Bloob Bowl: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Buonasera amici ascoltatori e ben tornati.
La partita che si appresta ad essere giocata è una delle più attese della stagione e vedrà scontrarsi i favolosi Elfi Silvani della squadra degli “The Green Glades” contro i temutissimi giocatori del Caos, i pericolosissimi e scorrettissimi “Maraudian Mashers”. Gli applausi che ci giungono fin qui nella tribuna delle telecronaca indicano che i giocatori stanno per entrare in campo e infatti ecco che le due squadre iniziano a disporsi. La folla negli spalti e a bordo pista sembra letteralmente impazzita mentre le due squadre si scambiano sguardi torvi e occhiatine fugaci alle nuovissime armature di entrambe le formazioni: i giocatori del Caos sembrano davvero cattivi. Vediamo ora l’arbitro Goblin che arriva per sistemare la palla e disquisire di alcune regole che ovviamente in campo non verranno assolutamente rispettate. Il lancio della moneta e la disposizione delle due squadre è stata scelta – gli Elfi batteranno per primi mentre il Caos si sta già schierando in una difesa davvero compatta. Fischio di inizio amici ascoltatori…la nuova partita del Blood Bowl è appena cominciata, restare con noi e ne sentirete delle belle…ehy tu? Molla il microfono o ti spacco la faccia da lucertola che hai.

FISCHIO DI INIZIO: REGOLE BASE

Per chi non conoscesse il Blood Bowl, sappiate che il gioco da tavolo originale fa parte della linea creata dalla casa di GamesWorkshop, gli stessi della serie di Warhammer (e relativo 40.000) per capirci. Il Blood Bowl altro non è che il football americano leggermente modificato e adattato per le varie classi dei GDR più classici: dovremo quindi scegliere una squadra di 11 giocatori che ha lo scopo unico di portare la palla oltre la linea difensiva e segnare un clamoroso touch down. Le squadre presenti nel gioco da tavolo (cartaceo) del Blood Bowl sono numerose, in totale raggiungono le ben venti unità ma in questa conversione ne avremo a disposizione solamente otto. Forse i più vicini al gioco di ruolo cartaceo potranno anche storcere il naso ma vi assicuro che le otto squadre bastano e avanzano per tutta la durata del gioco anche perché, visto e considerato la crescita in punti esperienza di ogni giocatore della squadra, difficilmente cambieremo schieramento a metà evoluzione. Di quelle presenti troviamo i personaggi che sono vicini all’universo fantasy più classico, avremo dunque modo di vedere all’opera gli Elfi Silvani – veloci e agili, sono un ottima scelta per chi vuole disputare un gioco frenetico e ben calibrato, rinunciando però alla potenza dei colpi.

Abbiamo poi i Nani, piccoli e tozzi, ottimi per menare gli avversari o subire anche i colpi più brutali.


Seguono  gli Umani, squadra che non eccelle in nessun valore vero e proprio ma che per questo sono abbastanza portati sia per la forza fisica che per la mobilità sul campo.

I temuti Guerrieri del Caos sono la vera pena di ogni giocatore avversario: se possono, state certi che li vedrete commettere scorrettezze in qualsiasi momento.


Di contro ai Guerrieri del Caos, si trova anche la squadra degli Orchi, che possiede sia potenza fisica che anche agilità, in una partita contro gli umani, ne vedrete davvero delle belle, visto che si odiano a morte.



Gli Skaven sono poi tra i giocatori più veloci della lega. Le azioni per il touch down di questa squadra sono da tenere strettamente sotto controllo ma per colpa della loro fragile struttura corporea sono anche dannatamente facili da pestare a sangue.

Abbiamo ancora i Goblin, squadra davvero comica ma che non eccelle in quasi nulla se non per una spiccata agilità, per il resto fanno ridere, in tutti i sensi.

Infine abbiamo gli Uomini Lucertola, altra squadra che si divide in maniera abbastanza riuscita fra potenza fisica e velocità.

