha deciso di rendere gratuiti anche tutti i pacchetti di asset che in precedenza erano a pagamento, semplificando ulteriormente l’approccio al mondo dello sviluppo.