Subito dopo la scelta della squadra, si passa alle fasi più serie del gioco ed essendo un prodotto importato da un classico dei GDR cartacei con un set di regole davvero lungo, non si poteva e non doveva assolutamente essere semplificato per i giocatori occasionali o quelli abituati ai giochi di sport classico come Fifa o NHL. Scrivo questo per un motivo ben preciso, come dissi a mio tempo per l’anteprima del gioco, se vi aspettavate un videogames come Fifa dove si prende la palla al volo o la si ruba all’avversario, siete capitati nel posto sbagliato visto che il gioco di questa sede è di quelli che si disputano a turni e dove ci si deve mettere anche un pizzico (non tantissima in verità) di intelligenza.

IL GIOCO A TURNI

Immaginatevi una arena di gioco divisa in caselle dove i giocatori potranno effettuare alcune scelte come mobilità o violenza per un numero ben definito di turni in vostro possesso. Ogni giocatore ha poi un ruolo ben preciso che si differenzia nella squadra: ci sono quelli che corrono più veloci o quelli che picchiano più forte – quelli giusti per la difesa e quelli azzeccati per spezzare quella avversaria e via di questo passo per un totale di 11 giocatori. Ognuno di essi ha una “tackle zone” (mosse a sua disposizione) nella quale può scegliere se muoversi di alcune caselle, passare la palla se è eventualmente in suo possesso, picchiare l’avversario (o riempirlo di botte se è già stato atterrato). Al di là delle possibilità sul campo, ricordatevi che per eseguire o portare a buon fine una azione (a parte lo spostamento in altre caselle) sul campo di gioco, dovrete sempre e comunque tenere presente le proprietà di base di tutti i giocatori, i dadi di lancio della mano ma anche la classica fortuna. Tant’è che una squadra dotata di una estrema mobilità sul campo da gioco, sarà ben più veloce di una lenta ma molto più debole di quelle corazzate o più incattivite, insomma, se la scelta della squadra può sembrare una cosa banale, in verità non lo è assolutamente e qui se ne pagano davvero le conseguenze con le ossa rotte di tutti i giocatori sul campo.
Sempre riguardo ai turni, altra cosa importantissima è la possibilità di ogni giocatore nell’effettuare un “blitz”, in parole povere potrete correre più velocemente oppure pestare un giocatore quando l’arbitro non ha gli occhi puntati su di voi. Esattamente, nelle partite ci sono anche gli arbitri che vigileranno più che altro sulla vostra cattiveria o sulla violenza gratuita e vi ammoniranno anche con severità se ovviamente “vedranno la scorrettezza”.
Sempre per quanto riguarda l’area di gioco, le caselle sono classificate in due modi, ci sono quelle verdi e quelle con due dadi rappresentati: le prime servono per spostarsi mentre le seconde possono azionare una delle tecniche descritte poco sopra, stordire un avversario o tentare di schivarlo – dico tentare perché quando il vostro giocatore sarà a tiro, quello avversario cercherà di placcarvi lanciando i suoi dadi e oltre alla fortuna, vincerà chi ha caratteristiche più forti.



Delle modalità di gioco se ne può parlare in eterno ma quello che mi preme sottolineare è che Blood Bowl è stato pensato come un titolo a metà strada fra il GDR e il manageriale sportivo
: difatti prima di ogni partita si potranno settare o eventualmente allenare gli stessi giocatori, comprare nuovi membri della lega o addirittura opzionare alcune nuove strategie o bonus sul campo che possono andare dall’aggiunta di un guaritore fino al pagamento della mazzetta all’arbitro per chiudere un occhio sulle vostre scorrettezze. Ben fatto e divertente la parte dedicata all’allenamento dei giocatori, sempre puntato sul gioco di ruolo tant’è che molte volte l’allenamento potrebbe anche non andare a buon fine e la penale sarà che il giocatore non potrà essere controllato nelle partite seguenti – pena successiva l’esborso di una somma di denaro aggiuntiva per comprare un secondo giocatore di quella fascia.



Altra portata di peso dal GDR cartaceo è la crescita del personaggio
, le skill di ognuno crescono con la conseguente vittoria della squadra ma anche per una serie di fattori secondari come la buona riuscita delle azioni di copertura o di placcaggio. Importante anche la gestione degli sponsor che vi chiederanno di portare a termine la partita in alcune maniere, magari pestando più avversari possibili oppure riuscendo a segnare dei touch down veloci – diciamo che ne abbiamo per tutti.

DIVISA LUCENTE

Blood Bowl risulta essere un ottimo titolo anche per quanto riguarda la parte grafica, purtroppo se devo essere sincero, quello che non mi ha emozionato tantissimo è proprio la visualizzazione di alcune arene di gioco che risultano abbastanza povere non in termini di poligoni ma proprio per persone o oggetti a bordo pista o per i panorami in secondo piano. E’ anche vero però che del bel panorama qui proprio non se ne sente la necessità ma anche il campo da gioco alle volte mi è sembrato povero. Non posso dire lo stesso per quanto riguarda invece i giocatori, davvero ben modellati e ricchi di dettagli, soprattutto i giocatori dotati di armature più pronunciate. La visuale della telecamera è libera e dunque potremo avvicinare o allontanare la scena a nostra piacimento. Molto belle le arene disputate sui campi erbosi, dove avvicinando la camera si distingue quasi ogni filo d’erba. Ogni razza ha poi le sue caratteristiche e si contraddistingue anche per il proprio set di animazione – ovviamente i Goblin o i Nani non avranno le stesse movenze essendo i primi abbastanza buffi e i secondi abbastanza tozzi. Oltre al motore di gioco segnalo anche dei brevi filmati in CGI davvero buoni che illustrano le varie squadre o alcuni momenti salienti del gioco (non siamo sui livelli della Blizzard ma si lasciano ben vedere).

DIVISA OPACA

Purtroppo non è tutto oro quel che luccica e anche Blood Bowl non è esente da difetti piuttosto grossolani. In primis devo portare alla luce un caricamento forse un filino troppo eccessivo per quanto riguarda il lancio delle partite, sembra che il motore si debba pensare chissà quale quantità di dati quando poi non è proprio cosi. Si verificano anche dei curiosi crash durante o nel pre partita ma ora come ora, visto che il gioco e già presente nei negozi, questi problemi dovrebbero essere stati risolti grazie alle prime patch (ovviamente la rabbia pèer chi non ha la possibilità di scaricarle rimane).
Stessa cosa per una intelligenza artificiale avversaria non propriamente ben bilanciata, anche nelle fasi avanzate della campagna in single player, sembra che i giocatori avversari vi lasciano piede libero e alcune volte e davvero facile andare a fare punto oltre la linea.
Purtroppo ora come ora non posso descrivere le modalità in multiplayer ma sappiate che il gioco lo supporta pienamente quindi, diventate forti e buttatevi anche nella mischia on-line.
 In ultimo segnalo un audio che proprio non mi ha convinto, tant’è che ho disattivato le musiche per tenere unicamente i rumori all’interno delle arene ma anche li nulla di davvero speciale.
Altra pecca è il parlato della telecronaca che non è stato tradotto nella nostra lingua, un vero peccato per quanto riguarda alcune scene di gioco davvero folli e descritte con degli accenti coloriti.

BLOOD BOWL

A chi è dunque consigliato questo titolo?
Sicuramente agli amanti del gioco da tavolo che difficilmente si sentiranno insoddisfatti per il gioco, davvero curato sotto molti aspetti. Consigliato anche alle persone che amano i giochi a turni con elementi fantasy ma anche a quelli che non hanno più voglia di giocare all’ennesimo numero di Fifa in circolazione – sempre tenendo a mente che qui ci si deve mettere anche un minimo di tattica. Sicuramente un titolo divertente e longevo che difficilmente verrà accantonato dopo le prime partite: delude sul piano della difficoltà generale ma è un elemento davvero passabile per non decretare il successo di questo nuovo lavoro targato Cyanide Studio.

Votazione finale 77/100

Requisiti consigliati
Processore Core Duo da 2,2 GHz
Ram 2 GB
Scheda video da 512 MB
Spazio su HD 3 GB
Lingua italiano (testo) inglese (parlato)